giovedì 7 febbraio 2013

Meglio seder sul Trono per compromesso o non sedervi per onor?: Regno di Spagna (3° ed ultima Parte)

 
 
 
La Seconda Repubblica spagnola e la Guerra Civile (1936-1939)
 
 
 
 
Il 28 giugno 1931 si tennero le elezioni generali che videro la vittoria alle Cortes , ormai sature di ideologi rivoluzionari e in completo controllo della setta  ,  della sinistra. Il governo fu composto esclusivamente dalle forze di sinistra che focalizzarono il loro obiettivo contro la Chiesa cattolica nonostante la popolazione spagnola fosse  profondamente religiosa. Il 6 luglio 1931 l'anarchica Confederación Nacional del Trabajo indisse lo sciopero del personale telefonico, ciò portò a scontri tra anarchici e forze dell'ordine a Siviglia dove vi furono sette morti. Allo sciopero seguì quindi lo sciopero generale e nei giorni seguenti ci furono altri trenta morti tra operai e forze di polizia finché il 22 luglio il Governo proclamò lo "Stato di guerra".

I settori cattolici si opposero alla aconfesionalidad dello Stato, mentre la destra più centralista non accettò la riforma della struttura statale che garantiva il diritto all'autogoverno di alcune regioni. Particolarmente invise alla Chiesa  e al popolo erano le norme che disponevano lo scioglimento di tutti gli ordini religiosi, la fine dei sussidi ai religiosi entro due anni (i sussudi erano stati concessi come indennizzo a seguito della confisca delle terre della Chiesa nel 1837). Inoltre fu di fatto abolito l'insegnamento religioso e fu sancita la separazione del concetto su cui per secoli si era basata l'idea di Spagna di indissolubilità di legame tra lo Stato e la Chiesa. Fu il ministro massone Manuel Azaña Díaz che furbescamente e per evitare reazioni popolari eccessive cercò di  rendere meno dure le norme contro la Chiesa limitando lo scioglimento degli ordini religiosi solo alla Compagnia di Gesù, ordine sempre odiato dalla setta e additato come nemico centrale della lotta contrò la Cristianità.


 
Manuel Azaña Diaz







L'approvazione degli articoli anti-clericali della Costituzione determinò le dimissioni degli esponenti cattolici ancora presenti nel governo Miguel Maura e Niceto Alcalá-Zamora y Torres. A seguito delle dimissioni di quest'ultimo dalla Presidenza del Consiglio si scelse Manuel Azaña. Alejandro Lerroux, alla guida del "Partido Republicano Radical" PRR passò all'opposizione. Infine Alcalá-Zamora accettò di diventare Presidente della Repubblica il 10 dicembre 1931. Tutti questi personaggi appartenevano a diversi gradi, all'alta massoneria spagnola.
Nel gennaio 1932 i cimiteri delle chiese furono dati ai comuni e fu imposta una tassa sui funerali di rito cattolico. Dalle scuole furono rimossi i crocefissi, così come dagli ospedali. Furono inoltre vietati i rintocchi delle campane.


Durante quel periodo buio anche l'uomo di Chiesa dovette prendere le armi per difendere la propria fede e persona  da un ideologia fanatica (Comunismo).  
 


Il 17 maggio 1933, il governo varò definitivamente la controversa legge sulle confessioni e congregazioni religiose (Ley de Confesiones y Congregaciones Religiosas), ratificata dalle "Cortes Generales" il 2 giugno 1933, e regolamentata con decreto del 27 luglio successivo. La legge attuava il divieto costituzionale dell'insegnamento per gli ordini religiosi, mentre si espropriavano tutti i beni e le proprietà ecclesiastiche. La legge fu un duro colpo al sistema scolastico del paese (le scuole gestite dagli ordini religiosi contavano 350.000 alunni) . Papa Pio XI reagì contro questa legge, con l'enciclica Dilectissima Nobis del 3 giugno 1933, a difesa dei diritti civili dei cattolici.
In questo clima di profondo odio settario e anticattolico la Spagna si ritrovò in piena rovina. Le Chiese bruciate , i luoghi Sacri violati, religiosi e religiose barbaramente uccisi, miseria e fame.
Il regime di sinistra manovrato dall'alta massoneria , la stessa che aveva espulso Alfonso "XIII" perché troppo Cattolico e non abbastanza soggiogabile, commise tanti orrori che il 17 luglio 1936 l'esercito comandato da Francisco Franco di stanza nel Marocco spagnolo si sollevò estendendosi nei giorni successivi a diverse regioni della penisola iberica. Nel frattempo altri reparti, composti da un grande numero di Carlisti ,  nella Navarra, comandati dal Generale José Sanjurjo, iniziavano le operazioni al nord. Le intenzioni di Franco erano di conquistare il sud per arrivare velocemente a Madrid, ma la strenua resistenza delle forze repubblicane, in città come Madrid, Barcellona, Valencia e nei Paesi Baschi portarono a una prolungata guerra civile che si concluderà nel marzo 1939.




Manifesto Carlista del periodo della Guerra Civile spagnola del 1936-1939.
 
 
Soldati Carlisti (1936-1939)
 
 

La guerra, che accese un forte interesse all'estero, lacerò il paese e terminò con il crollo della Seconda repubblica spagnola; il generale Francisco Franco,  grazie anche ai consistenti aiuti da parte della Germania nazista e dell'Italia fascista diede inizio alla dittatura Franchista. La guerra civile fu il banco di prova dello scontro che avrebbe di lì a poco contrapposto le dittature nazi-fasciste alla dittatura comunista dell'Unione Sovietica e ai paesi dell'occidente. Ricordiamoci sempre che dietro a tutto , silenziosa e nell'ombra, lavorava la massoneria internazionale.
In questa ennesima guerra civile  spagnola  la vittoria dell'esercito franchista si deve all'azione dei partigiani Carlisti che lottarono con fede e coraggio per Cristo Re con il motto "Dio, Patria , fueros e Rey legittimo".



 



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Avanzata dell'esercito franchista dal settembre 1936 al novembre 1938

Il periodo Franchista
 
 
La Guerra civile spagnola terminò ufficialmente il 1º aprile 1939, giorno in cui Franco annunciò la fine delle ostilità, con la sconfitta della Repubblica socialista.
Franco era nazionalista e anticomunista, con una concezione rigida e conservatrice della religione e una visione chiara della storia della Spagna. Egli diceva che i secoli passati erano stati dominati dalla lotta perenne tra forze tradizionali, religiose , e gruppi  legati alla Massoneria. Questo è  per la maggior parte  vero ma c'è una cosa da aggiungere : Sebbene Franco non entrò mai nella Massoneria , che detestava e temeva allo stesso tempo, fu molto vicino ad essa fin dai primi anni nell'esercito . Fu proprio questa conoscenza  unita ad un tacito accordo tra franchismo e Massoneria a permetterli di salire e rimanere al potere anche dopo che il fascismo/nazismo era stato spazzato via dal resto d'Europa con la fine della Seconda Guerra Mondiale.


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Francisco Franco
 
 
C'è da riconoscere che Franco salvò la Spagna dagli orrori del secondo conflitto mondiale rifiutandosi sempre di entrarvi nonostante le sollecitazioni da parte di Hitler e di Mussolini . Egli scelse di mantenere la Spagna neutrale e decise solo di inviare volontari contro l'Unione Sovietica (la cosiddetta División Azul). Secondo lo storico Pere Ferrer, la neutralità spagnola fu in realtà ottenuta dalla diplomazia inglese a suon di milioni di dollari. Il banchiere e massone spagnolo Juan March amministrò un conto bancario, autorizzato dallo stesso Winston Churchill, massone di alto grado, con cui corrompere la dirigenza franchista.

Franco con Heinrich Himmler
 
 
Nel 1947 aveva restaurato la monarchia (di cui si autoproclamò reggente) e nel 1969 nominò suo successore  Juan Carlos di Borbone, attirandosi le ire di quelli che più lo avevano aiutato contro la piaga Comunista perché fiduciosi in una Restaurazione legittima , i Carlisti . Franco tenne sul filo del rasoio altri tre pretendenti al Trono:




1°) Alfonso di Borbone-Dampierre figlio del secondogenito di Alfonso "XIII"  Jaime che, essendo sordo muto, fu costretto dal padre a rinunciare ai propri diritti sul Trono di Spagna, e Emanuelle de Dampierre. Fu un'importante pedina nella strategia di
Francisco Franco per tenere docili e remissivi l'erede  di Alfonso XIII, Juan di Borbone-Spagna conte di Barcellona e suo figlio Juan Carlos di Spagna. L'ipotesi che Alfonso, o il  cugino Carlo Ugo di Borbone-Parma (figlio del legittimo pretendente Saverio di Borbone) potesse divenire i successori del Generalissimo fu più volte fatta girare, durante gli anni Sessanta, rendendo malleabili e disponibili il conte di Barcellona ed il figlio.  L'8 marzo 1972 al Palazzo Reale di El Pardo, a Madrid, Alfonso sposò Doña María del Carmen Martínez-Bordiú, figlia di Don Cristóbal Martínez-Bordiú, decimo marchese di Villaverde e di sua moglie, Doña Carmen Franco y Polo, prima Duchessa di Franco ed unica figlia Francisco Franco.



 
2°) Carlo Maria di Borbone-Due Sicilie  figlio dell'Infante Alfonso Maria di Borbone-Due Sicilie e della principessa Alice di Borbone-Parma. Alfonso Maria di Borbone-Due Sicilie era a sua volta figlio di Carlo Tancredi di Borbone-Due Sicilie che rinunciò ai propri diritti di successione al Trono delle Due Sicilie il 14 dicembre 1900 firmando il cosiddetto Atto di Cannes: poco dopo, il 7 febbraio 1901, fu creato Infante di Spagna e il 14 febbraio 1901 sposò l'Infanta di Spagna Mercedes, figlia maggiore di Alfonso "XII" , che morì giovane nel 1904. Il figlio Alfonso Maria divenne , dopo la morte della madre, Principe delle Asturie ed erede presunto al Trono fino alla nascita del primogenito di Alfonso "XIII".


Carlo Ugo di Borbone-Parma  
 

3°) Carlo Ugo di Borbone-Parma  , figlio di Saverio di Borbone-Parma erede legittimo al Trono di Spagna per volere dell'ultimo discendente di Carlo V (Alfonso Carlo I) in quanto discendente maschio più prossimo e con forti principi e ideali Tradizionalisti. Bisogna aggiungere che Carlo Ugo era nettamente uscito dal pensiero Carlista cercando di portarlo su posizioni
democratiche socialiste (per questo Franco lo esilio dalla Spagna) e spaccando il Carlismo in due frange una filo-socialista di cui lui si faceva portabandiera e l'altra , che raccolse la maggior adesione, conservatore con a capo il fratello Sisto Enrico appoggiato  dal padre Saverio e dalla madre Maddalena di Borbone-Busset .



 
Sisto Enrico di Borbone-Parma  
 
 
 L'8 giugno 1973 Franco lasciò la carica di Primo Ministro al massone Luis Carrero Blanco, che però fu ucciso in un attentato il successivo 20 dicembre. Franco soffriva di malattia di Parkinson da anni e questa malattia lo tormentò fino alla morte avvenuta il 20 novembre 1975.  È sepolto nella Valle de los Caídos, non lontano dal Monastero dell'Escorial, di Madrid.
 
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Francisco Franco in tarda età
 
 
 
 
Juan Carlos "I" (il requiem per la Cattolicissima Spagna)
 



 
 Nato a Roma il 5 gennaio 1938 da Juan di Borbone-Spagna, conte di Barcellona e terzogenito di Alfonso "XIII" di Spagna, e di Maria Mercedes di Borbone-Due Sicilie, fu chiamato Juan Carlos Alfonso Vittorio Maria de Borbón y Borbón-Dos Sicilias. Nel 1948 Juan Carlos fu trasferito a Madrid per essere "educato" in vista di un futuro ritorno della monarchia. Nel 1969  Francisco Franco, con non poche critiche , indicò Juan Carlos come erede della corona spagnola.

Juan Carlos il giorno del suo matrimonio con Sofia di Grecia il 14 maggio del 1962 .

 
Juan Carlos fu "educato" secondo principi pseudo-conservatori che ben presto abbandonò per il più sfrenato liberalismo. Si avvicinò agli ambienti massonici e quando fu nominato successore di Franco nel 1969 la Massoneria li fece la stessa proposta che fu fatta al nonno Alfonso "XIII" che, seppur di tendenze liberali e illegittimo sovrano,  da Cattolico si rifiutò fermamente di accettare:

"Con la sua firma chiediamo a Sua Maestà , di aderire alle seguenti proposizioni: 1°)La sua adesione alla framassoneria 2°) Decretare che la Spagna sia uno Stato laico 3°) Per la riforma della famiglia, di decretare il divorzio e 4°, Laicizzare l'istruzione pubblica" .
 
Juan Carlos (foto di http://cruxetgladius.blogspot.it/)


 
Con la sua "iniziazione massonica" Juan Carlos vide il proprio peso politico aumentare, e nel 1973 quando Franco si ritirò ,a causa dei problemi di salute che si aggravavano, venne nominato capo di stato supplente. Dopo la morte di Franco, il 22 novembre 1975 fu teatralmente incoronato "Re di Spagna", ed il suo operato fu decisivo per approdare nel 1978 all'attuale e laicissima (non ché settaria) costituzione "democratica". Nel 1981 , grazie alla sua affiliazione massonica, riuscì a sventare il colpo di stato, organizzato da elementi della Guardia Civil e dell'esercito a lui avversi.
Sposato con Sofia di Grecia,   ha avuto tre figli,  Elena e Cristina e l'erede Felipe.
Il suo peso politico in  Spagna è pressoché nullo , il vero potere è in mano ai Parlamenti ed al Primo Ministro (inutile ribadire che tutti gli alti esponenti dell'attuale Governo spagnolo sono membri dell'alta massoneria iberica).

 
Juan Carlos ha permesso senza fare una piega che la Cattolicissima Spagna morisse di una dolorosa agonia permettendo: 1) Il Divorzio 2) I Matrimoni e adozioni Gay 3) La laicità dello Stato e dell'istruzione.
Questi sono solo i punti "caldi" che sottolineano la linea politica di Juan Carlos dal 1975 fino ad oggi. Protagonista di alcuni scandali legati alle sue presunte amanti non ha fatto mai nulla per proteggere le Tradizioni della Spagna  , e ne tanto meno la Chiesa Cattolica della quale la Spagna per secoli fu  la spada . Si è sempre mostrato servente alla politica anticristiana della U.E. .
Si è dimostrato uno dei peggiori esponenti della discendenza di Isabella "II" che non annovera sicuramente dei grandi personaggi . Juan Carlos ha venduto se stesso per sedere sul Trono arrivando ad assassinare la stessa Spagna.
Suo figlio Felipe non ha certo dimostrato di essere migliore del padre sposandosi per lussuria con la giornalista, e arrivista, asturiana Letizia Ortiz. Juan Carlos sbraitò all'inizio ma successivamente accettò la "borghese" riconoscendole , dopo il matrimonio avvenuto il 22 maggio 2004, il titolo di  "Sua Altezza Reale la Principessa delle Asturie". Alla faccia della Pragmatica di Re Carlo III sui matrimoni morganatici.

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Felipe con la moglie "borghese" Letizia Ortiz

 
Come già accennato in precedenza , in Spagna domina, come nel resto del mondo globalizzato, la piaga massonica della quale Juan Carlos è un affiliato per "comodità". Dal 20 Dicembre 2011 il potere in Spagna è "gestito" dal massone e  Primo Ministro Mariano Rajoy Brey presidente del Partito Popolare che a sua volta è controllato dai suoi "superiori di loggia".
 
Mariano Rajoy (a destra) al congresso del PP (Partito Popolare) nel 2004
 
 
A questo deplorevole stato di cose si è esposto fortemente l'attuale e legittimo Reggente di Spagna Sisto Enrico di Borbone (Portabandiera della Tradizione spagnola e del Carlismo, secondogenito di Saverio di Borbone-Parma (Saverio I), del quale abbiamo accennato alcune cose in precedenza) il quale è mal visto dagli esponenti dell'attuale Governo spagnolo. Mentre Juan Carlos era a caccia di elefanti con un paese in piena crisi economica (c'è da dire che si è "sprecato" a chiedere scusa) Sisto Enrico si preoccupava di difendere tematiche sociali di grande importanza non solo per la Spagna.
 

 
Partendo da sinistra: Juan Carlos durante il suo Safari africano, mentre la Spagna è in piena crisi economica,  viene fotografato con l'elefante appena  abbattuto. A destra Sisto Enrico, nello stesso periodo, durante una conferenza in favore degli oppressi ed esiliati libici.
 
 
Conclusioni:
 
In queste tre parti abbiamo cercato di narrarvi le vicende che hanno portato sul Trono l'attuale Famiglia Reale Spagnola , fin dal principio della "cascata di cause ed effetti" che hanno portato a tutto ciò.
Le cose che vi abbiamo raccontato possono piacervi o meno ma si tratta semplicemente  della realtà. In quanto difensori dell'ideale di VERA MONARCHIA (Monarchia Tradizionale e legittima) non possiamo rimanere indifferenti davanti a tanta degradazione che ha infangato la Sacralità storica della Corona di Spagna in cambio di , come spesso amiamo dire Noi, una "corona e scettro di cartapesta".
 
 
Fine...
 
 
Fonte:
 
Wikipedia
 
 
Scritto da:
 
Redazione A.L.T.A.