venerdì 22 giugno 2012

Devono essere amati, devono essere odiati

I fautori della Rivoluzione odiano prioritariamente la Chiesa cattolica.




I profanatori


“Nei peccatori si possono considerare due cose: la natura e la colpa. Per la natura, che essi hanno ricevuto da Dio, i peccatori sono capaci della beatitudine, sulla cui partecipazione si fonda la carità, come sopra abbiamo visto. Perciò per la loro natura essi devono essere amati con amore di carità.




Invece la loro colpa è contraria a Dio, ed è un ostacolo alla beatitudine. Quindi per la colpa, con la quale si oppongono a Dio, tutti i peccatori devono essere odiati, compresi il padre, la madre e i parenti, come dice il Vangelo (Lc. 14, 26).



Infatti nei peccatori dobbiamo odiare che siano peccatori, e amare il fatto che sono uomini capaci della beatitudine. E questo significa amarli veramente per Dio con amore di carità.

Il profeta odiava i peccatori in quanto peccatori, odiando la loro iniquità, che è il loro male. E questo è l'odio perfetto di cui egli parla: "Con odio perfetto io li odierò" (Ps 138, 22). Ora, odiare il male di uno e amarne il bene hanno lo stesso movente. Perciò quest'odio perfetto appartiene alla carità”.



San Tommaso d’Aquino, Somma teologica (2a. 2ae., q. 25, a. 6)






Chiavi di lettura



La magistrale opera del Prof. Plinio Corrêa de Oliveira, Rivoluzione e Contro-Rivoluzione fornisce oculate chiavi di lettura per capire i diversi aspetti del processo rivoluzionario in corso, nonché le indicazioni per una sapiente reazione controrivoluzionaria. Applichiamo quindi un brano di RCR a una realtà attuale.



La reazione controrivoluzionaria



“In generale il rivoluzionario, quando non ha davanti a sé avversari, o quelli che ha sono deboli, è petulante, verboso ed esibizionista. Ma se trova chi lo affronta con fierezza e con ardimento…”. (R-CR, Parte II, Cap. V, 3B)



“Il contro-rivoluzionario deve, quindi, utilizzare con zelo il tremendo spettacolo delle nostre tenebre per far comprendere […] il linguaggio dei fatti […]. Indicare virilmente i pericoli della nostra situazione è tratto essenziale d’una azione autenticamente contro-rivoluzionaria”. (R-CR, Parte II, Cap. VIII, 3D)



“Quando gli uomini decidono di collaborare con la grazia di Dio allora nella storia si producono meraviglie: la conversione dell’Impero romano, la formazione del Medioevo, la riconquista della Spagna a partire da Covadonga sono tutti avvenimenti di questo tipo, che accadono come frutto delle grandi risurrezioni spirituali di cui sono suscettibili anche i popoli. Risurrezioni invincibili, perché non v’è nulla che possa sconfiggere un popolo virtuoso e che ami veramente Dio”. (R-CR, Parte II, Cap. X, 3)





Una ‘domanda-quiz’



Roma, 15 ottobre 2011
Avanza la locomotiva con la falce e il martello:
ma quali sono i “vagoni moderati” che formano l’intero convoglio?