DA ASCOLTARE: Vian col vento. L'Osservatore Romano & Radio Radicale
Pubblichiamo di seguito alcuni stralci salienti del dialogo tra Giovanni Maria Vian, direttore de L'Osservatore Romano, e Marco Pannella, andato in onda su Radio Radicale lo scorso 16 aprile. Tra i temi affrontati, il dialogo interreligioso, la situazione delle carceri, il cattolicesimo liberale e la laicità, il femminismo e le canonizzazioni dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. In fondo, il link alla registrazione integrale della puntata.
Vian: "La laicità è una dimensione intrinseca al Cristianesimo". Pannella: "Completamente d'accordo! E' un chiodo fisso per me!"
Vian: "La secolarizzazione non è solo e principalmente negativa, prendiamo l'esempio del femminismo, si nota che che sia avvenuto solo nei Paesi cristiani". Pannella: "L'Immacolata Concezione!" Vian:"Beh, certo, quella è l'origine".
Pannella: "Lei ha sottolineato come rivoluzione anche laica, evento anche laico, l'affermarsi del Cristianesimo, ed è un mio chiodo fisso, perché sostengo che nel salto avvenuto dai paganesimi vari al monoteismo cristiano la rivoluzione è che ci si rivolga all'assoluto, che ce n'è uno..." Vian: "Certo, è proprio la tesi del libretto di fine anni '50 del giovane Ratzinger, Unità delle nazioni, che partendo dall'analisi del paganesimo di base, dal portato delle scritture ebraiche, dall'idea di politica di Origene e poi quella di Agostino, arriva alla conclusione che ha citato lei dove c'è l'assoluto..." Pannella: "Riprendo il concetto di prima: quello che accade con l'annuncio cristiano verso la specie umana, e secondo me anche non umana, si rivolge verso tutti i viventi? Chi ce lo dice che non è un evento e un annuncio soggettivo, quindi anche verso gli animali [fa l'esempio di un polpo che vide in tv]". Vian: "Per l'appunto, il leone di San Gerolamo".
Vian: "La santificazione dei papi novecenteschi è una novità, nell'editoriale che stiamo per pubblicare non metteremo in luce quello che il corso storico deve ancora dimostrare sulla loro santità, ma il fatto che sono sicuramente figure straordinarie e la fama sanctitatis dei due è innegabile, e anche la loro fama di santità laica è unica, sono gli unici due papi finiti su Time, e chi li canonizza è il terzo papa che ci è finito."