domenica 12 ottobre 2014

Creazione e miracoli

 
 
 
Creazione
 
1. Premessa
Prima di cominciare a denunciare la spuria e cosiddetta teoria dell’evoluzione come opera del Demonio e dei suoi variopinti ministri, occorre enfatizzare che il Signore Dio nostro, la Santissima Trinità, allorché rivelante una verità, nel pieno della sua infinitamente giusta ed incorrotta essenza, non mente. Sicché, avendo divinamente rivelatoci, attraverso delle Sacre Scritture, la nostra genesi per mezzo della Sua Creazione, Egli ci ha raccontato il vero, poiché, nuovamente, Egli non mente. Insinuare il contrario è gabellare il Signore Dio nostro come un menzognero, un bugiardo, un cantastorie, un lestofante, uno spurio, un falso: proprio come fece Satana, ricompensandosi quindi, data contumacia, con la dannazione eterna.
2. L’evoluzionismo: Satanismo reiterato
Le cosiddette teorie dell’evoluzione e Darviniste, altresì evoluzionismo, non sono ipotesi, non sono, per l’appunto, teorie, non sono tesi, né sono posizioni: esse sono invenzioni a tutti gli effetti; anzi sono religioni diaboliche, ovvero del Diavolo, di Satana, propagate esternamente dagli infami “liberi muratori”, i “massoni” altresì, dagli atei, nonché antitei, dai comunisti e dagli “uomini liberi” appartenenti alle socialdemocrazie parlamentari ed internamente dai reprobi della Vecchia legge in persona; comunque sia, esse sono il prodotto sì dell’Anticristo, di Lucifero e quindi sostenute e sostenibili da ogni singola tipologia d’anticristiano mai concepibile od immaginabile.
3. L’Esodo ed il Monte Sinai
La cima del Monte Sinai, oggidì localizzato in Arabia Saudita, è, quantomeno dagli aneddoti Mosaici in poi, risaputa all’uomo come brulla e bruciata: esattamente come descritto da Esodo 19. La roccia sul medesimo monte è parimenti spaccata, combaciando con ciò che fu dettato da Esodo 17.
Sul fondale del Mar Rosso sono state ritrovate più reliquie di carri utilizzati dagli Antichi Egizi: ossia, di carri corrispondenti a quelli raffigurati nei papiri al tempo dello splendore Egizio nel periodo dell’Esodo Israelita dalle terre Africane; si consulti Esodo a riguardo.
4. L’ “anello mancante” dell’evoluzionismo
Il famoso “anello mancante” (the “missing link”) che confuterebbe La Creazione, ivi dimostrando ufficialmente la “tesi” evoluzionista, ossia il fossile intermedio fra “il primo uomo” e “l’ultima scimmia” rimane ancora la montatura del 1974 detta “Lucia” (“Lucy”). Invero, le “sue” ossa craniche e gambali furono apparentemente ritrovate ad od oltre un miglio di distanza le une dalle altre a livelli di profondità assai dispari: 200 piedi.
Colin Paterson, paleontologo presso il Museo Nazionale Britannico di Storia Naturale: “Non esistono fossili che agiscano da nessi mancanti fra l’uomo ed un presunto predecessore.”.
L’evoluzionista D.S.M Watson: “La teoria dell’evoluzione tende ad essere universalmente accettata non perché reale o provata come tale in modo alcuno, ma poiché la sua storica alternativa, la creazione divina, è semplicemente incredibile alla mente umana”.
5. Illogicità superba dell’evoluzionismo
Si rimembri come la diabolica tesi evoluzionista esiga che il nulla sia spontaneamente trasformatosi in materia morta che abbia poi, arcanamente, preso vita. A tal proposito si rammenti che:
- una cellula umana contiene informazioni genetiche indipendenti e co-dipendenti equivalenti ad oltre 1000 pagine d’Enciclopedia Britannica (la più completa al mondo);
- quandunque si contrapponga l’ape da miele all’elaboratore da tavolo (desktop computer) la superbia dell’evoluzionista potrebbe ben essere appurata, ovvero: dimensioni (piccola-grande); velocità (10 triliardi al secondo-6 miliardi al secondo); consumo energetico (10 microwatts<x microwatts); costo (nullo-alto); mantenimento (nullo-alto); peso (minimo-2300 libbre); conclusioni evoluzioniste (evoluta-creata).
6. Fisica strumentalizzata
Ogni scienziato di buona fede e genuina volontà, che sia medico, ingegnere, chimico, fisico o biologo, è in grado di attestare come sia impenetrabile l’essenza della vita, dei processi e delle mozioni circostanti ad essa: il corpo umano; il corpo animale; la vita della flora; la natura; l’energia; le leggi fisiche e così via. Tutto ciò è semplicemente inconcepibile a priori ed arduamente comprensibile a posteriori: tutto ciò è opera di un disegno intelligente, come d’altronde dettato da San Paolo in Romani, è opera di Dio. Ma si torni ora ad esaminare la questione. Prima però, si rammentino i significati dei vizi d’invidia ed ira: l’invidia è il tribolare a fronte di gioia altrui; l’ira è arrabbiatura a fronte di torto non subito. Orbene, l’invidia e l’ira sviscerate che Lucifero prova per nostro Signore sono così forti al punto di voler vedere ogni suo singolo gaudio represso e sovvertito.
In luce di ciò, una comune menzogna del Maligno, acciocché si banalizzi sempre più la magnifica opera del Signore, creante la vita, ed affinché Egli venga sempre più offeso ed obliato, è che la vita non è una prerogativa, una particolarità, una peculiarità, una caratteristica contraddistinguente od idiosincratica della Terra, bensì tratto comune di tutto l’Universo. Ciononostante, gli stolti adepti di questa tesi, non richiamano che l’esistenza delle altamente nocive ed inadatte condizioni spaziali per la vita esaltano la divina Creazione della stessa sulla Terra sempre più: esplosioni; radiazioni; gas letali; forze di gravità astruse e così via.
La spuria e cosiddetta “Grande Esplosione” (Big Bang) apparentemente prendente luogo 4,5 miliardi d’anni fa è inoltre confutata dalla legge fisica della “conservazione del momento angolare”: implicante un percorso omogeneo ed universale per il risultato o residuo di un qualunque scoppio ed indi del presunto in questione, per cui vi sono invece 9 pianeti ruotanti dai 360 agli 0 gradi ed 11 lune ruotanti all’indietro. 17900 miglia per di più separano i poli terrestri Nord dal Sud: delucidando come la grandezza del globo sia ottimale per la ricezione d’energia e luce dal sole, ch’ove soggetta ad alterazioni o deviazioni minime sarebbe letale, pertanto disegnata in tale maniera. 
In aggiunta, il sole, bruciando, perde 5 milioni di tonnellate al secondo, quindi rimpicciolendosi, essendo stato sicché precedentemente più voluminoso e pesante implicando una gravità inizialmente più forte. Sol 30 milioni d’anni fa dunque il sole sarebbe stato attaccato alla Terra dunque distruggendola rendendo in tale prospettiva impossibile la nostra corrente esistenza. In ultimo, le comete detengono dai 10-15000 anni di vita prima delle loro ineluttabili esplosioni, esse stesse futuri prodotti del vento solare. La Terra appare essere dunque sì di giovane creazione: 6018 anni ad oggi (2014).
7. Evoluzionismo: genocidio culturale
Genocidi culturali
1. L’esistenza dei calendari terrestri asserisce la loro datazione sino al 4000 AC. Secondo l’evoluzionismo il cosiddetto “Homo Sapiens” è però sulla Terra dal Paleolitico (35000 anni or sono ca.): dov’è dunque il registro di civiltà per la gran parte di tal periodo antecedente? Le ossa, i fossili ed i resti degli uomini vissuti precedentemente invece?
2. Le pertinenti evidenze autentiche indicano unanimi che la crescita della popolazione umana è veridicamente cominciata 4500 anni ora sono. Caso strano, per così dire, il Diluvio Universale accadde 4400 anni fa con 8 mere persone uscenti dall’Arca.
3. Il Pinus Longaeva, situato in Nevada ed in California negli SUA, è sia l’albero che l’organismo più antico della Terra. Quanti anni ha? 4300 anni.
4. La barriera corallina Australiana è la più antica della Terra: essa detiene 4200 anni.
5. Acciocché la pressione terrestre sul petrolio, di 2000 libbre per uncia al quadrato, si esaurisca, ed esso esca completamente da ogni singolo giacimento terrestre, richiede 15000 anni al più: perché è ancora invece, come sì scientificamente provato e dimostrato, in maggior parte sotto pressione?
6. È altrettanto unanime la conclusione fisica per cui il campo magnetico terrestre non può essere più vecchio di 10000 anni di modo da fornire le condizioni attuali di vita tramite le quali l’uomo ha iniziato a moltiplicarsi (4500 anni fa).
7. La seconda legge fisica della termodinamica, dell’entropia altresì, detta che aumentando la quantità d’entropia relativa ad un soggetto l’energia da esso utilizzabile diminuisce. Per cui, ogni materia inizialmente priva d’energia, e quindi morta, lasciata a sé stessa al massimo rimane come tale: non migliora dunque, peggiora.
8. La luna è costantemente divergente. In altre parole, la legge fisica del “quadrato inverso” detta che data la distanza l’attrazione fra i due corpi quadruplica. Pertanto, secondo l’era temporale evoluzionista, solamente 10 milioni di anni fa la luna sarebbe stata attaccata alla Terra sicché causante diluvi incessanti ed annichilamento vitale rendendo la nostra presenza oggi inimmaginabile.
9. I dinosauri son sostenuti come abitanti della Terra milioni d’anni fa, scoperti grazie a cellule sanguigne, le quali però hanno una durata massima di poche migliaia d’anni: paradossale? Inoltre, i dinosauri erano chiamati draghi sino al 1841, ossia grandi lucertole. L’indizio divino è che in verità tali creature vissero nelle condizioni bi-millenarie terrestri ante Diluvio Universale, ovvero: barriera acquatica; foreste pluviali; ossigeno incontaminato e vita media umana intorno ai 700 anni ca.
10. La “disposizione idrologica”, per cui una materia si depone in strati ove versata od accasciata, confuta la famigerata colonna geologica: adeano; archeano; archeozoico/protozoico/proterozoico; paleozoico; mesozoico; cenozoico. Gli alberi presenti nei sedimenti a strati sono pertanto o cresciuti dentro essi o sono stati sommersi da essi all’epoca del Diluvio Universale.
11. La formazione dei fossili è necessitante un processo indisturbato durante la conservazione del residuo del corpo. I fossili ritrovati sono spesso stati scoperti durante lo svolgimento di varie attività: ingerenti cibo, esso spesso ancora intatto nello stomaco e non più riconducibile al luogo del ritrovamento; partorendo; evacuando; mangiando; verticali e così via. Un cospicuo numero di conchiglie marine è per l’aggiunta stato ritrovato sugli ultimi 3000 piedi del monte Everest. Il monte Ararat, oggidì localizzato in Turchia, detiene ancora sulle sue cime resti del legno levigato di cui fu fatta l’Arca di Noè, ovvero legno tipico della patria di Noè: la Mesopotamia. L’evidenza a favore di una Terra sommersa, dal Diluvio Universale, appare oltre notevole.
12. Il Diluvio Universale è infine certificato da tutte le culture appartenenti alla vita dell’uomo negli ultimi 4500 anni: includenti quelle Babilonesi (700 AC) e quelle della lontana e sperduta, sino alla conquista Cattolica Europea, America meridionale.
8. Superbia antitea
La superbia antitea appare nemmeno piegarsi dinnanzi ai seguenti, per loro, dilemmi:
- causa dell’origine dello spazio universale inspiegabile; 
- causa dell’origine della materia dentro tale spazio universale inspiegabile; 
- causa dell’origine dell’energia catalizzante il movimento di tale materia dentro tale spazio universale inspiegabile; 
- causa dell’origine della trasformazione di tale materia ed il percorso specifico da essa intrapreso dentro tale spazio universale, assieme al suo disegno finale inspiegabile.
9. Signore nostro Dio: unica causa del mondo
Riflessione logica: una fornitura necessità un fornitore; una donazione un donatore; una creazione necessità dunque un creatore.
La legge della causalità esige l’origine della causa: la variabile dipendente, spiegata o causata richiede l’analisi del cambiamento di quella indipendente, spiegante o causante per valutarne i movimenti, ceteris paribus; parimenti, ciò che è endogeno non può essere esogeno; la causa, l’origine di tutte le cause, la mente del mondo, l’inizio e la fine, Alpha ed Omega, è dunque nostro Signore Dio, è ineffabilmente Egli e null’altro poiché Dio, come d’Egli stesso rivelato, è.
Il tempo, d’altronde, altro non è che misura di movimento: si nasce, si cresce, si vive e si muore; non si era, si è, si sarà e di nuovo mai più si sarà; prologo ed epilogo; debutto e termine; limite. Ma giacché Dio è causante tale finito processo, è ad esso estraneo e quindi sempre esistente poiché suo reggente. Dio è:
Sacra Bibbia “Diodati”, Esodo 3:14: “E Iddio disse a Mosè: io son colui che sono; poi disse: così dirai ai figliuoli d’Israele: Colui che si chiama io sono, m’ha mandato a voi.”;
Sacra Bibbia “Diodati”, Giovanni 8:58: “Gesù disse loro: in verità, in verità, io vi dico, che avanti che Abrahamo fosse nato, io sono.”.
 
Creazione: evidenza Biblica
Sfericità terrestreIsaia 40:12
Infinità stellare Geremia 33:22
Fluttuazione terrestre Giobbe 26:7
Creazione invisibileEbrei 11:3
Differenze stellari 1 Corinzi 15:41
Movimento luciferoGiobbe 38:19-20
Peso arealeGiobbe 28:25
Vento vorticaleEcclesiaste 1:6
Vitalità sanguifera Levitico 17:11
Montagne e valli oceaniche 2 Re 22:16 e Giona 2:6
Fonti acquatiche oceaniche Giobbe 38:16
Igiene materiale prerequisito medicoLevitico 15:13
 
10. I teoremi fondamentali della Creazione Divina
I Due teoremi fondamentali della Creazione Divina, in sede presentati, dimostrano algebricamente due verità, rispettivamente: non esiste l’evoluzione; esiste il Creatore – la Santissima Trinità. Si procederà con ordine nelle loro esposizioni, definendo prima concetti fondanti la loro argomentazione. Per meglio seguire è sufficiente una minima familiarità con l’analisi reale, ossia la branca matematica toccante le funzioni, i limiti, la teoria del calcolo e la continuità; non è tuttavia necessaria.
Esistenza: per uno spazio positivo R_+, una serie di materia X, una serie di energia Y ed un’induzione iniziale \omega, una combinazione esistente (x, y) = (x_1, . . ., x_I, y_1, . . ., y_J) è una specificazione di un vettore di materia x_i \epsilon X_i \subset R_+^{L} per ciascun elemento i = 1, . . ., I e di un vettore di energia y_j \epsilon Y_J \subset R_+^{L} per ciascuna mozione spaziale j = 1, . . ., J, entrambi per ciascun oggetto \ell = 1, . . ., L. Una combinazione esistente è ottenibile allorché \sum_i x_{i \ell} = \omega + \sum_j y_{j \ell} regga per ciascun oggetto \ell. La serie di combinazioni esistenti ottenibili è dunque: A = \{(x, y) \epsilon X_i \times Y_j: \sum_i x_i = \omega + \sum_j y_j\} \subset R^{L(I+J)} per tutti gli elementi i e le mozioni spaziali j. Infine, per \sum_j y_{j \ell} = 0, (x) per \sum_i x_{i \ell} = \omega invece regge.
Dimostrazione: si ammetta che \sum_i x_{i \ell} > \omega regga; allora ove \sum_j y_{j \ell} \neq 0 fosse il caso, \sum_i x_{i \ell} > \omega + \sum_j y_{j \ell} risulterebbe; contraddizione.
L’unica cosa che tale apparentemente arcana definizione afferma è la seguente realtà: in uno spazio munito di materia e di energia e di induzione iniziale, un oggetto non è altro che una combinazione esistente fra materia ed energia. Tale combinazione può però esistere solamente laddove la materia sia causata dall’induzione iniziale e dall’energia stessa. In ultimo, ovunque non vi sia energia, la materia sarebbe comunque causata, ovvero resa esistente in assolo, dall’induzione iniziale. La controprova giace nel fatto che se così non fosse, ossia, se tale materia non fosse sostenibile dall’induzione iniziale, anche ove esistesse energia essa, la materia, non sarebbe ottenibile.
La condizione in cui vi è solo l’induzione iniziale è lo stato in cui il creato si possa essere trovato prima di ricevere la facoltà di ottenere energia. In altre parole, quel possibile stato intermedio tra il non essere e l’essere, tramite energia, attivamente: l’essere passivamente. Ebbene in quello stadio intermedio, l’essere passivamente, la materia, x, già era, in quanto sorretta dall’induzione iniziale, \omega. La condizione in cui invece v’è anche l’energia, oltre all’induzione iniziale, rappresenta lo stadio attuale, nel quale la materia è essente per mezzo sia di propria energia che di induzione iniziale, in quanto di essa reggente. 
Efficienza: per una relazione d’indifferenza \succsim_i ed una di preferenza \succ_i, una combinazione esistente (x, y) è efficiente laddove vi sia nessun’altra combinazione esistente (x', y') \epsilon A che la domini; ovvero, laddove non vi sia alcun’altra combinazione esistente (x', y') per cui x_i' \succsim_i x_i regga per tutti gli elementi di i fuorché per qualche i, nel quale x_i' \succ_i x_i invece sia il caso.
In altre parole, una combinazione esistente è efficiente allorché non v’è spreco: è impossibile che alcuni elementi migliorino materialmente senza che altri simultaneamente peggiorino. Alternativamente, essa delinea l’ottimalità: lo stadio stazionario.
Equilibrio: per una realtà rispettivamente specificata da induzione iniziale, serie di materia, relazioni di preferenza ed indifferenza e serie di energia (\omega, \{X_i,\succsim_i\}_{i=1}^{I}, \{Y_j\}_{j=1}^{J}), una combinazione esistente (x^{*}, y^{*}) ed un vettore d’interazione p = (p_1, . . ., p_L) costituiscono un equilibrio d’interazione con trasferimenti allorché in presenza di livelli d’azione (w_1, . . ., w_I) per cui \sum_i w_i = p \cdot \omega + \sum_j p \cdot y_j^{*} regga cosicché:
(i) per ciascuna mozione spaziale j, y_j^{*} massimizzi l’attività nella serie di energia Y_j; cioè,
p \cdot y_j \leq p \cdot y_j^{*} per tutte le y_j \epsilon Y_j;
(ii) per ciascun elemento ix_i^{*} sia massimale per \succsim_i nella serie vincolante
\{x_i \epsilon X_i : p \cdot x_i \leq w_i \};
(iii) l’equilibrio stesso sia ottenibile,
\sum_i x_i^{*} = \omega + \sum_j y_j^{*}.
Il motivo per cui il vettore di energia y_j^{*} deve essere massimale in termini d’attività (i) è racchiuso nel fatto che: più possa essere alta l’energia per un movimento spaziale j più materia potrebbe allora esistere (iii), indi aumentando il vantaggio materialmente traibile da ciascun elemento i. Conseguentemente, la seconda condizione (ii) recita proprio che il vettore di materia ottimale x_i^{*}, per ciascun elemento i, massimizzi effettivamente tale vantaggio traibile, dato un livello d’azione w_i
Il concetto dell’equilibrio d’interazione con trasferimenti necessita solamente che esista qualche distribuzione d’azione dimodoché combinazione esistente (x^{*}, y^{*}) e vettore d’interazione p \epsilon R^{L} costituiscano un equilibrio. Esso, in essenza, cattura l’idea dell’esogeneità dell’interazione, che ammetta trasferimenti nei livelli d’azione fra elementi, senza però supporre la determinazione del livello d’azione degli stessi. La logica del vettore d’interazione p, quantitativamente esogeno, è semplicemente dietro al fatto che elemento i utilizza materia x\epsilon X acquisendola da movimento spaziale j avente energia y \epsilon Y.
Orbene, in virtù di ciò, si dimostreranno le condizioni per cui ogni equilibrio d’interazione con trasferimenti è un’efficienza. Tale è infatti il Primo teorema fondamentale della Creazione Divina. La sua sintesi demolisce il culto dell’evoluzione: giacché esiste un equilibrio in piena linea con la monotonicità positiva vincolata dal raggio d’azione della materia, ove esso fosse raggiunto vi sarebbe nessuno spreco della medesima, efficienza. Prima, tuttavia, si miri un’ulteriore condizione.
Non-sazietà locale: le relazioni di preferenza ed indifferenza \succsim_i nella serie di materia X_i sono localmente non-sazie allorché per ciascuna x_i \epsilon X_i e per ciascuna distanza \varepsilon > 0 esista una x_i' \epsilon X_i cosicché ||x_i' - x_i|| \leq \varepsilon e x_i' \succ_i x_i reggano.
La non-sazietà locale richiede meramente che essa sia soddisfatta ove desiderabile; ossia, che sia scelto il vettore di materia preferito ove necessario.
Primo teorema fondamentale della Creazione Divina: per delle preferenze ed indifferenze \succsim_i localmente non-sazie e per un equilibrio d’interazione con trasferimenti (x^{*}, y^{*}, p) la combinazione esistente (x^{*}, y^{*}) è efficiente.
Dimostrazione: si supponga che (x^{*}, y^{*}) sia un equilibrio d’interazione con trasferimenti e che i livelli d’azione associati siano (w_1, . . ., w_I) per cui \sum_i w_i = p \cdot \omega + \sum_j p \cdot y_j^{*} regga. La massimizzazione delle preferenze nella definizione dell’equilibrio d’interazione con trasferimenti (ii) implica che
ove x_i \succ_i x_i^{*} fosse, allora p \cdot x_i > w_i sarebbe.
Ovvero, qualunque vettore di materia, per elemento i, sia preferito a x_i^{*} sarebbe inarrivabile. Similmente, grazie alla condizione della non-sazietà locale,
ove x_i \succsim_i x_i^{*} fosse, allora p \cdot x_i \geq w_i sarebbe.
Ossia, qualunque vettore di materia preferito tanto quanto x_i^{*} sarebbe, al meglio, appena arrivabile. Al che, si consideri una combinazione esistente (x, y) che domini (x^{*}, y^{*}), ovvero: che x_i \succsim_i x_i^{*} regga per tutti gli elementi i fuorché qualche i per cui x_i \succ_i x_i^{*} invece sia. Parimenti, dunque, p \cdot x_i \geq w_i reggerebbe per tutte le i mentre p \cdot x_i > w_i per qualche i. Esposto altrimenti, il vettore di materia dominante quello d’equilibrio d’interazione con trasferimenti sarebbe, al meglio, appena arrivabile per tutti gli elementi fuorché per uno: inarrivabile. Pertanto,
\sum_i p \cdot x_i > \sum_i w_i = p \cdot \omega + \sum_j p \cdot y_j^{*} sarebbe.
Inoltre, giacché y_j^{*} massimizzerebbe l’attività per mozione spaziale j al vettore d’interazione p, si otterrebbe:
p \cdot \omega + \sum_j p \cdot y_j^{*} \geq p \cdot \omega + \sum_j p \cdot y_j.
Ovvero, data un’induzione iniziale, ciascun livello d’azione sarebbe al suo massimo allorché in presenza del massimo vettore d’energia per ciascuna mozione spaziale. Sicché implicando:
\sum_i p \cdot x_i > p \cdot \omega + \sum_j p \cdot y_j.
Con ciò sarebbe che il vettore di materia dominante quello d’equilibrio d’interazione con trasferimenti non sarebbe ottenibile: inarrivabile. Di fatti, di modo da renderlo arrivabile 
\sum_i p \cdot x_i = p \cdot \omega + \sum_j p \cdot y_j occorrerebbe davvero.
Ciò, come osservato, non sarebbe però possibile, in quanto fuori dal livello d’azione massimale a quelle interazioni, contraddicendo quindi il dominio di (x, y). La conclusione è che combinazione esistente (x^{*}, y^{*}) è efficiente.

Stando al massimo della materia, monotonicamente ascendente, ottenibile dato un determinato livello d’azione, sicché in equilibrio, essa non è sprecata, sicché è efficiente, ponendo, pertanto, l’elemento in uno stato di perfezione. Sommamente, avendo presunto agnosticismo rispetto alla determinazione del livello d’azione per ciascun elemento e del vettore d’interazione fra elementi e mozioni spaziali, rispettivamente in termini di materia ed energia, vincolante la tendenza espansiva della materia, si è dimostrato come essa stessa raggiunto il suo massimo in tale vincolo non ammetta più sprechi, catalizzando uno stato di perfezione e quindi di non-cambiamento perpetuo. La teoria dell’evoluzione in per sé è perciò stata demolita; nel Secondo teorema fondamentale della Creazione Divina si dimostrerà invece l’esistenza del Creatore – la Santissima Trinità.