lunedì 17 marzo 2014

17 marzo , festa dell'Unità d'Italia? No, grazie!



Io sono proprio un Controrivoluzionario
Beh, io sono proprio un Controrivoluzionario, adesso, è tutto quello che sono
E della loro bella “terra d libertà” non so che farmene.
Sono contento di combatterla , spero soltanto di vincere
E non voglio perdono da questa gente per tutto quello che farò perché lo farò per il Bene.
Io odio la falsa costituzione e questa Repubblica!
Odio le loro menzogne di libertà e le loro uniformi.
Odio i loro settari stendardi , le loro smargiassate e le lor maniere
Questi mentitori e questi ladri democratici con il loro mal governo, io li odio sempre di più!
Io odio questa nazione e tutto quello che fa.

Odio la gloriosa unità d’Italia , che gronda del nostro sangue.
Odio la loro bandiera a tre colori che combatterò finché non sarà solo un brutto ricordo!
Io seguirò la via della giustizia e della Verità in questa lotta.
Sono fiero di combattere per la Buona Causa.
Anche se ciò significasse accamparsi nella neve e patire la fame.
Ma combatterò per un ideale di giustizia, per la Vera Libertà.
.
Milioni di persone innocenti giacciono senza vita nella polvere della miseria storia di questa traballante nazione;
Noi dobbiamo combatterla , prima che altri milioni facciano la stessa fine.
Noi dobbiamo combatterla con forza , opponendoci con fuoco purificatore e con il ferro .
Vorrei che fossimo tre milioni anziché poche migliaia.
Io non posso prendere il mio fucile  per combatterli da solo.
Ma non li amerò, questo è poco ma sicuro.
E non voglio perdono , eccetto quello di Dio, per tutto quello che sono e che sarò quando la battaglia divamperà e l’onore della Causa si scontrerà con la peste rivoluzionaria.
Io voglio la Restaurazione , del compromesso non so che farmene.

Di anonimo.
Il 17 marzo nella povera penisola italiana si festeggia l’"Unità Nazionale". O per lo meno la festeggiano due categorie di persone: 1) Chi con l'unità ci mangia da 153 anni 2) Chi ingenuamente crede di essere "italiano" in senso stretto, convinto che Patria significhi dalle Alpi a Reggio Calabria , isole comprese. La seconde categoria rappresenta la maggior parte di chi festeggia , e ciò rende il tutto ancora più patetico e triste.

Ma cosa ci sarà mai da festeggiare? E’ la mia domanda , dopo tutto quello che sta venendo fuori dal mondo del Revisionismo Storico, dalla ricerca della Verità sui fatti che sconvolsero la Geopolitica della Penisola italiana nella seconda metà del XIX secolo. Ma anche per i problemi che da all'ora ci trasciniamo dietro come catene. La crisi economica e il mal governo che oggi molto aspramente subiamo hanno le proprie radici in quel nefasto avvenimento chiamato "risorgimento".
Gli strascichi di quelle aggressioni a Stati Legittimi (che hanno chiamato Unità) consegnati ad una mentalità nazionalistica e atea , pregna di arrivismo e di non curanza , che calpestò usi, costumi e leggi  di ogni parte che finì sotto la sua ombra , sono palpabili ancora oggi. Ma quale Unità? Unità forzata e mai voluta! Dove possiamo toccare con mano l’Unità di questo strano Paese? Nelle logge massoniche che a loro volta manovrano pupazzi che si fan chiamare "onorevoli"!. E l’ Istruzione?  la Sanità? In questa povera Italia entrambe cadono a pezzi (come personale e come metodi utilizzati) come d'altronde cadono a pezzi istituzioni fatte d'inchiostro ad uso e consumo di una classe che non è mai cambiata da quel 1861! Perché , contrariamente a ciò che alcuni vanno dicendo , liberarsi del Savoia ha cambiato solo la facciata ma non il contenuto!. E vogliamo parlare delle tasse che soffocano più del 90% delle popolazioni dall'Alpe alla Sicilia?  Oppure vogliamo parlare di questa "democrazia" che tanto utilizzano nei loro discorsi come oppio da dispensare a popoli ormai privi di ogni ideale o fede? Questa loro parolina magica ha dimostrato più volte di essere non solo utopica ma anche generatrice di disordini e caos sociale! Perché quando tutti vogliono essere "re" del momento l'unico risultato auspicabile è il caos totale! Perché festeggiare un'astrazione , una creazione propagandistica che ha "consacrato eroi” quei settari e criminali di guerra come Cialdini, Garibaldi e numerosi altri, ai quali sono stati poi dedicati monumenti, strade, piazze e caserme? Perché festeggiare la causa di miseria e malcontento, di inutili guerre dove vennero mandati al macello e contro il loro credo milioni di uomini, senza contare le donne e i bambini massacrati? Perché festeggiare una cosa che diede iniziò all'emigrazione di massa che interessò sia il Nord che il Sud , dove il popolo lasciava la propria terra per poter vivere dignitosamente mentre chi restava  veniva obbligato con la baionetta a chinare il capo , e chi si opponeva alla tirannia dell'invasore veniva  perseguitato?  Perché festeggiare la nascita di un sistema collaborativo Stato-Mafia , decisamente palese? Perché festeggiare una cosa priva di riscontri positivi in qual si voglia direzione storica , sia se si guarda al passato che al presente? Perché continuare a illudersi che anche solo una , e dico una cosa di questa italiella con le pezze  sia da mantenere?
Le domande che vi ho posto sono assai dirette e non lasciano spazio ad interpretazioni di parte. E' quello che è , nulla di più nulla di meno. Ma se volete festeggiare nonostante tutto, preferendo la fantasia alla Verità, siete liberi di farlo ma rammentate di essere i carcerieri di voi stessi...sbeffeggiati dallo stato e da se medesimi...  

Questa unità oggi è palesata in:  terra dei Fuochi, disoccupazione, emigrazione, criminalità, politica falsa e corrotta , dominio massonico . Se non sapevate il perchè in questa penisola, una volta bella e ammirata dal mondo, esistono certe situazioni...penso che adesso capirete benissimo anche il perchè i responsabili oggi festeggiano...

Comunicato del Presidente e fondatore A.L.T.A. Amedeo Bellizzi.