giovedì 21 febbraio 2013

La Monarchia sacra Parte Sesta : La Monarchia sacra e il Papato : Gregorio XII abdica (luglio 1415)

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Papa Gregorio XII
 

Sembrava che il più fosse stato fatto, poiché l’assise aveva eliminato l’ostacolo più difficile, essendo Giovanni stimato dal Concilio come il vero e legittimo Papa. Ora toccava l’abdicazione di Gregorio XII. I suoi inviati erano giunti a Costanza il 25 gennaio, dichiarando che il Papa era disposto ad abdicare a patto che anche gli altri due pretendenti facessero lo stesso. Il 15 giugno Carlo Malatesta, presso il quale Gregorio si era rifugiato, giunse nella città come suo plenipotenziario, non per partecipare al Concilio, che Gregorio non riconosceva, ma per aprire negoziati con l’Imperatore. Così, durante la XIV ses- sione del 4 luglio 1415, presieduta da Sigismondo per accondiscendere alle esigenze degli inviati di Gregorio XII, il Cardinal Dominici e il Malatesta proclarono solenne- mente la rinuncia del papa romano. Subito dopo veniva letta la bolla che a nome suo legittimava il Concilio in ordi- ne alla soluizione dello scisma. Si decise di cassare le censure che colpivano i prelati delle due obbedienze. Dominici fu accolto nel Sacro Collegio, mentre l’Imperatore la- sciava la presidenza del Concilio al Cardinale di Ostia. Il Concilio allora si pronunciò per l’abdicazione immediata di Gregorio, stabilendo inoltre alcuni decreti secondo cui 1) il futuro papa doveva essere eletto con consenso del Concilio; 2) l’assemblea, sotto la supervisione del sovrano, doveva stabilire il tempo, il luogo e il modo di essa; 3) sa- rebbero stati ratificate tutte le misure prese da Gregorio secondo i canoni; 4) il quale, con i Cardinali da lui creati, era ammesso al Sacro Collegio, anche se, pro bono pacis, rinunciava all’elettorato passivo. Infine si affidava all’Imperatore Sigismondo la cu- stodia della libertà dell’assise ecumenica e soprattutto sulla libera elezione del nuovo Papa.