lunedì 27 luglio 2015

Bergoglio: «Corano libro di pace». Violenza «colpa degli estremisti». È proprio così?

Bergoglio: «Corano libro di pace». Violenza «colpa degli estremisti». È proprio così?
 
di CdP Ricciotti (Fonte: http://radiospada.org/)
 
Nella riflessione «I ‘fatti di Parigi’. Scacco al Re in tre mosse» abbiamo dimostrato come i “poteri forti”: 1) vogliono dipingere e farci accettare un fantomatico “Islam moderato”; 2) vogliono legittimare la blasfemia e punire la religiosità, a patto che non si tocchino i Giudei; 3) vogliono condannare l’integrità religiosa, definita “estremismo”, di qualsiasi popolo e fede, eccezion fatta per i Giudei.
Ma esiste davvero l’Islam moderato?
Gli aspiranti noachiti della TV, della stampa e della “setta vaticanosecondista” sostengono che l’Islam sarebbe una «religione di pace», mentre sarebbero proprio gli estremisti islamici ad adulterare il messaggio di Maometto mediante delle «arbitrarie interpretazioni del Corano».
Tutte fantasie falso ecumeniche utili esclusivamente al progredire del NWO, ovvero strumentali all’instaurazione del Governo Unico Globale dei popoli, da convertire definitivamente al noachitismo ed al servizio della Sinagoga.
Leggiamo il “tollerante” Corano, «libro di pace» come ebbe a definirlo Bergoglio durante il volo di ritorno dalla Turchia (qui il video su Rai TV). Libro baciato in più occasioni anche da Wojtyla, come abbiamo dimostrato in «Breve su K. Wojtyla ed il Corano».
Alcune citazioni con corretta interpretazione:
– «E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: “Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi! E ciò avvenne perché si erano separati da Allah e dal Suo Messaggero”. Allah è severo nel castigo con chi si separa da Lui e dal Suo Messaggero! Assaggiate questo! I miscredenti avranno il castigo del Fuoco! 0 voi che credete, quando incontrerete i miscredenti in ordine di battaglia non volgete loro le spalle. Chi in quel giorno volgerà loro le spalle – eccetto il caso di stratagemma per [meglio] combattere o per raggiungere un altro gruppo – incorrerà nella collera di Allah e il suo rifugio sarà l’inferno. Qual triste rifugio! Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi» (Sura 8, 12-17);
– «Allah ha comprato dai credenti le loro persone e i loro beni [dando] in cambio il Giardino, [poiché] combattono sul sentiero di Allah, uccidono e sono uccisi. Promessa autentica per Lui vincolante, presente nella Torâh, nel Vangelo e nel Corano. Chi, più di Allah, rispetta i patti? Rallegratevi del baratto che avete fatto. Questo è il successo più grande» (Sura 9, 111);
– «La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso» (Sura 5, 33);
– «Combatti dunque per la causa di Allah – sei responsabile solo di te stesso – e incoraggia i credenti. Forse Allah fermerà l’acrimonia dei miscredenti. Allah è più temibile nella Sua acrimonia, è più temibile nel Suo castigo» (Sura 4,84). «Combatti», arabo «katel», radice della parola «uccidere, assassinare, trucidare »;
– «In verità Allah ama coloro che combattono per la Sua causa in ranghi serrati come fossero un solido edificio» (Sura 61,4);
– «Combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono, ma senza eccessi, che Allah non ama coloro che eccedono» (Sura 2,190);
– «Vi è stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite. Ebbene, è possibile che abbiate avversione per qualcosa che invece è un bene per voi, e può darsi che amiate una cosa, che invece vi è nociva. Allah sa e voi non sapete» (2, 216);
– «Ti chiedono del combattimento nel mese sacro. Dì: “Combattere in questo tempo è un grande peccato, ma più grave è frapporre ostacoli sul sentiero di Allah e distogliere da Lui e dalla Santa Moschea. Ma, di fronte ad Allah, peggio ancora è scacciarne gli abitanti. La sovversione è peggiore dell’omicidio» (Sura 2, 217);
– «Non hai visto coloro ai quali fu detto: “Cessate il combattimento, eseguite la preghiera e pagate la decima”? Quando fu loro ordinato di combattere, ecco che una parte di loro temendo gli uomini quanto temono Allah o ancor di più, dissero: “0 Signor nostro, perché ci hai ordinato il combattimento? Se potessi rinviarci il termine!” Di’ loro: “Il godimento di questo mondo ha poco valore, mentre l’Altra vita è migliore per chi è timorato [di Allah], Lì non subirete la minima ingiustizia”» (Sura 4,77);
– «Combattano dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con l’altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o vittorioso, daremo presto ricompensa immensa» (Sura 4,74);
– «Coloro che credono combattono per la causa di Allah, mentre i miscredenti combattono per la causa degli idoli. Combattete gli alleati di Satana. Deboli sono le astuzie di Satana» (Sura 4,76);
– «Non combatterete contro gente che ha violato i giuramenti e cercato di scacciare il Messaggero? Sono loro che vi hanno attaccato per primi. Li temerete? Allah ha ben più diritto di essere temuto, se siete credenti. Combatteteli finché Allah li castighi per mano vostra, li copra di ignominia, vi dia la vittoria su di loro, guarisca i petti dei credenti». (Sura 9,13-14);
«Presso Allah il computo dei mesi è di dodici mesi [lunari] nel Suo Libro, sin dal giorno in cui creò i cieli e la terra. Quattro di loro sono sacri. Questa è la religione retta. In questi mesi non opprimete voi stessi, ma combattete tutti assieme i politeisti, come essi vi combattono tutti assieme. Sappiate che Allah è con coloro che [Lo] temono» (Sura 9,36);
– «Leggeri o pesanti, lanciatevi nella missione e lottate con i vostri beni e le vostre vite. Questo è meglio per voi, se lo sapeste!» (Sura 9,41);
– «0 voi che credete, combattete i miscredenti che vi stanno attorno, che trovino durezza in voi. Sappiate che Allah è con i timorati». (Sura 9, 123);
– «Quando [in combattimento] incontrate i miscredenti, colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. Questo è [l’ordine di Allah], Se Allah avesse voluto, li avrebbe sconfitti, ma ha voluto mettervi alla prova, gli uni contro gli altri. E farà sì che non vadano perdute le opere di coloro che saranno stati uccisi sulla via di Allah» (Sura 47,4);
– «Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell’omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti» (Sura 2, 191);
– «Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso» (Sura 9, 5). Di questa “decima” e del suo significato ve ne ho già parlato in passato;
– «Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti» (Sura 8, 65);
– «[Gli ipocriti e i miscredenti] Maledetti! Ovunque li si troverà saranno presi e messi a morte» (Sura 33, 61);
– «Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri» (Sura 47, 4);
– «Preparate, contro di loro, tutte le forze che potrete [raccogliere] e i cavalli addestrati, per terrorizzare il nemico di Allah e il vostro e altri ancora che voi non conoscete, ma che Allah conosce. Tutto quello che spenderete per la causa di Allah vi sarà restituito e non sarete danneggiati» (Sura 8, 60);
– «Combatteteli finché non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah. Se desistono, non ci sia ostilità, a parte contro coloro che prevaricano» (Sura 2, 193);
– «Mese sacro per mese sacro e per ogni cosa proibita un contrappasso. Aggredite coloro che vi aggrediscono. Temete Allah e sappiate che Allah è con coloro che Lo temono» (Sura 2, 194);
– «E non chiamare morti coloro che sono stati uccisi sulla via di Dio, anzi, vivi sono, nutriti di Grazia presso il Signore!» (Sura 3, 169).
E così via.
OBIEZIONE 1. Tempo fa alcuni mossero delle obiezioni alla mia affermazione: «Nel momento in cui la “barba del Profeta” li chiamerà alla “guerra santa”, vuoi per opportunità o vuoi per legami di sangue, codesti soggetti improvvisamente diventeranno “fondamentalisti” ed il vicino della porta accanto potrebbe trasformasi nel nostro carnefice». Dicevano alcuni: «non è vero, essi sono integrati, sono pacifici». Falso, falsissimo. Precisato che i burattinai della sovversione tentano di distruggere, per finalità cosmopolite, l’identità islamica in due modi: guerra o corruzione (mediante la presunta integrazione degli stessi nelle già eticamente corrotte società occidentali), confutiamo adesso l’obiezione «sono pacifici».  Solitamente i “pacifinti” estrapolano dei versetti della Sura 9 («a voi la vostra religione, a me la mia») e dei versetti della Sura 2 («Non c’è costrizione nella religione») per sostenere la loro tesi: «sono pacifici». Smascheriamo quest’inganno usando lo stesso commento dell’Ucoii. La Sura 109, contro il sincretismo, recita: «1. Di’: «O miscredenti!  2. Io non adoro quel che voi adorate  3. e voi non siete adoratori di quel che io adoro.  4. Io non sono adoratore di quel che voi avete adorato  5. e voi non siete adoratori di quel che io adoro:  6. a voi la vostra religione, a me la mia». Spiega il commentatore dell’Ucoii: «I notabili meccani, nel tentativo di limitare i danni che paventavano all’economia e alla potenza Quraysh in conseguenza alla predicazione di Muhammad (pace e benedizioni su di lui) proposero un ridicolo compromesso all’Inviato di Allah: un anno tutti quanti avrebbero adorato il Dio Unico (gloria a Lui l’Altissimo) e un anno gli dèi. Il Profeta rifiutò nettamente la proposta e questa sura fu rivelata per ribadire l’assoluta impossibilità di mercanteggiare sui precetti dell’Altissimo (gloria a Lui), l’improponibilità di ogni sincretismo religioso, della conciliazione dottrinale tra le religioni e la conseguente specificità del rito che impedisce ogni concelebrazione interreligiosa». La Sura 2 recita: «256. Non c’è costrizione nella religione. La retta via ben si distingue dall’errore. Chi dunque rifiuta l’idolo e crede in Allah, si aggrappa all’impugnatura più salda senza rischio di cedimenti. Allah è audiente, sapiente. 257. Allah è il patrono di coloro che credono, li trae dalle tenebre verso la luce. Coloro che non credono hanno per patroni gli idoli che dalla luce li traggono alle tenebre. Ecco i compagni del Fuoco in cui rimarranno in eterno». Come afferma il libro «Il Corano» (Biblioteca delle libertà, 2015, M. C. Allam, pag. XXX e XXXI): «Quando il 10 maggio 1994, in un sermone pronunciato in una moschea di Johannesburg, l’allora presidente palestinese Yasser Arafat disse, a proposito dell’accordo di pace sottoscritto con il premier israeliano Yitzhak Rabin il 13  settembre 1993, “Questo accordo non rappresenta per me più dell’accordo concluso dal nostro profeta Maometto con i Quraishiti”, emerse l’inganno islamico che contempla solo la tregua con il nemico ma non la pace. La “hudna”, la tregua di Hudaybiya, risale al 628 dC. All’epoca Maometto, dalla sua roccaforte di Medina, si diresse alla Mecca, sua città natale da cui era stato costretto all’esilio, per compiervi un pellegrinaggio. Ma soltanto 1600 dei suoi fedeli accettarono di seguirlo. Di fronte al rifiuto di accoglierlo da parte degli abitanti della Mecca e alla loro superiorità numerica e militare, Maometto accettò un accordo di tregua che lo impegnava a porre fine a tutte le ostilità contro la città in cambio della promessa che l’anno successivo lui e i suoi fedeli avrebbero potuto compiere il pellegrinaggio. Ma nel giro di un anno Maometto consolidò le proprie forze, mentre la Mecca si indebolì a seguito di importanti defezioni tra i suoi leader, che aderirono all’islam. Fu così che nel novembre del 629 dC, dopo una violazione della tregua da parte dei quraishiti, Maometto denunciò il trattato e nel gennaio del 630 conquistò La Mecca con un esercito di 10rnila uomini. È un precedente giuridico islamico a cui fanno riferimento tutti gli accordi tra i musulmani e gli infedeli. In base ad esso è possibile sottoscrivere un accordo con il nemico e infrangerlo successivamente non appena ciò si renda possibile».
OBIEZIONE 2. Abbiamo risposto alla prima obiezione. Veniamo adesso ad una seconda obiezione: «anche la Bibbia contiene versetti incitanti alla guerra». Obiezione risibile perché vorrebbe equiparare Giudei del Talmud e Cattolici del Magistero sullo stesso piano. Tale obiezione è intrinsecamente ignorante e falsa poiché Gesù perfezionò l’Antica Legge (ancora in vigore presso i Giudei); il Cattolico ha come guida il Magistero, non semplicemente la Scrittura. Il Cattolico differisce dal Protestante anche per questo: il Cattolico docilmente lascia che sia la Chiesa ad interpretare correttamente la Scrittura, il Protestante pretende di leggerla senza guida santa secondo il demoniaco metodo del Sola Scriptura, con i danni che tutti conosciamo (roghi delle streghe, persecuzioni, suicidi di massa, etc – tutte barbarie perpetrate generalmente dai Protestanti). Papa Leone XIII nella «Providentissimus Deus», 18 novembre 1893, affronta i temi della Bibbia e degli studi biblici ed esegetici ad essa legati. I medesimi temi verranno ripresi dalle encicliche «Spiritus Paraclitus» di papa Benedetto XV e «Divino Afflante Spiritu» di papa Pio XII. Questi documenti sono una difesa della Scrittura contro gli errori moderni.
OBIEZIONE 3. «Il Corano però ha anche versetti di pace», dicono sempre i “pacifinti” alla Bergoglio. Risposta. Difatti il Corano, non essendo affatto la «Madre del Libro» (come lo chiamano i Maomettani), ma essendo semplicemente uno scritto umano, è ricco di contraddizioni secondo la teoria «dell’abrogante e dell’abrogato» – «an-nāsikh wa’l- mansūkh» (opinione per cui certi versetti del Libro, con le loro prescrizioni successive, possano sostituirne altre precedenti). Nel caso della “Guerra Santa” (Jihād) non vengono segnalate contraddizioni (Ivi., pp. 385 e 386).
OBIEZIONE 4. «Anche la Chiesa ha fatto le Crociate e procurato violenza». Ho già risposto qui: «Dall’inquisizione alla pedofilia. Breve difesa della Chiesa dalle false accuse».
Buon approfondimento.
 
di CdP Ricciotti
Immagine tratta da qui.