(fonte: http://radiospada.org/)
Si chiamava Carlo il padre di quel Piero Angela che è oggi celeberrimo nelle vesti di divulgatore scientifico.
Quel che si vuol qui brevemente esporre è l’appartenenza di Carlo Angela all’obbedienza massonica del Grande Oriente d’Italia.
Per quanto riguarda la carriera accademica, lavorativa e politica di Carlo Angela rimando ad alcuni riferimenti bibliografici presenti in nota.[1]
Quel che si vuol qui brevemente esporre è l’appartenenza di Carlo Angela all’obbedienza massonica del Grande Oriente d’Italia.
Per quanto riguarda la carriera accademica, lavorativa e politica di Carlo Angela rimando ad alcuni riferimenti bibliografici presenti in nota.[1]
Nel link che segue è contenuto un articolo apparso sulla rivista “L’Acacia Massonica” [settembre 1947, anno III, n° 7, p. 196]: http://www.libertini737.it/public/allegati/Carlo%20Angela.pdf
Cito dall’articolo: “Il 3 giugno 1949 è passato all’Oriente eterno il carissimo Fratello dott. prof. Carlo Angela, Venerabile Onorario della Loggia Propaganda all’Oriente di Torino”
La Loggia Propaganda è una loggia storica del Grande Oriente d’Italia. Dopo la proclamazione dello Stato unitario, era sorta l’esigenza, da parte del G.O.I., di salvaguardare l’identità degli affiliati più in vista, anche all’interno dell’organizzazione. Per tale motivo, l’adesione di quest’ultimi era nota al solo Gran maestro, risultandogli come iniziazione “all’orecchio”. Nel 1877 il Gran maestro Giuseppe Mazzoni, iniziò a stilarne un elenco denominato Propaganda massonica, costituendo ufficialmente la loggia in questione. Adriano Lemmi (Gran maestro dal 1885 al 1895), era stato iniziato alla loggia “Propaganda” già nel 1877, e contribuì a darle prestigio, riunendo al suo interno deputati, senatori, banchieri. [Fonte: Dino P. Arrigo, Fratelli d’Italia: cronache, storie, riti e personaggi : per capire la massoneria, Rubettino, 1994, p. 45]
Tra gli iniziati o affiliati più famosi della loggia Propaganda Massonica della fine del secolo XIX si ricordano: Agostino Bertani (1883), Giosuè Carducci (1886), Luigi Catellazzo (1888), Giuseppe Ceneri (1885), Giuseppe Aurelio Costanzo (1889) Francesco Crispi (1880) Nicola Fabrizi Camillo Finocchiaro Aprile, Menotti Garibaldi, Pietro Lacava, Ernesto Nathan (1893) Aurelio Saffi (1885), Gaetanp Tacconi (1885), Giuseppe Zanardelli, (1889). [Fonte: Vittorio Gnocchini, L’Italia dei liberi muratori: brevi biografie di massoni famosi, Mimesis, 2005, pp. 36-277]
come potete verificare qui di seguito la loggia Propaganda esiste ancora: http://www.grandeoriente.it/logge/piemonte.aspx
Torniamo a Carlo Angela, citando ancora l’articolo apparso sull’Acacia Massonica del settembre 1949 in merito alla sua scomparsa:
“Il Fr:. Angela, 33° del Rito Scozzese Antico ed Accettato era entrato nella fratellanza nel 1905 e pervenne ai più alti gradi del nostro sodalizio in virtù del suo carattere adamantino…”
cito ora il passo relativo al funerale secondo rito massonico:
“A cremazione avvenuta le ceneri sono state trasportate a San Germano Vercellese a cura dei Fratelli di Loggia. Il rito massonico s’è svolto nella tornata regolare dell’8 Giugno della R. Loggia Propaganda. Il Tempio, parato ritualmente a lutto, ha offerto una commovente visione che ha marcato il grande e fraterno amore del quale era circondato il fratello commemorato. Dopo la deposizione di una corona di fiori ed un’elevata rievocazione dell’Estinto fatta dall’attuale M. Venerabile, i fratelli hanno ricomposto la catena d’unione e continuato i lavori”
Qui il link in cui è contenuto l’articolo del 1949, pagina 3: http://www.libertini737.it/public/allegati/Carlo%20Angela.pdf
Nota:
[1]: Renzo Segre, Venti mesi (Palermo: Sellerio, 1995); Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d’Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45 (Mondadori: Milano 2006), pp.18-19.; Pier Francesco Liguori, Percorsi della memoria – Storia della Croce Rossa a Torino – Parte I:1864-1956 (Editrice Morra, 1999), pp.51-52; Ugo G. e Silvia Pacifici Noja, Il cacciatore di giusti: storie di non ebrei che salvarono i figli di Israele dalla Shoah , Cantalupa Torinese, Effatà, 2010.