Parlando del demonio tuttora moltissimi si chiedono se si tratti di un “essere” reale o immaginario. La risposta precisa ed esauriente ci viene offerta dal libro scritto da Carlo Di Pietro (editorialista ed autore di Edizioni Radio Spada) e Marcello Stanzione (sacerdote e demonologo) dal titolo “I Diavoli. ” ed edito da Fede & Cultura (Verona).
I due autori rispondono chiaramente che il “diavolo immaginario” è quello delle religioni orientali, della mitologia classica, della fantasia popolare, delle rappresentazioni artistiche, ecc. “Immaginario” è il “diavolo” dei poeti e dei romanzieri, dei nevrotici e dei ciarlatani. Il “diavolo”, “quel diavolo”, non è mai esistito, non meno di tutte le “personificazioni” della malvagità e della menzogna.
In questo testo si affronta, invece, molto seriamente l’argomento di fede cattolica:
a) Il “diavolo” vero (da diabolos = calunniatore, accusatore, omicida ecc.), detto anche “Satana” (= Satàn = avversario) e “demonio” (= daémon, daìmon = genio, buono o cattivo; e anche “daémon = esperto, astuto), è un Angelo ribelle e decaduto, infelice e temibile come ha sempre dichiarato il Magistero cattolico;
b) Egli tenta i progenitori (Gen 3, 1 ss) prova la virtù di Giobbe (Gb 1, 6ss), agita il re Saul (1 Saul 18, 10; 19,9), perseguita Sara, uccidendone i mariti (Tb 3, 8, 6, 8 ss; 12, 3, 14);
c) E’ stato per invidia del diavolo che la morte entrò nel mondo (Sap 2, 24). Egli osa tentare persino Gesù (Mt 4, 1-11) ed entra nel cuore di Giuda (Gv 13, 27). Il Maestro lo scaccia da molti ossessi (Mt 12, 43 ss; Mc 16, 8); lo vede precipitare dal cielo come la folgore (Lc 10, 17). Per merito della Sua morte redentrice è stato già giudicato (Gv 12, 31);
d) E’ al demonio che i farisei attribuiscono i miracoli da Lui operati (Mt 12, 25 ss). Egli, secondo Gesù, è “il principe di questo mondo” (Gv 12, 31; 14, 30; 16, 11);
e)E’ uno “spirito immondo” (Mt 12, 43) che abita nei sepolcri e scongiura il Maestro di essere relegato in una mandria di porci (Mt 8, 31);
f) Qual “dio di questo mondo” (2 Cor 4,4) manifesta la sua potenza nelle tenebre dell’idolatria (At 26,18); è un seminatore di zizzania (Mt 13,19, 25,39); insidia i fedeli (At 5, 3; 1 Cor 7,5; 2 Cor 2, 11; 1 Ts 3,5); suole trasformarsi in “angelo di luce” (2 Cor 11,14); propaga false dottrine (1 Tm 4,1);
g) Per questo il maligno odia e perseguita gli Apostoli (Lc 2, 2, 31). Ma Gesù lo ha sconfitto (Gv 12, 31; 14, 30; 16, 11). Egli, morendo, ha distrutto il “dominatore della morte” (Eb 2, 14); anche se tuttora non mancano coloro che cedono alle sue arti e ne subiscono le conseguenze (1 Cor 5,5; 1 Tm 1,20);
h) E’ certo anzi che fino all’ultimo, la famiglia umana resterà divisa nei “figli della luce” e in quelli delle tenebre (1 Ts 5,5; Lc 16, 8). Appunto questi ultimi sono i figli del diavolo, “padre della menzogna” (Gv 8, 43-47), del quale compiono le opere (At 13, 10) e come lui, pertanto, sono bugiardi e seduttori (Gv. 8, 44, 47; 1 Tm 4,2; Ap 12, 9; 20, 9);
i) Con questo libro il parroco salernitano- don Stanzione- e lo scrittore e pubblicista potentino- Di Pietro- hanno reso un grande servizio alla comunità credente offrendo un piccolo compendio di demonologia assai utile come strumento base per la predicazione, la catechesi e la meditazione personale.
La fede della Chiesa, riguardo all’esistenza e all’azione malefica del demonio, si basa sulla testimonianza della Bibbia, che è parola di Dio. Nei Vangeli, Gesù si è presentato costantemente come il Vincitore di Satana e dei demoni che hanno potere sull’umanità peccatrice, affrontandoli personalmente e riportando su di loro la vittoria. Anche quando interviene per sanare le malattie e donare la guarigione, Gesù affronta e sconfigge Satana. Davanti all’autorità che Egli manifesta nei loro confronti, i suoi nemici Lo accusano: «Egli scaccia i demoni in virtù di Beelzebul, principe dei demoni» (Mc 3,22), mentre i Suoi calunniatori si chiedono: «Non sarebbe per caso anch’egli posseduto dal demonio?» (Mc 3,30; Gv 7,20; 10,20s). Gesù fornisce però la vera spiegazione: Egli scaccia i demoni in virtù dello Spirito di Dio e ciò prova che il Regno di Dio è giunto fino agli uomini.
La Chiesa ha ricevuto da Lui la missione di continuare la Sua opera salvifica, quale sacramento della redenzione, e di donare la liberazione interiore ed esteriore dal peccato.
(Radio Spada)
Recensione di Carmine Alvino