A. Decadenza del Medioevo
Questo clima morale, penetrando nelle sfere intellettuali, produsse chiare manifestazioni di orgoglio, come per esempio il gusto per le dispute pompose e vuote, per i ragionamenti sofistici e inconsistenti, per le esibizioni fatue di erudizione, e adulò vecchie tendenze filosofiche, delle quali la Scolastica aveva trionfato, e che ormai, essendosi rilassato l'antico zelo per l'integrità della fede, rinascevano sotto nuove forme. L'assolutismo dei legisti, che si pavoneggiavano nella conoscenza vanitosa del diritto romano, trovò in prìncipi ambiziosi una eco favorevole. E di pari passo si andò estinguendo nei grandi e nei piccoli la fibra d'altri tempi per contenere il potere regale nei legittimi limiti vigenti al tempo di san Luigi di Francia e di san Ferdinando di Castiglia.
B. Pseudo-Riforma e Rinascimento
Questo nuovo stato d'animo conteneva un desiderio possente, sebbene più o meno inconfessato, di un ordine di cose fondamentalmente diverso da quello che era giunto al suo apogeo nei secoli XII e XIII.
In alcune parti d'Europa, esso si sviluppò senza portare all'apostasia formale. Notevoli resistenze gli si opposero. E anche quando si installava nelle anime, non osava chiedere loro -- almeno all'inizio -- una rottura formale con la fede.
Ma in altri paesi attaccò apertamente la Chiesa. L'orgoglio e la sensualità, nel cui soddisfacimento consiste il piacere della vita pagana, suscitarono il protestantesimo.
L'orgoglio diede origine allo spirito di dubbio, al libero esame, alla interpretazione naturalistica della Scrittura. Produsse la rivolta contro l'autorità ecclesiastica, espressa in tutte le sette con la negazione del carattere monarchico della Chiesa universale, cioè con la rivolta contro il papato. Alcune, più radicali, negarono anche quella che si potrebbe chiamare l'alta aristocrazia della Chiesa,
ossia i vescovi, suoi prìncipi. Altre ancora negarono lo stesso sacerdozio gerarchico, riducendolo a una semplice delegazione del popolo, unico vero detentore del potere sacerdotale.
Sul piano morale, il trionfo della sensualità nel protestantesimo si affermò con la soppressione del celibato ecclesiastico e con l'introduzione del divorzio.
C. Rivoluzione francese
L'azione profonda dell'Umanesimo e del Rinascimento fra i cattolici non cessò di estendersi, in un crescente concatenamento di conseguenze, in tutta la Francia. Favorita dall'indebolimento della pietà dei fedeli -- prodotto dal giansenismo e dagli altri fermenti che il protestantesimo del secolo XVI aveva disgraziatamente lasciato nel Regno Cristianissimo -- tale azione produsse nel secolo XVIII una dissoluzione quasi generale dei costumi, un modo frivolo e fatuo di considerare le cose, una deificazione della vita terrena, che preparò il campo alla vittoria graduale della irreligione. Dubbi relativi alla Chiesa, negazione della divinità di Cristo, deismo, ateismo incipiente furono le tappe di questa apostasia.
1) Rivolta contro il re, simmetrica alla rivolta contro il Papa;
2) Rivolta della plebe contro i nobili, simmetrica alla rivolta della "plebe" ecclesiastica, cioè dei fedeli, contro l'aristocrazia della Chiesa, cioè il clero;
3) Affermazione della sovranità popolare, simmetrica al governo di certe sette, esercitato in misura maggiore o minore dai fedeli.
D. Comunismo
Dalla Rivoluzione francese nacque il movimento comunista di Babeuf. E più tardi, dallo spirito sempre più attivo della Rivoluzione, sorsero le scuole del comunismo utopistico del secolo XIX e il comunismo detto scientifico di Marx.
E cosa vi può essere di più logico? Il deismo dà come frutto normale l'ateismo. La sensualità, in rivolta contro i fragili ostacoli del divorzio, tende di per se stessa al libero amore. L'orgoglio, nemico di ogni superiorità, attaccherà necessariamente l'ultima disuguaglianza, cioè quella economica. E così, ebbro del sogno di una Repubblica Universale, della soppressione di ogni autorità ecclesiastica e civile, dell'abolizione di qualsiasi Chiesa e, dopo una dittatura operaia di transizione, anche dello stesso Stato, ecco ora il neobarbaro del secolo XX, il più recente e più avanzato prodotto del processo rivoluzionario.
Di Redazione A.L.T.A.