venerdì 10 luglio 2015

MANIFESTAZIONI CONGIUNTE CATTOLICHE E MUSULMANE CONTRO I SERBI ORTODOSSI



Nell'immagine, danni provocati dalle manifestazioni popolari anti-serbe, seguite all'attentato del 28 giugno 1914. Nel pomeriggio seguente la città fu messa in stato d'assedio e solo verso sera le autorità austriache riuscirono a sedare l'insurrezione popolare ed i suoi attacchi ai cittadini serbo-bosniaci.
A Travnik (Bosnia) i croati e i musulmani fecero grandiose dimostrazioni patriottiche non senza atti ostili ai seri. Un prete serbo che aveva ferito un dimostrante fu arrestato per sottrarlo al linciaggio.
A Konjica /Erzegovina s'ebbero manifestazioni patriottiche di mussulmani e cattolici e dimostrazioni antiserbe durante le quali si mandarono infrante finestre di case serbe. Le guardie dispersero i dimostranti.
A Livno s'ebbero pure dimostrazioni patriottiche e si demolirono negozi serbi e la scuola serba. I gendarmi ristabilirono l'ordine.
Anche a Stolac i musulmni e cattolici, eccitati dalla notizia dell'attentato, presero a sassate le finestre dei serbi, fracassarono il mobilio degli alberghi e dei negozi. L'ordine fu ristabilito dalle truppe.
Nel vilaggio di Opličič contadini musulmani e cattolici presero d'asslto la chiesa e la scuola serba.
A Yenica 600 operai cattolici e musulmani fecero un corteo di lutto e inscenarono dimostrazioni antiserbe, recando guasti a stabili serbi.
A Bosnisch-Brod (Bosanski-Brod) cattolici e musulmani fecero una processione patriottica fra grida contro i serbi. Non avvenne alcun incidente.
A Tesarj un gruppo di giovani si mise a  commettere eccessi prendendo a sassate le finestre dei serbi, l'ordine fu ristabilito.
A Banjaluka si tenne una solennità funebre alla quale parteciparono le associazioni nazionali serbe.
A Zavidovič una folla di cattolici e musulmani si raccolse davanti al Casino di lettura serbo.


Fonte: -La Prima Guerra Mondiale-