Maestà,
veggo che la M.V. inclina, anzi par deciso di rimanere in Gaeta, e confesso candidamente di non potere dividere con altri una opinione diversa, e combino perfettamente con lei. Certo che il mio cuore la vedrebbe volentieri fuori d'ogni pericolo; ma in certe cose non è il cuore che abbia a decidere, ma la decisione appartiene all'intelletto. Perciò convengo ch'ella abbia a rimanere al suo posto, oggetto della comune ammirazione, e come leggevo questa mattina stessa in una lettera di Francia, nella quale viene chiamato il giovane eroe di Gaeta.