venerdì 1 agosto 2014

Le Nazioni Unite nacquero dagli ideali della massoneria europea


-di Davide Consonni- http://radiospada.org/

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Di seguito riporto degli stralci di due articoli scritti e pubblicati da "illustri" massoni. Il primo articolo è di Gianni Tibaldi ed è apparso sul 1° numero di Hiram del 2013, Hiram è una delle due riviste massoniche del Grande Oriente d’Italia. L’articolo s’intitola “Valori iniziatici e Nazioni Unite”, qui sotto riporto dei passaggi sperando che vi conducano ad un’attenta e doverosa riflessione. [Hiram, Valori Iniziatici e Nazioni Unite, G. Tibaldi, n° 1, 2013, p.71]. Di seguito riporterò degli stralci dall'articolo di Marco Novarino, noto storico della massoneria italiana,  intitolato "La Società delle Nazioni nacque dagli ideali della massoneria"  apparso sulla rivista ufficiale del Grande Oriente d'Italia "Erasmo notizie" nel n°13-14 del 31 Luglio 2014, p.20.
“Innanzitutto occorre ricordare, come dato storico, che le Nazioni Unite sono state ideate e volute da tre Fratelli Massoni: Franklin Delano Roosevelt, Harry Truman e Winston Churchill che portarono i principî e gli ideali della Libera Muratoria nelle motivazioni, negli scopi e nella funzione dell’ONU. Le NU sono, dunque, una Organizzazione creata da Massoni per la realizzazione nel Mondo degli ideali massonici, per l’attuazione nella Storia di un Piano iniziatico della Salvezza. La Massoneria aveva, per altro, già avviato la costruzione di questo “Tempio” attraverso l’iniziativa di illustri Fratelli. [...]“ [Hiram, Valori Iniziatici e Nazioni Unite, G. Tibaldi, n° 1, 2013, p.71]
“Può essere utile ricordare l’opera di personalità quali Henri La Fontaine (1854-1934) uomo politico belga, Vice Presidente del Senato, Premio Nobel per la Pace nel1913, fondatore della “Ligue Universelle des Francs – Maçons” e, nel 1910, della “Union des Associations Internationales” una delle prime “Organizzazioni Internazionali Non Governative” tuttora attiva come delegata dall’ONU alla gestione della  documentazione di tutte le Organizzazioni Internazionali operanti nel Mondo. Un altro precedente nella linea iniziatica che doveva portare alla costituzione dell’ONU può essere indicato nella “Fé- dération Internationale Maçonique pour la Société des Nations” creata nel 1920 per iniziativa dei Fratelli da Costa, Ministro portoghese, Accambray, Deputato francese e Welthoff, Gran Maestro della “Grande Loge de France” [Hiram, Valori Iniziatici e Nazioni Unite, G. Tibaldi, n° 1, 2013, p.71-72]
“Ancora o, forse, soprattutto oggi rende commossi e orgogliosi i Massoni di tutto il mondo vedere rispecchiati puntualmente e vigorosamente i principî sui quali sono basati la Storia e lo Spirito della Libera Muratoria nel Preambolo dello Statuto delle Nazioni Unite siglato a San Francisco il 26 giugno 1945 [...]  Ancora oggi riempiono i nostri animi di emozione le parole con le quali si apre il Preambolo della Carta: “Noi Popoli delle Nazioni Unite [...]”. Soltanto un pensiero ispirato da una coscienza iniziatica poteva immaginare di porre come soggetto attore di un evento autenticamente rivoluzionario nella Storia non i Governi ma i Popoli fondando una “Comunità di Nazioni” e non solo di Stati”  [Hiram, Valori Iniziatici e Nazioni Unite, G. Tibaldi, n° 1, 2013, p.72-73]
“Le Nazioni Unite, a dimostrazione ancora una volta della propria essenza iniziatica, non potevano non voler risolvere il problema in questa prospettiva. È nato, per questo, nel nucleo scientifico del “Sistema delle NU”, la “Università delle Nazioni Unite”, in particolare nel suo “Istituto di Studi Avanzati”, il “Linguaggio Digitale Universale”. L’UNL – Universal Networking Language –* è, in realtà, una lingua artificiale ma creata per tener conto delle informazioni e delle conoscenze veicolate dalle lingue umane.  È una lingua dotata, pertanto, di componenti lessicali, grammaticali e semiotici al pari delle lingue naturali.  Associata all’Intelligenza Artificiale, l’UNL facilita la comunicazione tra Uomo e “macchina” e attraverso la “macchina” fra tutti i Popoli nella lingua materna di ciascuno” [Hiram, Valori Iniziatici e Nazioni Unite, G. Tibaldi, n° 1, 2013, p.78]
Per chi volesse leggere l’intero articolo basta cliccare questo link e scorre fino a pagina 70. 
Di seguito riporterò degli stralci dall'articolo di Marco Novarino, noto storico della massoneria italiana,  intitolato "La Società delle Nazioni nacque dagli ideali della massoneria"  apparso sulla rivista ufficiale del Grande Oriente d'Italia "Erasmo notizie" nel n°13-14 del 31 Luglio 2014, p.20.
"Ma a differenza di altre iniziative lo scopo delle Massonerie italiana, belga , francese, portoghese, serba e spagnola, che si riunirono
per la prima volta a Parigi nel gennaio di quell’anno [1917], andava oltre la fine della guerra e prevedeva la possibilità di costruire una Società delle nazioni che potesse evitare in futuro altre catastrofi belliche. Progetto ambizioso, condiviso anche dal presidente americano Woodrow Wilson, che venne annunciato in un manifesto inviato dalle Massonerie dei paesi alleati alle consorelle dei paesi neutrali. Manifesto nel quale si invitavano i massoni a “lottare per creare una Società fondata secondo i principi eterni della massoneria” e si sottolineava che “La fine dell’orribile tragedia” che insanguinava il mondo doveva “essere segnata da una pace duratura fondata sul Diritto e la Giustizia”. Il manifesto ottenne l’appoggio anche delle Obbedienze svizzera, argentina, brasiliana e statunitense che nel giugno del 1917 si riunirono nuovamente a Parigi con le consorelle promotrici e adottarono un documento preparatorio che affermava che era “indispensabile creare una autorità sovranazionale che avesse come fine la risoluzione pacifica delle differenze esistenti tra le nazioni” e che “la Massoneria costruttrice di pace” proponeva “questo nuovo organismo: la Società delle Nazioni”. Anche se le passioni scatenate dal conflitto in atto pesarono sui lavori del congresso, ed emersero chiaramente nel discorso del rappresentante francese, venne creata una commissione con lo scopo di stendere lo statuto della Società delle Nazioni che, formulato in tredici punti, venne approvato dal Congresso. Il documento, che può essere considerato anticipatore della Società che nacque nel 1919, pur rispettando la libertà e l’indipendenza delle nazioni, riprendeva concetti cari alla Massoneria, soprattutto latina, tra i quali quello dell’umanità intesa come una grande famiglia e della fratellanza e solidarietà tra i popoli. Il progetto non poteva che ottenere l’appoggio del Grande Oriente d’Italia che per decenni era stato sostenitore della costituzione dell'arbitrato internazionale. Così la nascita di questo nuovo organismo finì per tradurre in pratica l’incessante impegno sostenuto per superare le logiche dei nazionalismi e degli imperialismi con l’obiettivo di creare una federazione di Stati europei, primo passo verso la costruzione di una vera e autentica unione europea. Fu proprio la delegazione italiana a introdurre nel dibattito la questione della nascita di una Federazione degli Stati Uniti d’Europa, cardine di un sistema mondiale libero, solidale ed egualitario, da raggiungere anche a costo di gravi e dolorosi sacrifici. La bozza dello statuto della Società delle Nazioni, che prevedeva la nascita di un Parlamento internazionale a cui potessero aderire tutte le nazioni che avessero sottoscritto i principi fondamentali, venne inviato a tutte le Massonerie del mondo e al presidente degli Stati Uniti, accompagnata da una lettera dove si sottolineava l’identità di vedute tra le proposte emerse nel congresso parigino e le sue posizioni per creare un futuro senza più guerre. I lavori del congresso massonico di Parigi diedero i suoi frutti e pochi mesi dopo nacque, su iniziativa della Massoneria francese e della Lega dei diritti dell’uomo, la Federazione internazionale massonica per la Società delle Nazioni che elaborò numerosi documenti che furono tenuti in considerazione da Wilson nella stesura dei “Quattordici punti”, in cui si annunciava espressamente la creazione di “un'associazione delle nazioni, in virtù di convenzioni formali, allo scopo di promuovere a tutti gli stati, grandi e piccoli indistintamente, mutue garanzie d'indipendenza e di integrità territoriale”. Questi punti ispirarono la sua azione nella Conferenza di pace di Parigi, e la sua proposta di creare un'organizzazione sovranazionale a salvaguardia della pace mondiale venne accettata
il 25 gennaio 1919. Lo statuto della Società delle Nazioni, approvato tre mesi dopo, risentì fortemente del dibattito e dei documenti
elaborati due anni prima nelle riunioni massoniche svoltesi a Parigi"