domenica 12 ottobre 2014

Erzherzog Carl von Österreich (Firenze 5 settembre 1771 - Vienna 30 aprile 1847) in epoca napoleonica - (L'arciduca Carlo)







Il principale antagonista di Napoleone sui campi di battaglia europei, non fu solo un brillante generale, ma anche un valido organizzatore dell'esercitò imperiale che riformò radicalmente una volta nominato, nel 1801, feldmaresciallo e presidente del Consiglio aulico di guerra. "Molto scrivere non è lo stesso che molto operare ..." ebbe a dire all'inizio del suo ufficio, quando si accingeva ad allargare ai militari le attività di stretta competenza, appunto, militare finora detenute dai funzionari civili che "non fanno altro che scrivere, comunicare, inoltrare."
In quello stesso anno sarà nominato dall'Imperatore Francesco II del Sacro Romano Impero (poi I d'Austria), suo fratello maggiore, Ministro della guerra e della marina, dove profuse ogni energia per rinnovare quell'armata, già duramente provata, di cui era stato comandante in Germania.
Egli ben sapeva in quali condizioni si trovavano le truppe a lui sottoposte che non stavano certo meglio di quelle che componevano l'armata di "straccioni" condotta dal Bonaparte che aveva invaso la penisola italiana nel 1796. In Germania, come in Italia, le truppe imperiali mancavano anche delle cose indispensabili, come cibo e vestiario su cui invece si arricchivano gli appaltatori. Il suo intevento fu deciso ed energico, riformò le cosiddette commissioni del vestiario, annullò tutti i precedenti contratti di fornuitura e ne stipulò di nuovi a vantaggio degli uomini e dell'erario. Fu lui a rendere funzionale il servizio sanitario sul campo di battaglia e ad abolire quello militare a vita, vero incubo per il coscritto dell'epoca. Istituì la milizia per la difesa territoriale, la Landwehr, e suddivise l'esercito in Corpi d'armata.
Onorato del titolo di "generalissimo" vinse Napoleone ad Aspern ma fu da questi pesantemente battuto a Wagram, fatto che indusse l'imperatore a destituirlo da comandante in capo dell'armata.


Di Redazione A.L.T.A.