avvocato e professore di Diritto dell'Informazione
e della Comunicazione in utroque iure
Nella foto: il Gran Maestro Gustavo Raffi.
La questione dell'ICI ha suscitato molto scalpore, in questa fase storica particolarmente difficile per l'economia italiana, anche se i media hanno fatto ben poco per mettere a tacere le infondate accuse, secondo le quali la Chiesa non pagherebbe l'ICI. La realtà è infatti quella che vede la Chiesa adempiente nei suoi doveri verso lo Stato italiano, compreso il pagamento dell'ICI, per tutti quegli immobili di sua proprietà che sono adibiti per finalità di profitto o lucro. Quindi la Chiesa non paga l'ICI, per le sue proprietà, come del resto anche le sedi dei partiti politici e delle associazioni sindacali, che non perseguono scopi di lucro o profitto. Detto questo, non sorprende affatto quanto affermato dal Gran Maestro del Grand'Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, a proposito della trasparenza ed equità sulla questione dell'ICI anche da parte della Chiesa cattolica 1. Del resto, quando può la Massoneria tuona contro la Chiesa, anche perché in tutti questi secoli l'ortodossia massonica è stata condannata dalla Chiesa cattolica in circa seicento documenti promulgati da diversi Papi 2. Sorprende invece che il Gran Maestro Gustavo Raffi affermi che i massoni sono trasparenti e dunque altrettanto lo dovrebbe essere anche la Chiesa, riferendosi sempre alla questione dell'ICI. La trasparenza è però un principio fondamentale negli Stati democratici, tanto da essere così evidente che appare pressoché ridondante e superfluo ribadirlo sempre, anche se il Gran Maestro ha fatto bene ricordarlo. Ma se a dirlo è un massone, allora siamo veramente nel paradosso. In Italia, per fare un banalissimo esempio, se voglio sapere se Tizio è sposato, se è in regime di separazione o di comunione dei beni con la moglie, se ha dei figli, se svolge un'attività economica (impresa individuale o collettiva), o se è proprietario di beni mobili registrati: aerei, navi, galleggianti auto o moto, o se è proprietario di beni immobili, posso fare le verifiche che voglio, tutto è pubblico e tutto si può accertare. Viceversa, non potrò mai sapere se quel magistrato, quell'avvocato, quel primario ospedaliero, quel dirigente della finanza è un massone se lui non vuole rendersi noto. Sarebbe opportuno, dunque, che lo Stato imponesse, eventualmente anche sotto sanzioni, di rendere noti i nomi di quei massoni che non vogliono essere indicati come tali, preferendo mantenere il proprio status di massone segreto e nascosto alla collettività non massonica. Allora così, la comunità sociale direttamente e non tramite il Gran Maestro Gustavo Raffi, potrà rendersi conto chi sono veramente i massoni, e magari qualcuno finalmente potrà capire le strane coalizioni o gli strani intenti della politica e, allo stesso modo, capire anche gli sbandamenti dell'economia. Forse quel qualcuno troverà una sua risposta, magari uguale alle riflessioni del Gran Maestro, a proposito della trasparenza ed equità, ma di certo sarà la gente comune opportunamente informata a farsi una propria idea, come la democrazia lo richiede. Quanto all'esoterismo di cui la Massoneria si fà un vanto, direi che la questione è particolarmente complessa, anche se l'esoterismo è sempre sinonimo di satanismo, in qualunque modo si consideri l'esoterismo stesso. Significativa è stata la commemorazione del bicentenario della fondazione proprio del Grand'Oriente d'Italia, in cui è stato ricordato in modo particolare il noto poeta e scrittore Giosuè Carducci (1835-1907), massone dal 21 febbraio 1888, del 33º Grado scozzese antico ed accettato (esattamente come lo era Aleister Crowley, padre del satanismo moderno), che viene ricordato anche per quella poesia che ha scritto in onore di Lucifero, che si intitola Inno a Satana. Anche questo può e deve far riflettere, in una ottica d'informazione.
Salute, o Satana, O ribellione, O forza vindice De la ragione! Sacri a te salgano Gl'incensi e i voti! Hai vinto il Geova De i sacerdoti. |
Giosuè Carducci | <><> >Inno a Satana |
Nella foto: il 30 novembre 2011, a Bruxelles, nel quartier generale dell'Unione Europea, José Manuel Barroso, Presidente della Comunità Europea, Jerzy Buzek, Presidente del Parlamento Europeo, ed Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo, hanno ricevuto i rappresentanti delle associazioni filosofiche e non confessionali, tra cui figura evidentemente anche il Grand'Oriente d'Italia. In seconda fila, infatti (dietro Barroso) era presente anche il Gran Maestro Gustavo Raffi... L'incontro ha avuto per tema «l'unione per la democrazia e per la prosperità condivisa: la buona volontà comune per promuovere i diritti democratici e le libertà». |
Note
1 Cfr. La Tribuna, «Il Gran Maestro massone alla Chiesa: "Pagate l'ICI come tutti noi"», pag. 44, domenica 11 dicembre 2011.
2 Cfr. Z. Suchecki, Chiesa e Massoneria, Edizioni Vaticana, Roma 2000, pag. 10.