Vittorio Emanuele I° di Savoia, detto il Tenacissimo ( Torino, 24 luglio 1759 – Moncalieri, 10 gennaio 1824), duca di Savoia, Piemonte e Aosta, e re di Sardegna dal 1802 al 1821.
Era il secondo figlio di re Vittorio Amedeo III e di Maria Antonietta di Borbone-Spagna, dopo il fratello primogenito Carlo Emanuele IV . Fin dalla più tenera età venne educato in modo saggio e raffinato , ricevette un'educazione profondamente Cattolica che forgiò molto il suo carattere. Non essendo erede al trono , venendo dopo il fratello nella linea di successione, venne un po "trascurata" la sua formazione politica, anche se sopperì a tale mancanza con una dote politica innata.
Ritratto della famiglia Reale del Regno di Sardegna . Partendo da sinistra si possono vedere: Maria Giuseppina , Maria Teresa, il Re Vittorio Amedeo III° di Savoia che tiene per mano l'erede al Trono Carlo Emanuele IV°, la Regina Maria Antonia di Borbone-Spagna, Vittorio Emanuele , e Maria Anna.
Maria Teresa di Savoia(sulla sinistra) con il piccolo Vittorio Emanuele
- Maria Beatrice (1793–1840), sposò Francesco IV, arciduca d'Austria e duca di Modena;
- Maria Adelaide (1794-1802);
- Carlo Emanuele (1796–1799) morì di vaiolo;
- una figlia (1800-1801);
- Maria Anna (1803–1884), sposò Ferdinando I d'Austria;
- Maria Teresa (1803-1879), sposò Carlo II, duca di Parma (1799-1883);
- Maria Cristina (1812–1836), sposò Ferdinando II delle Due Sicilie.
Ritratto della famiglia Reale del Regno di Sardegna. Si puo vedere Vittorio Emanuele I° di Savoi insieme alla moglie e alle figlie.
Vittorio Emanuele combatté contro i francesi Repubblicani nella campagna del 1793 in Savoia, e dopo la pace di Parigi seguì la famiglia reale in Sardegna. Succedette come re di Sardegna al fratello, Carlo Emanuele IV, dopo l'abdicazione di quest'ultimo nel 1802. Tentò senza successo di recuperare le terre perdute partecipando alla terza coalizione (1805) e successivamente tornò in Sardegna, l'unica parte dei suoi domini che non era stata conquistata dai francesi, dove avviò alcune riforme amministrative. Avversario di Napoleone, da vero legittimista non accettò compromessi e tornò in Piemonte soltanto dopo la sconfitta del Bonaparte nel maggio 1814.
Ritratti di Vittorio Emanuele I° di Savoia in giovane età.
Il Regno di Sardegna dopo il Congresso di Vienna(1815).
Il 14 agosto 1815 Vittorio Emanuele I° creò l'Ordine militare di Savoia, un ordine cavalleresco del regno di Sardegna , istituito per sostituire le decorazioni napoleoniche.
Dopo la morte del fratello Carlo Emanuele nel 1819, divenne anche il pretendente giacobita al trono britannico (con il nome di Vittorio I), anche se, come il fratello, non fece mai rivendicazioni pubbliche in merito per evitare di inimicarsi il Governo Britannico , e perchè un Regno a cui pensare lo aveva già.Si è diffusa la falsa storia secondo la quale Vittorio Emanuele I° avesse avuto ambizioni espansionistiche verso la Lombardia, intenzionato a sfruttare i sentimenti nazionalisti unitari anti-austriaci settari, promossi dalla borghesia illuminista dei salotti "intellettuali" cittadini, e così entrò in conflitto con l'Austria. Questa è una menzogna enorme, perchè Vittorio Emanuele I° convinto legittimista non avrebbe mai osato calpestare i diritti legittimi di un'altro Sovrano, e in secondo luogo non avrebbe mai sfruttato l'aiuto proveniente da una categoria che giustamente detestava. E' vero invece che i Savoia furono convinti sostenitori del legittimismo e fedelissimi all'Austria fino al giorno in cui il loro Trono venne occupato da Carlo Alberto , della linea dinastica dei Carignano, che , alternando posizioni conservatrici a momenti di abbandono al costituzionalismo , divenne l'oggetto della speranza di molti liberali e finì con l'incancrenire per sempre il nome di Casa Savoia.
Vittorio Emanuele I° di Savoia , Re di Sardegna.
Nel marzo 1821 esplose la rivoluzione liberale nel Regno di Sardegna, opera dei carbonari appoggiati dal nipote del Re il "tentenna" Carlo Alberto, intenzionati a strappare una costituzione liberale al Sovrano.
L'erede al Trono e nipote del Re, Carlo Alberto, che aveva avuto un'educazione liberale dalla madre giacobina, ma che a Torino , sotto l'influenza di Vittorio Emanuele I° , sembrava essersi riavvicinato alle idee di Casa Savoia , ben presto cominciò a subire l'influenza di amici e collaboratori liberali, come Santorre Santarosa, ed entrò in contatto con gli ambienti legati alla Carboneria , sperando di potersi porre come mediatore tra le sette e la Corona. I rivoluzionari , sebbene non avessero ancora ottenuto un suo appoggio dichiarato , lo tenevano in grande simpatia e riponevano in lui immense speranze.
Carlo Alberto di Savoia-Carignano
All'alba del 13 Marzo con la moglie e le figlie partiva per Nizza per non vedere , com'egli stesso disse, "nè la gioia dei traditori nè le lacrime degli amici".
Proclama di Vittorio Emanuele I° di Savoia(Marzo 1821)
La figlia Maria Beatrice aveva ricevuto a Modena allarmanti notizie relative ai disordini del Piemonte e aveva vissuto giorni di angoscia al pensiero che i suoi genitori potessero correre dei pericoli , ma quando apprese la notizia dell'abdicazione del padre , fu felice e fiera di lui. "Or sì veramente che io mi possa gloriare d'esser figlia di un Grande!" , esclamò raggiante e orgogliosa del fatto che egli si fosse mostrato fedele ai suoi principi comportandosi con coerenza e dignità, senza piegarsi al tentativo di salvare ad ogni costo la Corona. Ella riconosceva nel padre la vera grandezza che si manifesta nella forza interiore, nel coraggio della rinuncia, nella nobile difesa delle proprie idee anche a scapito dell'imediata convenienza, ben diversa dall'idea di grandezza alla quale siamo abbituati noi figli della società Borghesè , così grettamente simili a meri concetti di potere o ricchezza irrinunciabili e fine a se stessi. Cesare Galvani riguardo al comportamento di Vittorio Emanuele I° scrisse, "egli avea preferito un nome immacolato al nome di Re..." .
Maria Beatrice di Savoia, Duchessa di Modena e figlia primogenita di Vittorio Emanuele I° di Savoia
Carlo Felice di Savoia, Re di Sardegna dopo l'abdicazione del fratello Vittorio Emanuele I°
Tomba del Re di Sardegna Vittorio Emanuele I° di Savoia nella Basilica di Superga.
Conclussioni:
Bisogna sempre tener conto, quando si parla di Casa Savoia, che essa deve essere soggetta nella sua valutazione complessiva in due fasi, una fase, quella iniziale, che comprende tutta la storia ricca di meriti e onori del ramo primogenito , e la seconda fase, che comprende la decadente storia di corruzioni e tradimenti del ramo dei Savoia-Carignano asceso al Trono per via dell'estinzione del ramo primogenito nel 1831 con la morte di Carlo Felice. In fine, si è potuto vedere che Vittorio Emanuele I° di Savoia fu un Sovrano ammirevole , fermo nei Sacri ideali del legittimismo, in poche parole , in sieme a suo fratello Carlo Felice, rapporesentò l'ultimo "Sole" di Casa Savoia.
Fonti:
Wikipedia
In esilio con il Duca(La storia esemplare della Brigata Estense)Elena Bianchini Braglia.
Scritto da:
Il Principe dei Reazionari