domenica 31 agosto 2014

AAA interprete cercasi

bible111

di Massimo Micaletti - http://radiospada.org/  
Interpreti qualificati cercansi.
Nelle preghiere dei fedeli siamo abituati a trovare un po' di tutto - altro ottimo motivo per preferire il Vetus Ordo Missae al Novus, ma questa è un'altra storia – siamo abituati a trovare un po' di tutto, dicevo, ma Domenica scorsa abbiamo avuto in dono una perla rara: eravamo infatti invitati a pregare perché il Signore ravvivasse “il dialogo tra cristiani ed ebrei, facendo sì che il popolo primogenito della antica alleanza ci aiuti a riscoprire l’importanza della Bibbia”.
Per quanto mi consta, in qualche parrocchia le intenzioni sono state modificate rispetto al testo riportato, ma nella gran parte delle Chiese il prete – o chi per lui – ha invitato i fedeli chiedere a Dio quanto sopra, ed i fedeli, avvezzi ormai a questa ed altre meraviglie, hanno compostamente risposto il loro “Ascoltaci o Signore”.
Ora, se il prendo il Catechismo di San Pio X, punti da 232 a 236, leggo che la Bibbia dei cristiani è composta dall'Antico Testamento e dal Nuovo Testamento. Pure il Nuovo Catechismo la vede così. Quel po' che so di dottrina mi dice che il Nuovo Testamento parla della predicazione di Gesù e dei Suoi Apostoli nell'annunciare che Cristo è il Figlio di Dio, Uno e Trino. Quel pochissimo che so delle altre religioni mi dice che per gli ebrei Gesù Cristo non è Figlio di Dio, né tantomeno Messia: ergo per gli ebrei nella Bibbia non c'è il Nuovo Testamento, ossia i Quattro Vangeli, l'Apocalisse, gli Atti degli Apostoli, le Lettere. In più, c'è il Talmud, composto successivamente alla venuta di Cristo e che non può certo definirsi un testo cristiano. Mica poco, se chiediamo al Padreterno che costoro aiutino i cattolici “a riscoprire l'importanza della Bibbia”.
Non basta. Neppure sull'Antico Testamento c'è accordo. Qualcuno un po' superficiale vorrebbe farci credere che gli ebrei – inteso sempre come esponenti di un credo religioso, non su un piano etnico, ci mancherebbe! – in definitiva, Vangelo a parte, “hanno la nostra stessa Bibbia”. Anche fosse così, anche se essi riconoscessero per veri i nostri stessi testi del Vecchio Testamento, comunque nulla avrebbero a che fare con i cattolici, perché la Rivelazione di Cristo ha dato un nuovo significato ed un pieno compimento alle Scritture preesistenti; però va rilevato che gli ebrei non hanno neppure i nostri stessi testi veterotestamentari.
Se non credete al Catechismo leggetevi almeno Wikipedia, che ci spiega che la Bibbia ebraica differisce da quella cattolica perché anche quanto alle Scritture ante Cristo non annovera i medesimi Libri che osserviamo noi cattolici (per la verità, pure gli Ortodossi aggiungono ulteriori libri all'Antico Testamento, perciò neppure con loro possiamo dire di avere comunione di Scritture; non parliamo poi dei Protestanti: questo per chiarire una volta di più che non si può parlare banalmente di “Religioni del Libro” perché il cosiddetto “Libro” non è lo stesso per tutti).
La differenza in ordine al novero dei testi compresi nelle Scritture è di capitale rilevanza se si tiene presente che per noi cattolici i Libri sono ispirati, ossia sono letteralmente Parola di Dio. Segnatamente, i punti 105 e 106 del Catechismo recitano:
105 Dio è l'Autore della Sacra Scrittura. "Le cose divinamente rivelate, che nei libri della Sacra Scrittura sono contenute e presentate, furono consegnate sotto l'ispirazione dello Spirito Santo. La Santa Madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché, scritti sotto ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa" [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 21].
106 Dio ha ispirato gli autori umani dei Libri Sacri. "Per la composizione dei Libri Sacri, Dio scelse degli uomini, di cui si servì nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo Egli stesso in essi e per loro mezzo, scrivessero come veri autori tutte e soltanto quelle cose che Egli voleva" [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 21].
Ora, se nelle Scritture è contenuta la Parola di Dio, è ben strano che Dio abbia detto a noi cattolici delle cose, agli ebrei altre, agli Ortodossi altre ancora e via di seguito. E' pur vero che molti al giorno d'oggi non si pongono più neppure il problema che Dio possa aver mandato Cristo ad alcuni, Maometto ad altri e nessuno ad altri ancora, e sostengono apertis verbis che questo dio sarebbe il medesimo per islamici, cattolici, ebrei e protestanti, ma questo è un altro capitolo...
Possiamo dunque serenamente affermare che la religione ebraica non ha riconosciuto né riconosce Cristo come Messia e non osserva le stesse Scritture che osserviamo noi. Perciò sarebbe da chiedersi cosa gli ebrei possano spiegarci e come possiamo rivolgerci a loro per “riscoprire l'importanza della Bibbia”, anche e soprattutto considerando che la Parola Vivente, ossia Cristo, Colui che a tutte le Scritture da senso e compimento e che attraverso esse ha parlato, non è stata da loro compresa; ergo, le Scritture tutte non sono state da loro comprese. E' più o meno come chiedere a Nerone di aiutarci a riscoprire l'importanza del bel canto e della buona politica.