sabato 20 aprile 2013

La Reggenza di Luisa Maria di Borbone-Francia nel Ducato di Parma .

Il giorno stesso della morte per assassinio di Carlo III, avvenuta il 27 marzo 1854, gli succedette il figlio Roberto (1848-1907), ancora fanciullo, per il quale assunse la reggenza la madre Luisa Maria (1819-1864), nipote di Carlo X, Re di Francia, che governò il Ducato fino all'usurpazione sabauda del  1859.
La duchessa Luisa Maria di Francia (1859)
La duchessa Luisa Maria di Francia (1859)
Luisa Maria è ricordata a Parma per le opere benefiche, con l'erezione di via della Salute, uno dei primi interventi in Italia di case popolari, con la cessione dell'ex convento di San Cristoforo alla Madre Maria Adorni, fondatrice delle Figlie dell'Immacolata, con il suo prodigarsi per i contagiati dal colera del 1855, istituendo per questo la "medaglia per i benemeriti della sanità pubblica", e con tante altre iniziative a favore dell'infanzia e di  famiglie in stato di bisogno.

La memoria delle duchesse di Parma è legata ancor oggi a una immagine forte. Luisa Elisabetta di Francia e Maria Amalia d'Asburgo influenzarono marcatamente la vita sociale e culturale della città nella seconda metà del '700, ma furono soprattutto Maria Luigia d'Asburgo Lorena  e Luisa Maria di Francia, moglie di Carlo III, che lasciarono un indelebile ricordo nella cittadinanza; una memoria tramandata nelle generazioni per fatti spesso legati a episodi familiari: un battesimo, un matrimonio, una festa dove la presenza della Duchessa segnò per le famiglie parmensi, e non solo per quelle dell'aristocrazia, un rapporto diretto e personale.
Il 9 giugno 1859, prima di essere costretta a lasciare gli Stati parmensi a seguito dei nefasti eventi risorgimentali, la Duchessa Luisa Maria emise un proclama nel quale dichiarò di "riserbare pieni ed illesi" i suoi diritti, inviando un ultimo, commosso saluto alla cittadinanza, con il quale ricordò che "dappert'utto e sempre mi rimarrà grata nel cuore la memoria di Voi".

Fonte:

http://www.borboneparma.it/


Scritto da:

Redazione A.L.T.A.