mercoledì 24 aprile 2013

Il giuramento di Roberto il Guiscardo



Io Roberto, per grazia di Dio e di San Pietro duca di Puglia e di Calabria e in futuro, col loro aiuto, di Sicilia, da questo momento in avvenire sarò fedele della Santa Chiesa Romana, alla Sede Apostolica e a te, papà Nicolò, mio signore. Non prenderò parte né a consiglio né ad azione, per cui siano in pericolo la  tua vita o la tua integrità o tu possa essere vittima di una ingiusta cattura. Non rivelerò, coscientemente, a tuo danno, quanto tu mi avrai rivelato e mi avrai vietato di rivelare. Aiuterò dovunque, con tutte le mie forze e contro tutti, la Santa Chiesa Romana nella difesa e nell’acquisto delle regalie di San Pietro e dei suoi possessi. E aiuterò te a mantenere, con tranquillità e con onore, il papato Romano. Non cercherò di invadere né di occupare né di saccheggiare la terra di San Pietro e del Principato, senza precisa autorizzazione tua e dei tuoi successori, che saranno elevati alla cattedra di San Pietro, eccetto quella terra che mi concederai o i tuoi successori mi concederanno. Con retta fede mi adopererò affinché, ogni anno, la Santa Chiesa Romana riceva la pensione della terra di San Pietro che io possiedo o possiederò. Consegnerò in tuo potere tutte le chiese esistenti nel mio dominio, con  tutti i loro beni, e mi farò loro difensore nella fedeltà verso la Santa Romana Chiesa, e non giurerò fedeltà a nessuno, se non salva le fedeltà della Santa Chiesa Romana. E se dovesse accadere che tu o i tuoi successori moriate prima di me, presterò la mia opera per l’elezione e l’elevazione del successore alla cattedra di San Pietro, in conformità ai consigli dei migliori fra i cardinali, i chierici ed i laici romani. Manterrò, con retta fede, tutte queste promesse verso di te e verso la Santa Chiesa Romana, e conserverò questa fedeltà anche verso i tuoi successori nella cattedra di San Pietro, i quali mi avranno confermato l’investitura che tu mi hai concesso. Così m’aiuti Dio.


Fonte:

http://historiaregni.blogspot.it/