FRAMMASSONERIA
Furfante setta che in Averno hai sede,
Raggiratrice sol de l’uom codardo,
Alzar com’osi ancor l’empio stendardo,
Mirando a conculcar Papato e Fede?
Minacci invan quel gran Leon che incede
Alta la fronte: al suo sereno sguardo
Si snervan le tue forze, mentre il dardo
Scocchi su Lui, tuo debil arco cede!…
Oltraggi ancora il Vice-Dio?…ma, stolta!
Non vedi tu che l’arme Ei già t’ha infrante,
E al tuo braccio ogni possanza ha tolta?…
Raccoglie palme il gran Leon…suo squillo
In tutto il mondo echeggia…e tu, furfante,
Abbassar devi omai l’empio vessillo!
Raggiratrice sol de l’uom codardo,
Alzar com’osi ancor l’empio stendardo,
Mirando a conculcar Papato e Fede?
Minacci invan quel gran Leon che incede
Alta la fronte: al suo sereno sguardo
Si snervan le tue forze, mentre il dardo
Scocchi su Lui, tuo debil arco cede!…
Oltraggi ancora il Vice-Dio?…ma, stolta!
Non vedi tu che l’arme Ei già t’ha infrante,
E al tuo braccio ogni possanza ha tolta?…
Raccoglie palme il gran Leon…suo squillo
In tutto il mondo echeggia…e tu, furfante,
Abbassar devi omai l’empio vessillo!
Da La Riscossa, Breganze, 31 Marzo 1894. Versi di Antonio Cassaro (Girgenti).
Pubblicata sulla meritoria rivista vicentina e cattolica intrasigente “La Riscossa”,
diretta e animata
dai tre monsignori Jacopo, Andrea e Gottardo Scotton, fratelli nella vita e nella fede cattolica,
figure di primo piano nella crociata antimodernistica del primo Novecento.
Ringrazio Andrea Carancini per la preziosa trascrizione. (Piergiorgio Seveso)
Fonte:
http://radiospada.org/