Slavyansk, le truppe solidarizzano coi ribelli filorussi
Circa 300 militari dell'esercito regolare ucraino, giunti nelle regioni orientali (presso la città di Slavyansk), si sono rifiutati di eseguire gli ordini ricevuti e hanno consegnato i carri armati e buona parte delle armi (escluse le pistole personali) ai manifestanti filorussi.
Alcuni ne hanno apertamente sostenuto le rivendicazioni. Le truppe hanno poi lasciato la città, salutate pacificamente dai ribelli. Il Presidente ucraino Turchinov ha prontamente dichiarato che i militari saranno portati davanti a un tribunale per questa loro azione.
I mezzi militari con bandiera russa non sono stati quindi "sottratti" dai manifestanti, come certe fonti hanno comunicato, ma sono stati pacificamente consegnati dai militari, che hanno deciso di sostenere (o non ostacolare) le ragioni della popolazione locale [Radio Spada se ne era già occupata qui e qui].
Frattanto, a Mariupol gli scontri tra manifestanti e militari presso la locale caserma sono costati 3 morti e 13 feriti.
In queste ore, a Ginevra si tiene l'incontro tra i rappresentanti russi, ucraini, statunitensi e UE. Si tratta del primo incontro di negoziazione cui partecipano sia l'Ucraina sia la Russia, dalla data del colpo di Stato.