sabato 19 aprile 2014
Da schiavo lobotomizzato a uomo libero...
“Siamo per lo più brave persone, dedite al lavoro e alla famiglia. Non c’è nulla di più importante. Noi lavoriamo e accudiamo i nostri cari e le istituzioni si occupano di mandare avanti uno stato paterno e protettivo. Crediamo a tutto quello che ci vien detto. Alziamo la voce, di tanto in tanto in un timido rigurgito di giustizia, contro coloro che ci vengono indicati come contrari alla legge e ci sentiamo vivi. Capiamo poco della legge e di politica ma noi abbiamo altro da fare e alle leggi ci pensano i politici che "abbiamo votato" : sennò che ci stanno a fare? Quello che è giusto ce lo devono dire loro. Idem per quello che è sbagliato. (E continuando così, per anni, un senso di ottundimento e di stanchezza prende il sopravvento).
Godiamoci quel poco che ci rimane. E’ già tanto. Il “Grande Fratello” alla sera rappresenta la nostra cultura (l’ha detto la Marcuzzi!). La partita alla domenica il nostro momento di sfogo e un po’ di invidia nel vedere qualche buzzurro che sa a malapena pronunciare il suo nome che sgambetta per qualche milione di euro.
Siamo integerrimi, paghiamo quello che c’è da pagare e quando non possiamo farlo chiediamo finanziamenti ad interessi altissimi per poter essere in regola. Se ci va male ci tolgono la casa. Già la casa … il sogno di tutti gli "italiani". Il mito del tetto sulla testa. Casa e un buon piatto di minestra. Intanto là fuori qualche "testa calda" dichiara di voler cambiare le cose che non vanno bene. Vuol capire, pensare, conoscere ma … cosa?. A noi di vedere non ci importa. Vogliamo una vita tranquilla, senza scossoni, senza impegnarci in prima persona se non quando manifestiamo il nostro “diritto di voto” e, a testa alta, possiamo dire d’avere compiuto il nostro dovere piazzando una "X".
A volte a caso. A volte perché ce l’ha detto chi dice di capirne più di noi. A volte perché siamo ingenuamente convinti che andare a votare sia veramente funzionale e utile, magari perché quel nome ci sembra quello di una persona onesta. Le cose poi non cambiano mai ma è così ovunque, siamo in buona compagnia. La speranza è l’ultima a morire e quando le cose vanno male un'alzata di spalle e occhi al cielo sperando nella manna dal cielo. A volte i problemi non ci fanno dormire la notte e, non sapendo come risolverli, ricorriamo a qualche goccetta che grazie al cielo ci aiuta a staccare i contatti. A dire il vero il giorno dopo ci sentiamo un po’ storditi ma per qualche ora abbiamo chiuso gli occhi, le orecchie, il cuore e … la mente.
Intanto … là fuori le "teste calde", le stesse di prima, insistono nel rivelare verità nascoste. Alzano al cielo gonfaloni giallo e rossi o bandiere bianco gigliate. Sfilano in corteo e gridano verità. Che disordine! Per fortuna che le forze dell’”ordine” ci proteggono da tanto “caos”. Alla radio dicono peste e corna di questi "esagitati". Bisogna isolarli! Anche alla tv, dove nell'ingenua mente non è concepibile la menzogna, confermano il rischio che corre la società civile a causa di questa masnada di “terroristi”, come quella volta che volevano addirittura occupare Venezia, e con i carri armati per giunta!
Ci ricordano un evento simile capitato tanti anni fa: un piccolo gruppo di "incoscienti" che è stato punito duramente per avere issato sul campanile di San Marco la stessa bandiera che vediamo oggi sventolata nei cortei. E i giornali ? Hanno appena smesso di parlare, pensa un po’, di un certo plebiscito. Dopo averlo boicottato perché fasullo ne hanno dimostrato la illegittimità e le numerose irregolarità. E ora sono costretti a trattare dell’atto terroristico, per fortuna così puntualmente sventato! In che mondo viviamo! Non si può stare in pace, stravaccati sul divano a guardarci il nostro programma di gossip preferito, che si è disturbati da queste notizie ridicole. A proposito di che plebiscito si trattava? Ho visto qualcosa su internet ma io non faccio caso a certe goliardate anacronistiche. E tu come te la passi?”
“Io sono uno di quelli che sventolano la bandiera della legittimità. Ero come voi ma ho voluto riprendere in mano la dignità che ci hanno tolto tentando di trasformarci in automi senza spina dorsale e senza libertà concrete.
Ho voluto imparare a pensare con la mia testa. Ho voluto conoscere la vera storia che ci è stata nascosta a scuola. E nonostante ciò non sono un terrorista, non sono un razzista, non sono un delinquente ne tanto meno un pazzo. Amo l’Italia come una penisola che racchiude popoli diversi con cultura , storia e tradizioni diverse. Non tollero i così detti "italiani" e non amo lo stato italiano unitario che ha solo e sempre significato il male per l'Italia e come al solito non sta dando un grande esempio di giustizia e di rispetto per quello che dovrebbe essere il suo fantomatico popolo. Amo la pace e non sono un guerrafondaio , fin che ho potuto ho sperato che si potesse perseguire l'obbiettivo d'indipendenza dei popoli d'Italia , che condividono in milioni questo ideale, in pace. E in teoria lo si potrebbe fare senza l’uso delle armi perché le leggi internazionali scarabocchiate su un foglio lo consentirebbero.
Anch’io sono responsabile per aver lasciato che le cose precipitassero giorno dopo giorno. Anch’io ho preferito sonnecchiare sul divano mentre sentivo in lontananza le grida di protesta di chi aveva aperto gli occhi. Ma ora non più, ora mi sento legittimista quando vedo come le legittime richieste di libertà concrete di un popolo vengono distorte per metterle in cattiva luce agli occhi di chi, come voi, non ha ancora deciso di pensare senza condizionamenti ideologici!
Quando capiterà vi si aprirà davanti un orizzonte impensabile e vi accorgerete di quanto vergognosi siano stati i tentativi di manipolare la verità al fine di pilotare le vostre scelte, le vostre opinioni. Svegliatevi! Andate oltre alle apparenze! Non accettate come oro colato quello che vi vien detto dai soliti ben pensanti , o fatto parzialmente vedere! Quante volte ci capita ormai di incontrare persone costrette ad assumere farmaci in questo oscuro periodo di intenso stress e di tensione emotiva . Essi si sentono annullati, senza la voglia di reagire nei confronti di qualsiasi cosa li accada, desiderosi solo di chiudere gli occhi e… non pensare . Niente di nuovo, ma credete che sia solo lontanamente giusto?
A non far pensare le persone ci pensa il sistema anche senza l'ausilio di farmaci e con sistemi subdoli e li sperimentiamo quotidianamente da anni lasciandoci “drogare” dalle false informazioni, da una descrizione della realtà che di reale non ha nulla! Mi sento legittimista come non mai prima d’ora e se mi vogliono far passare per “pazzo” o per “sovversivo” o per razzista mi piacerebbe che le persone come voi non accettassero supinamente questo punto di vista ma rivendicassero il diritto di verificare se è veramente così! Se non vi va di farlo non v’è dubbio che meritate lo stato attuale delle cose. Io sono uno di quelli che non accettano più”.
Presidente e fondatore A.L.T.A.
Amedeo Bellizzi
Biella , 19 aprile 2014.
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