mercoledì 17 aprile 2013

Giuseppe Mazzini : un terrorista dell'800, padre dei brigatisti rossi di oggi.

 
 
 

Perché ci si ostina ancora a celebrare Mazzini e il Risorgimento? Perché  le brave maestrine lo decantano come un poema eroico, quando fu una pagina
infame della storia d’Italia, intrisa di odio e di persecuzione  contro la Chiesa Cattolica?

       Riproduciamo il volantino del Comitato per la celebrazione delle Pasque Veronesi, stampato e diffuso in occasione delle "celebrazioni mazziniane" a Verona e invitiamo il lettore quanto scritto in proposito dal giornale veronese L'Arena.

 
Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione
 
Caccia al prete nella massonica repubblica rivoluzionaria (1848) di Daniele Manin,
parodia della gloriosa Serenissima. Venezia 1849.Vicenza. Museo di storia del Risorgimento.     
 

 
Davvero vuoi festeggiare il nefando Risorgimento?

       Sai che il vero scopo dei risorgimentali era scristianizzare l’Italia, la cui unificazione politica si fece spodestando con la violenza i legittimi Sovrani cattolici dei vari Stati della Penisola? Sai che volevano privare il Papa dei domini temporali, per asservirlo ai nuovi padroni? Sai che il Risorgimento, ardentemente voluto dalla Massoneria, dalla Carboneria e dalle sette anticlericali (fra cui la Giovine Italia di Mazzini) significò usurpazione delle legittime Case regnanti, amatissime dai popoli, deportazioni ed espropri contro gli oppositori, persecuzioni e confische contro la Chiesa Cattolica? Sai che la menzognera propaganda antiaustriaca mirava a demonizzare la più importante potenza cattolica del tempo? Pochi giorni fa, davanti alla chiesa del Carmine a Torino, delinquenti comunisti dei Centri Sociali hanno assaltato i fedeli all’uscita dalla Messa: lo stesso facevano i risorgimentali, quando cercavano di gettare le spoglie del Beato Papa Pio IX nel Tevere o quando mandavano i carabinieri in Piazza San Pietro a disperdere la folla cattolica, desiderosa di ascoltare il Papa. Hai visitato il lager di Fenestrelle, in Piemonte, dove furono lasciati morire i soldati borbonici fedeli al Re Francesco II, che non vollero entrare nell’esercito sabaudo? Sai che il referendum di annessione del Veneto ai Savoia del 1866 fu una co-
 
Il Beato Papa Pio IX,
regnò sul soglio di
Pietro dal 1846 al 1878
lossale truffa, dove un esiguo numero di persone votava in forma palese e fra le minacce di morte dei cosiddetti “patrioti”? Sai che, dopo la guerra del 1866, vergognosamente persa dall’Italietta risorgimentale sui campi di Custoza e sul mare di Lissa (ma salvata dalla Prussia protestante) il Veneto fu ceduto dall’Impero austriaco vittorioso alla Francia, che poi lo girò ai Savoia? Sai che a causa dell’infame Risorgimento milioni d’italiani, immiseriti, dovettero scegliere tra diventare briganti (come venivano chiamati coloro che resistevano all’occupante sabaudo) o emigranti e che a milioni dovettero farsi “americani”?
 
Davvero vuoi festeggiare
il terrorista Mazzini?
 
       Sai che Mazzini, cattivo maestro, mandava in giro poveri giovani illusi dalla folle ideologia rivoluzionaria a commettere assassini politici? ”«Noi dobbiamo cospirare, procurarci bombe, usare passaporti falsi, contrabbandare materiale, e, se non possiamo fare altro, fare la rivoluzione coi pugnali». Questa consegna non è tratta dall'intercettazione telefonica di un odierno militante di Al Qaeda, né dalla posta elettronica di un seguace del subcomandante Marcos, ma da una lettera di Giuseppe Mazzini nell'anno di grazia 1853” (Corriere della sera 23 luglio 2005, p. 33). Lo sai cos’ha scritto lo storico francese Pierre Milza? “A mio avviso,” ─ ha detto ─ “Mazzini può apparire come il padre del terrorismo italiano. Il fenomeno delle Brigate rosse, con i gruppi contigui, è nato dalla disperazione e dai sogni impossibili di giovani provenienti dal marxismo e dal cattolicesimo radicale. Ma c'è anche una tradizione mazziniana di spirito terroristico. Durante i colloqui organizzati a Sciences-po, alcuni fuoriusciti italiani, come Oreste Scalzone, esclamavano: «Siamo i figli di Mazzini»" (Corriere della sera 14 luglio 2005, p. 35).
 


Giuseppe Mazzini
 

La vittoria austriaca di Custoza (24 giugno 1866).
Carica della imperial-regia cavalleria.
 
Francesco Giuseppe I, Imperatore d’Austria
(Schönbrunn 1830 – ivi 1916).
Ritratto giovanile con sfondo di Venezia




La vittoria austroveneziana di Lissa (20 luglio 1866). La marina imperiale era presso che totalmente veneta: uomini di ferro su navi di legno sconfissero uomini di legno su navi di ferro.
Schizzo di un ufficiale della ben più cospicua massonica marina sabauda. Vicenza.
Museo di storia del Risorgimento. Raccolta Fantoni.


Francesco Giuseppe I, Imperatore d’Austria
(Schönbrunn 1830 – ivi 1916).
Ritratto giovanile a cavallo.
 
Ristabilire la verità storica           sul Risorgimento
             e sui veri eroi.

       Il Risorgimento va inquadrato nella sua essenza di rivoluzione anticristiana, che seminò i bacilli letali dell’empia rivoluzione francese in Italia. I giovani devono sapere non la propaganda bugiarda, ma chi furono i veri eroi di quel tempo: il Beato Pio IX, l’Imperatore Francesco Giuseppe, i Sovrani illegittimamente spodestati e l’infinito numero di persone comuni, di fedeli cattolici che sacrificarono la propria vita sui campi di battaglia o soffrirono la persecuzione quotidiana, pur di restare fedeli a Dio, ai legittimi Governi e alla tradizione cristiana. E un giorno, dalle ceneri della menzogna risorgimentale, le gloriose Istituzioni dell’Italia preunitaria potranno finalmente rinascere, per la prosperità materiale, morale e spirituale di tutti.


 
 
 
 
 
 


Fonte:

Comitato per la celebrazione delle Pasque Veronesi