di Alessandro Pini
«Il sepolcro vuoto è diventato la culla del cristianesimo»
San Girolamo
San Girolamo
PREMESSA
Ancora oggi A.D. 2014 siamo «costretti» a scrivere circa la storicità, la realtà della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo; questo perché i Suoi nemici non riposano mai e lottano da sempre contro Lui e la Chiesa Cattolica da Egli fondata per diffondere e preservare la Verità in modo da traghettare gli uomini verso la salvezza eterna.
Facendosi guidare dalle proprie idee anziché dalla realtà dei fatti, questi partigiani di Satana, a partire dal XVIII secolo hanno iniziato a divulgare numerose pubblicazioni con lo scopo di demolire la validità dei racconti evangelici -e con essi la Santa Chiesa- e questo soltanto perchè secondo tali «filosofi» i miracoli in essi descritti erano fatti che non potevano essere avvenuti davvero; celebre la frase del Renan che grazie al suo assioma riassunse molto bene ciò a cui la corrente razionalista era giunta «che i Vangeli siano in parte leggendari è cosa evidente, perchè sono pieni di miracoli e soprannaturale».
Praticamente affermano che un albero non ha le foglie verdi soltanto perchè secondo loro è impossibile che ciò sia vero, partono dal proprio pensiero anzichè dalla realtà, rinnegano completamente la sana filosofia tomista, costruiscono interi sistemi filosofici soltanto per non ammettere la Verità.
Tale errore fu ben evidenziato dall'illustre abate Ricciotti, il quale nell'introduzione al suo capolavoro «Vita di Gesù Cristo», così bolla il loro dramma spirituale: «Essi devono dimostrare a posteriori che le testimonianze in favore del Gesù soprannaturale e taumaturgo non hanno alcun valore, mentre essi stessi le giudicano autorevolissime in favore del Gesù storico.»
Bisogna però aggiungere che le varie correnti tese a distruggere la vera Religione hanno come matrice comune l'anticristianesimo di stampo giudaico, il quale fin dall'inizio della predicazione cristiana tentò di deviare l'uomo dalla Verità, riducendola a mito o influenzando attraverso la Càbala l'annuncio cristiano.Gli errori anticristiani e le eresie dimostrano la sua influenza; gnosticismo, manicheismo,arianesimo, monofisismo, monotelismo, le eresie catara e albigese, il modernismo, hanno in comune, al di là delle singole diversità, la stessa matrice ideale: la Càbala.
Termine che in ebraico significa tradizione ricevuta, ma che attraverso i secoli si è inquinata a causa della corruzione del popolo (israelita) a cui era stata affidata e degli influssi di false dottrine ed arti magiche, essa viene definita càbala spuria (rabbinico-farisaica); in tale pensiero la creatura (come Lucifero) ha la presunzione di farsi eguale a Dio con il proprio sforzo e mediante una tecnica o “conoscenza” (gnosis),basata sulle tre concupiscenze: l'amore disordinato dei piaceri sensibili, dei beni materiali, e di se stessi; quindi liberazione e superamento dei vincoli posti dal demiurgo.
Nel corso dei secoli è divenuta perciò efficace strumento per la distruzione della Chiesa Cattolica in mano alle sètte che promuovono la degradazione dell'uomo, illudendolo di essere Dio e ostacolando così l'opera di
Redenzione di Gesù Cristo, unico Salvatore del genere umano.
Padre Meinvielle nel suo "Influsso dello gnosticismo ebraico in ambiente cristiano" così definisce questa dottrina: “Lo Gnosticismo è l'intento di rendere giudaico o cabalistico il cristianesimo” (p. 102).
Secondo la Càbala tutto esce da Dio, il mondo e l’uomo, l’errore e la verità, il bene ed il male, e tutto ritorna a Dio; in pratica l'uomo è DIO (culto dell'uomo).
Nostro Signore durante la sua vita terrena condannò già tutto ciò con queste terribili parole: «Guai a voi, dottori della Legge, che vi siete impadroniti della chiave della scienza e non vi entrate voi né lasciate entrare gli altri» (Lc.11, 52), «Lasciando da parte il precetto di Dio, vi afferrate alla tradizione umana. In verità
annullate il precetto di Dio per insediare la vostra tradizione» (Mc. 7,8).
Ancora oggi A.D. 2014 siamo «costretti» a scrivere circa la storicità, la realtà della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo; questo perché i Suoi nemici non riposano mai e lottano da sempre contro Lui e la Chiesa Cattolica da Egli fondata per diffondere e preservare la Verità in modo da traghettare gli uomini verso la salvezza eterna.
Facendosi guidare dalle proprie idee anziché dalla realtà dei fatti, questi partigiani di Satana, a partire dal XVIII secolo hanno iniziato a divulgare numerose pubblicazioni con lo scopo di demolire la validità dei racconti evangelici -e con essi la Santa Chiesa- e questo soltanto perchè secondo tali «filosofi» i miracoli in essi descritti erano fatti che non potevano essere avvenuti davvero; celebre la frase del Renan che grazie al suo assioma riassunse molto bene ciò a cui la corrente razionalista era giunta «che i Vangeli siano in parte leggendari è cosa evidente, perchè sono pieni di miracoli e soprannaturale».
Praticamente affermano che un albero non ha le foglie verdi soltanto perchè secondo loro è impossibile che ciò sia vero, partono dal proprio pensiero anzichè dalla realtà, rinnegano completamente la sana filosofia tomista, costruiscono interi sistemi filosofici soltanto per non ammettere la Verità.
Tale errore fu ben evidenziato dall'illustre abate Ricciotti, il quale nell'introduzione al suo capolavoro «Vita di Gesù Cristo», così bolla il loro dramma spirituale: «Essi devono dimostrare a posteriori che le testimonianze in favore del Gesù soprannaturale e taumaturgo non hanno alcun valore, mentre essi stessi le giudicano autorevolissime in favore del Gesù storico.»
Bisogna però aggiungere che le varie correnti tese a distruggere la vera Religione hanno come matrice comune l'anticristianesimo di stampo giudaico, il quale fin dall'inizio della predicazione cristiana tentò di deviare l'uomo dalla Verità, riducendola a mito o influenzando attraverso la Càbala l'annuncio cristiano.Gli errori anticristiani e le eresie dimostrano la sua influenza; gnosticismo, manicheismo,arianesimo, monofisismo, monotelismo, le eresie catara e albigese, il modernismo, hanno in comune, al di là delle singole diversità, la stessa matrice ideale: la Càbala.
Termine che in ebraico significa tradizione ricevuta, ma che attraverso i secoli si è inquinata a causa della corruzione del popolo (israelita) a cui era stata affidata e degli influssi di false dottrine ed arti magiche, essa viene definita càbala spuria (rabbinico-farisaica); in tale pensiero la creatura (come Lucifero) ha la presunzione di farsi eguale a Dio con il proprio sforzo e mediante una tecnica o “conoscenza” (gnosis),basata sulle tre concupiscenze: l'amore disordinato dei piaceri sensibili, dei beni materiali, e di se stessi; quindi liberazione e superamento dei vincoli posti dal demiurgo.
Nel corso dei secoli è divenuta perciò efficace strumento per la distruzione della Chiesa Cattolica in mano alle sètte che promuovono la degradazione dell'uomo, illudendolo di essere Dio e ostacolando così l'opera di
Redenzione di Gesù Cristo, unico Salvatore del genere umano.
Padre Meinvielle nel suo "Influsso dello gnosticismo ebraico in ambiente cristiano" così definisce questa dottrina: “Lo Gnosticismo è l'intento di rendere giudaico o cabalistico il cristianesimo” (p. 102).
Secondo la Càbala tutto esce da Dio, il mondo e l’uomo, l’errore e la verità, il bene ed il male, e tutto ritorna a Dio; in pratica l'uomo è DIO (culto dell'uomo).
Nostro Signore durante la sua vita terrena condannò già tutto ciò con queste terribili parole: «Guai a voi, dottori della Legge, che vi siete impadroniti della chiave della scienza e non vi entrate voi né lasciate entrare gli altri» (Lc.11, 52), «Lasciando da parte il precetto di Dio, vi afferrate alla tradizione umana. In verità
annullate il precetto di Dio per insediare la vostra tradizione» (Mc. 7,8).
Nihil sub sole novum (Qohelet, 1,9)
Abbiamo visto -seppur rapidamente- nella premessa a questo mio articolo, come la lotta al kerygma cristiano ha origine dall'antica eresia gnostica, diffusa dagli ebrei già nelle prime comunità cristiane, e combattuta dagli Apostoli prima e dai Padri della Chiesa successivamente.
Influsso che trovò nuovo vigore nel Rinascimento e riuscì a penetrare la cristianità nell'era moderna, secolarizzando le patrie un tempo cristiane; la Càbala («gnosi spuria») sta riuscendo nel suo intento iniziale.. distruggere la cristianità attraverso la corruzione e l'inganno.
Tramite i nuovi mezzi di comunicazione (stampa, televisione, radio, internet..) essa è diventata fenomeno di
massa, non più pensiero di un' èlite privilegiata, ma "frutto proibito" a disposizione di chiunque; il consiglio dell' antico serpente nell' Eden che riecheggia ancora oggi e seduce l'uomo moderno come fu per Adamo ed Eva, il «NON SERVIAM» di Lucifero come motto dell'attuale civiltà anticristica.
Bisogna anche precisare che per alcuni sistemi gnostici non tutti gli uomini sarebbero in grado di pervenire alla conoscenza (gnosis), e quindi di superare la condizione di alienazione; secondo la dottrina del teologo gnostico Valentino, per esempio, gli uomini per nascita sono di tre tipi diversi: gli “spirituali” che hanno la possibilità di pervenire alla conoscenza e, una volta arrivati a tale livello, sono al di sopra delle leggi; gli “psichici”, ovvero coloro che hanno bisogno per la loro realizzazione delle leggi e delle dottrine di una religione (falsa e sincretista) ed infine gli “ilici” o terreni, incapaci di superare i condizionamenti materiali.
Abbiamo visto -seppur rapidamente- nella premessa a questo mio articolo, come la lotta al kerygma cristiano ha origine dall'antica eresia gnostica, diffusa dagli ebrei già nelle prime comunità cristiane, e combattuta dagli Apostoli prima e dai Padri della Chiesa successivamente.
Influsso che trovò nuovo vigore nel Rinascimento e riuscì a penetrare la cristianità nell'era moderna, secolarizzando le patrie un tempo cristiane; la Càbala («gnosi spuria») sta riuscendo nel suo intento iniziale.. distruggere la cristianità attraverso la corruzione e l'inganno.
Tramite i nuovi mezzi di comunicazione (stampa, televisione, radio, internet..) essa è diventata fenomeno di
massa, non più pensiero di un' èlite privilegiata, ma "frutto proibito" a disposizione di chiunque; il consiglio dell' antico serpente nell' Eden che riecheggia ancora oggi e seduce l'uomo moderno come fu per Adamo ed Eva, il «NON SERVIAM» di Lucifero come motto dell'attuale civiltà anticristica.
Bisogna anche precisare che per alcuni sistemi gnostici non tutti gli uomini sarebbero in grado di pervenire alla conoscenza (gnosis), e quindi di superare la condizione di alienazione; secondo la dottrina del teologo gnostico Valentino, per esempio, gli uomini per nascita sono di tre tipi diversi: gli “spirituali” che hanno la possibilità di pervenire alla conoscenza e, una volta arrivati a tale livello, sono al di sopra delle leggi; gli “psichici”, ovvero coloro che hanno bisogno per la loro realizzazione delle leggi e delle dottrine di una religione (falsa e sincretista) ed infine gli “ilici” o terreni, incapaci di superare i condizionamenti materiali.
Cristianesimo gnostico
Ma il vero colpo da maestro di Satana è stato quello di far penetrare questa mentalità, queste antiche eresie
gnostiche all'interno della Chiesa stessa, introducendo suoi agenti fin nelle più alte gerarchie, a tal punto da
influenzare se non dirigere il Concilio Vaticano II.
Don Julio Meinvielle nella seconda parte del suo libro «Influsso ebraico in ambiente cristiano» scrive:
«all’interno della Chiesa romana è in gestazione una nuova religione, sostanzialmente diversa da quella di
Cristo, con caratteri gnostici e cabalistici, contro la quale si erge la divina promessa “Portae inferi non
praevalebunt”.
Tali caratteri hanno marchiato l'esegesi moderna (modernista) che riducendo i miracoli evangelici a simboli o realtà meramente di fede quindi -secondo loro- non storiche, hanno diffuso l'errore e il dubbio tra i popoli, che sostenuti da un esercito di preti apostati, apostoli della «chiesa gnostica» in contrapposizione alla Tradizione, compongono oramai le fila di un esercito (anticristico) rinnegatore della divinità di Gesù Cristo.
Leggiamo infatti nel Vangelo che « Bugiardo è il negatore che Gesù è il Cristo: costui è l’anticristo, negatore
del Padre e del Figlio...ogni spirito che non confessa Gesù Cristo non viene da Dio, è spirito dell’anticristo»
(1 Gv 2,18;4,1).
La loro condanna sta scritta nella lettera di Giuda:
“Carissimi, sono stato costretto a scrivervi per esortarvi a combattere per la fede che è stata trasmessa una
volta per sempre; perché si sono intrusi in mezzo a voi certi uomini empi che negano la divinità del nostro unico Signore Gesù Cristo. Sono loro a provocare scissioni, uomini carnali che non hanno lo Spirito”.
Tali eresie hanno come padri teologi ed esegeti modernisti, influenzati dalle dottrine gnostiche di matrice
càbalista, e ciò è ben dimostrato e documentato negli studi del padre Meinvielle(“Influsso dello gnosticismo
ebraico in ambiente cristiano”), del sacerdote romano Don Ennio Innocenti(“La gnosi spuria”) e del combattivo esegeta Monsignor Francesco Spadafora (“La Risurrezione di Gesù”); rimando perciò il lettore- qualora volesse approfondire tale questione- alla lettura dei testi appena citati.
Il dogma della Risurrezione di N.S.G.C. è stato duramente attaccato negli ultimi anni proprio come all’inizio
della predicazione cristiana, da questi lupi travestiti da agnelli, questo conferma ancora una volta la loro
mentalità gnostica, che disprezza la materia, la carne e perciò non può ammettere la Resurrezione di Gesù che invece ci assicura il suo Trionfo sulla morte e rende autentica la nostra speranza che nel Credo professiamo ovvero la “risurrezione della carne”. San PAOLO ci ricorda infatti che “se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede”(1Cor 15,12ss).
E’ FONDAMENTALE quindi ribadire la realtà di Cristo risorto.
Ma il vero colpo da maestro di Satana è stato quello di far penetrare questa mentalità, queste antiche eresie
gnostiche all'interno della Chiesa stessa, introducendo suoi agenti fin nelle più alte gerarchie, a tal punto da
influenzare se non dirigere il Concilio Vaticano II.
Don Julio Meinvielle nella seconda parte del suo libro «Influsso ebraico in ambiente cristiano» scrive:
«all’interno della Chiesa romana è in gestazione una nuova religione, sostanzialmente diversa da quella di
Cristo, con caratteri gnostici e cabalistici, contro la quale si erge la divina promessa “Portae inferi non
praevalebunt”.
Tali caratteri hanno marchiato l'esegesi moderna (modernista) che riducendo i miracoli evangelici a simboli o realtà meramente di fede quindi -secondo loro- non storiche, hanno diffuso l'errore e il dubbio tra i popoli, che sostenuti da un esercito di preti apostati, apostoli della «chiesa gnostica» in contrapposizione alla Tradizione, compongono oramai le fila di un esercito (anticristico) rinnegatore della divinità di Gesù Cristo.
Leggiamo infatti nel Vangelo che « Bugiardo è il negatore che Gesù è il Cristo: costui è l’anticristo, negatore
del Padre e del Figlio...ogni spirito che non confessa Gesù Cristo non viene da Dio, è spirito dell’anticristo»
(1 Gv 2,18;4,1).
La loro condanna sta scritta nella lettera di Giuda:
“Carissimi, sono stato costretto a scrivervi per esortarvi a combattere per la fede che è stata trasmessa una
volta per sempre; perché si sono intrusi in mezzo a voi certi uomini empi che negano la divinità del nostro unico Signore Gesù Cristo. Sono loro a provocare scissioni, uomini carnali che non hanno lo Spirito”.
Tali eresie hanno come padri teologi ed esegeti modernisti, influenzati dalle dottrine gnostiche di matrice
càbalista, e ciò è ben dimostrato e documentato negli studi del padre Meinvielle(“Influsso dello gnosticismo
ebraico in ambiente cristiano”), del sacerdote romano Don Ennio Innocenti(“La gnosi spuria”) e del combattivo esegeta Monsignor Francesco Spadafora (“La Risurrezione di Gesù”); rimando perciò il lettore- qualora volesse approfondire tale questione- alla lettura dei testi appena citati.
Il dogma della Risurrezione di N.S.G.C. è stato duramente attaccato negli ultimi anni proprio come all’inizio
della predicazione cristiana, da questi lupi travestiti da agnelli, questo conferma ancora una volta la loro
mentalità gnostica, che disprezza la materia, la carne e perciò non può ammettere la Resurrezione di Gesù che invece ci assicura il suo Trionfo sulla morte e rende autentica la nostra speranza che nel Credo professiamo ovvero la “risurrezione della carne”. San PAOLO ci ricorda infatti che “se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede”(1Cor 15,12ss).
E’ FONDAMENTALE quindi ribadire la realtà di Cristo risorto.
La Resurrezione di Gesù
Dopo questa doverosa premessa, siamo giunti al fulcro di questo breve studio che ha come principale scopo l’esposizione della realtà storica della Resurrezione di Gesù Cristo, miracolo dei miracoli che attesta la divinità del “figlio di Giuseppe il falegname”, autentico sigillo alla Rivelazione di Dio all’uomo ed alla sconfitta dei suoi nemici.
Pongo come faro di questo mio scritto il DECRETO LAMENTABILI del 1907 e specificatamente la proposizione N. 36:
«La risurrezione del Salvatore non è un fatto di ordine propriamente storico, ma un fatto di ordine puramente soprannaturale, non dimostrato né dimostrabile, che la coscienza cristiana ha fatto progressivamente derivare da altri fatti» (proposizione condannata).
Tale condanna unita alle parole infallibili di Pio XII (Humani Generis) “per cui anche con la sola luce naturale della ragione si può provare con certezza l'origine divina della religione cristiana” sono le linee guida che seguirò per dimostrare la realtà della Risurrezione di Gesù ed aiutare i fedeli a difendere la propria fede, sempre più minacciata dai sofismi e dalla malafede dei nemici di Dio.
Dopo questa doverosa premessa, siamo giunti al fulcro di questo breve studio che ha come principale scopo l’esposizione della realtà storica della Resurrezione di Gesù Cristo, miracolo dei miracoli che attesta la divinità del “figlio di Giuseppe il falegname”, autentico sigillo alla Rivelazione di Dio all’uomo ed alla sconfitta dei suoi nemici.
Pongo come faro di questo mio scritto il DECRETO LAMENTABILI del 1907 e specificatamente la proposizione N. 36:
«La risurrezione del Salvatore non è un fatto di ordine propriamente storico, ma un fatto di ordine puramente soprannaturale, non dimostrato né dimostrabile, che la coscienza cristiana ha fatto progressivamente derivare da altri fatti» (proposizione condannata).
Tale condanna unita alle parole infallibili di Pio XII (Humani Generis) “per cui anche con la sola luce naturale della ragione si può provare con certezza l'origine divina della religione cristiana” sono le linee guida che seguirò per dimostrare la realtà della Risurrezione di Gesù ed aiutare i fedeli a difendere la propria fede, sempre più minacciata dai sofismi e dalla malafede dei nemici di Dio.
[segue]