Stemma del Principato di Filettino
Il principato nasce come atto di protesta contro la manovra economica del governo, soprattutto contro il decreto contenente la soppressione e l’accorpamento dei piccoli comuni sotto i mille abitanti. L’iniziativa è così piaciuta a livello mondiale che anche gli arabi se ne interessano.
IL PROGETTO - A Filettino non si perde tempo: dopo il lancio delle banconote, chiamate “il Fiorito”, e delle magliette con il logo del principato, anche il sito web conquista grande visibilità. Mentre il Sindaco, Luca Sellari, si prepara ad incontrare l’avvocato Carlo Taormina per decidere l’iter di costituzione del principato, utenti da tutto il mondo si interessano all’idea.
I CONTATTI - I navigatori di trecento paesi del mondo sono andati a cercare il sito di Filettino e il Sindaco riceve migliaia di email in tutte le lingue, con qualche difficoltà di traduzione in alcuni casi. Il successo è inappellabile: non solo la stampa italiana, ma anche quella mondiale ha raccontato il progetto: il New York Times, diversi quotidiani russi e giapponesi, indiani e ora anche Al Jazeera. L’emittente più importante del Quatar andrà venerdì a Filettino per documentare l’esperienza voluta dal Sindaco.
I PROGETTI DI SELLARI - Intanto il primo cittadino prevede di contattare i Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, modello da imitare per il “porto franco”. Sellari dichiara: “Spero di poter incontrare presto i Reggenti di San Marino per capire la loro realtà e valutare anche possibili forme di collaborazione nell’ambito del progetto del nostro principato. Di questo ho già parlato con l’avvocato Carlo Taormina, che segue il nostro progetto”. Intanto lavora al fianco di consulenti per evitare di violare leggi dello Stato italiano e portare a compimento l’impresa. L’idea è quella di valorizzare il territorio, ottenere l’autonomia e gestire le risorse in modo indipendente.
(ANSA)
Personalmente non so se questa sia una gogliardata laziale oppure una vera e propria reazione al malcontento popolare, o ancora una trovata pubblicitaria dei "siggnorotti" locali, ciò che conta in realtà, parlo per me e per chi come me è un fautore dei fatti concreti, è che deve essere un esempio da prendere. Riconosco che la secessione, o presunta tale, di una piccola parte di territorio sia più semplice rispetto alla Restaurazione vera e propria di uno o più Stati legittimi, ma è pur vero, anche, che bisogna pur cominciare da qualche parte nel concreto, e chi sa se questo piccolo gesto , che sia gogliardico, simbolico, oppure specchio di un malcontento generale, possa innescare dentro i Cuori e lo Spirito dei difensori della buona causa la scintilla che spingerà, in un futuro non troppo lontano, alla reazione concretà , portatrice di un ordine tanto atteso e ritrovato.
Scritto da:
Il Principe dei Reazionari