Da sinistra: Bandiera costituzionale del Regno del Portogallo (1830) e Bandiera Tradizionale del Regno del Portogallo (dal 1707).
Le Guerre Liberali, anche conosciute come Guerra Civile portoghese, Guerra dei due fratelli, o Guerra Miguelina, fu una guerra tra i liberali/settari costituzionalisti ed i Tradizionalisti/ assolutisti in Portogallo sulla successione al Trono , che durò dal 1828 al 1834, nella quale furono coinvolte le potenze liberali quali Regno Unito e Francia ,che appoggiarono la fazione "liberale/settaria costituzionalista", e l'Europa conservatrici e Tradizionalista , in particolare la Spagna (fino al 1833) e la Chiesa Cattolica , che appoggiavano la fazione "Tradizionalista/ assolutista" .
Radici del conflitto
Giovanni VI del Portogallo
La morte del Re Giovanni VI nel 1826 creò una disputa sulla successione reale. L'erede che accampava maggiori diritti era Pietro I del Brasile, figlio primogenito del defunto sovrano e di tendenze apertamente liberali, il quale fu incoronato per un breve periodo come Re del Portogallo: tuttavia ne i portoghesi ne i coloni brasiliani volevano un'unione personale dei due Regni. Di conseguenza Pietro I abdicò in favore della figlia Maria, tralasciando del tutto i diritti di successione del Regno, una bambina di appena sette anni, con la condizione che quando avesse compiuto la maggiore età si fosse sposata con lo zio Michele , convinto conservatore. Nell'aprile del 1826, come parte dell'accordo della successione, Pietro rivide la costituzione liberale del 1822, e tornò in Brasile lasciando sul trono la figlia Maria e il fratello Michele come semplice reggente.
Pietro I del Brasile
Una nuova costituzione "riconciliarista"
Nella carta costituzionale portoghese, Pietro I tentò di riconciliare gli assolutisti/Tradizionalisti e i liberali, con l'intento di permettere che entrambe le fazioni avessero posto nel governo. Al contrario della Costituzione del 1822, questa nuova carta stabiliva quattro poteri dello Stato: il legislativo venne suddiviso in due camere, il senato, eletto dal Re tra le classi nobiliari e la camera bassa, composta da deputati eletti per voto indiretto nelle assemblee locali per un periodo di 4 anni di legislatura. Le assemblee locali erano elette con suffragio censitario maschile. Il potere giudiziario era esercitato dai tribunali e l'esecutivo dai ministri del governo. Il Re esercitava un potere moderatore, con un potere di veto assoluto su qualsiasi legge.
Don Michele di Braganza Reggente
Malcontento
Il partito assolutista/Tradizionalista della nobiltà terriera e della Chiesa Cattolica, che trovava largo appoggio nel popolo, vide che il tentativo di compromesso non faceva altro che permettere ai liberal-settari di ottenere sempre più potere e spazio , e consci del fatto che Michele era il successore legittimo del trono lo riconobbero come unica autorità alla quale rispondere. Inoltre si allarmarono per le sovversive riforme liberali che avevano preso piede nella vicina Spagna durante l'età napoleonica, e che la stavano gettando nella guerra civile, così presero parte della restaurazione assolutista di Ferdinando VII, il quale tentò di estirpare tutte le infiltrazioni napoleoniche.
Ferdinando VII di Spagna
Nel febbraio del 1828, Michele tornò in Portogallo, apparentemente per giurare sulla costituzione e esercitare la reggenza. Immediatamente fu nominato Re dai suoi sostenitori, nobiltà, chiesa e popolo, che lo incitavano affinché tornasse al sistema Tradizionalista/assolutista. Un mese dopo il suo arrivo sciolse la camera dei deputati e la camera alta, in maggio convocò le tradizionali cortes per proclamare la sua legittima ascesa al Trono. Le cortes del 1823 lo incoronarono come Michele I del Portogallo , unico e legittimo Re, annullando la Costituzione liberale.
Michele I del Portogallo
Ribellione liberale
Questa reazione non lasciò stupefatti i liberali. Il 18 maggio, la guarnigione di Oporto, il centro dei settari progressisti portoghesi, dichiararono la loro lealtà a Pietro, a Maria e alla Costituzione. La ribellione contro i Miguelisti (assolutisti/Tradizionalisti ) si estese nelle altre città dove la presenza settaria era sufficientemente organizzata. Michele soppresse con fermezza queste rivolte e molte migliaia di liberali vennero arrestati o dovettero fuggire in Inghilterra o in Spagna.
In Brasile, intanto, le relazioni tra Pietro e i magnati della terra si facevano difficili. Nell'aprile del 1831 Pietro abdicò dal trono del Brasile in favore di suo figlio Pietro II e emigrò in Inghilterra.
Pietro II del Brasile
Organizzò una spedizione militare appoggiato dal governo di Londra e marciò nelle Azzorre, che erano in mano dei liberali, per formare un governo in esilio. L'8 luglio 1832, con il sostegno di liberali spagnoli arrivò a Oporto e affrontò le truppe Migueliste . Per proteggere gli interessi inglesi, un squadrone navale sotto gli ordini di William Glascock, massone di alto grado, a bordo del Orestes si dispose nel fiume Duero nell'intento di appoggiare i liberali ma ricevette fuoco da entrambi le parti.
Nel giugno del 1833 i liberali, sebbene circoscritti a Oporto, inviarono una forza in Algarve comandata dal duca di Terceira, usando l'alias "Carlos de Ponza". Terceira giunse a Faro e marciò verso il nord attraverso l'Alentejo per conquistare Lisbona il 24 luglio. Intanto lo squadrone di Napier appoggiato da legni inglesi lottò contro la flotta Miguelista vicino al Cabo de San Vicente, battendola nella quarta battaglia. I liberali poterono allora occupare Lisbona, dove si trasferì Pietro da Oporto e si oppose l'assedio delle truppe leali a Michele. Verso la fine del 1833 Maria da Gloria fu proclamata regina e don Pietro diventò reggente. Il suo primo atto fu la confisca delle proprietà di coloro che avevano appoggiato Michele. Inoltre soppresse gli ordini religiosi e confiscò le loro proprietà, rompendo le relazioni di amicizia con Roma per otto anni, fino al 1841. I Miguelisti controllavano le aree rurali, dove avevano l'appoggio dell'aristocrazia , della Chiesa e del popolo . I liberali occupavano le principali città portoghesi, dove furono appoggiati dall'assetata borghesia. Le operazioni contro i Miguelisti ricominciarono agli inizi del 1834.
S.M. Michele I del Portogallo a Vilafrancada
Una pace forzata
La battaglia di Ponte Ferreira (episodio della Guerra civile portoghese)
La Battaglia di Aceiceira, che ebbe luogo il 16 maggio del 1834 fu l'ultimo e decisivo scontro tra liberali e Miguelisti . L'esercito di Michele era ancora forte, poiché poteva contare su diciottomila uomini e l'appoggio del popolo, però il 24 maggio si dichiarò la pace in un trattato nel quale si costringeva Michele a dover rinunciare formalmente al Trono, in cambio di una pensione annuale e l'abbandono del Portogallo. Pietro restaurò la costituzione liberale, ma morì il 24 settembre dello stesso anno.
Maria da Gloria salì al trono come Maria "II" del Portogallo contro ogni legittimità e contro le leggi fondamentali del Regno. Da allora in poi il potere liberale (anticlericale) e l'ombra della setta avvolsero il Portogallo fino alla deposizione del discendente di Maria "II" , Manuele "II" , durante la Rivoluzione del 1910.
Maria "II" di Braganza
Nota:
Tradizionalisti/assolutisti: Con questo termine vogliamo sottolineare il fatto che , sebbene le due terminologia abbiano differenze politiche di significato nel contesto portoghese come in quello spagnolo hanno un forte legame di parte e di principio.
Questa è una breve sintesi del conflitto che vide l'inizio della degradazione della Monarchia portoghese. In futuro abbiamo in progetto di realizzare una pubblicazione più approfondita sull'argomento.
Fonte:
Wikipedia
Scritto da:
Redazione A.L.T.A.