domenica 8 settembre 2013

L’importanza dell’aggressione a Ma’lula? E’ il villaggio cristiano dove si parla ancora la lingua di Gesù.

4481Maalula
 
L’aramaico era la lingua parlata in Palestina al tempo di Nostro Signore Gesù Cristo. In Galilea e Palestina, all’epoca, si parlava l’aramaico giudaico palestinese e, probabilmente, l’aramaico usato dagli Apostoli per comunicare era un dialetto galileo, caratterizzato dalla presenza di alcune parole in ebraico e in greco. Nel villaggio siriano aggredito dai terroristi islamici (definiti dai media ‘ribelli’) rimane questa singolare caratteristica: Maʿlūlā (dall’aramaico “ma`lā”, cioè “entrata”) è un piccolo villaggio della Siria. Insieme ad altri due villaggi vicini, è l’unico luogo in cui venga ancora parlato il dialetto occidentale della lingua aramaica (“neo-aramaico occidentale”). Un idioma simile a quello parlato 2000 anni fa.
Ma’lula ha ovviamente un enorme valore spirituale. Vi si trovano due importanti monasteri: Mar Sarkis e Mar Taqla. Il monastero di Mar Sarkis è dedicato ai Santi Sergio e Bacco e fu costruito in forme molto semplici nel IV secolo, sulle rovine di un tempio dedicato ad Apollo. Il monastero è dedicato a Sergius, un soldato romano giustiziato a causa della sua fede cristiana. Il monastero di Mar Taqla (Santa Tecla) conserva invece le reliquie di Tecla, figlia di un principe seleucide e discepola di San Paolo.
Ieri TG24 Siria comunicava questa testimonianza:
- La città è stata completamente vuotata dai suoi abitanti, tranne qualche anziano che non era in grado di fuggire.
Nessuno dei terroristi che hanno attaccato la città parla l’arabo; tutti provengono dalla Cecenia e altri paesi stranieri.
– Quattro giovani sono stati sgozzati a sangue freddo.
Una famiglia di padre, madre e figlia è stata sterminata con un lancio RPG usato dai criminali contro la loro casa.
Ignoto il destino di 8 giovani sequestrati durante la loro fuga.
Diversi monasteri sono stati saccheggiati e bruciati.
 
Maaloula