lunedì 11 agosto 2014
Il ministro per gli affari regionali, Maria Carmela Lanzetta , blocca l'indipendenza del Veneto
E' finita come pensavo. L'ennesimo burattino di Roma , che oggi è il ministro Carmela Lanzetta, ha sbarrato la strada all’indipendenza del Veneto. Non c’è da stupirsi quindi se è accaduto ciò che si poteva prevedere, e cioè che Roma avrebbe bloccato qualsivoglia processo indipendentista se quest'ultimo fosse stato portato avanti aggrappandosi agli stessi barcollanti e vuoti ideali che da tempo immemore sono oppio per le menti.
Succede, ed è successo. Va avanti così dal plebiscito del 1866 e va avanti così con tutti i governi illegittimi che si sono succeduti, che hanno parlato di pseudo federalismo e insignificanti autonomie aprendo un ufficio ministeriale alla villa Reale di Monza.
La legittimità (quella Vera) per il mostro istituzionale d'Italia non conta, e così anche il desiderio di una terra che si è vista impugnare le leggi sui referendum consultivi sull’autonomia e l’indipendenza del Veneto, votate dal consiglio regionale.
La decisione, appunto, è su proposta del ministro per gli affari regionali, Maria Carmela Lanzetta.
Cosa contesta? La solita boiata estranea ad ogni concetto oggettivo , e cioè che "l’Italia è una e indivisibile", (articoli 3 e 5). Lo aveva già fatto Agazio Loiero, un nome una (angosciosa) premessa unitaria. E lo fanno tutti i servi di Roma e di Bruxelles in nome di folli ideali settari, più o meno inconsapevolmente.
La farlocca Corte Costituzionale ovviamente dirà che Carmela Lanzetta e l'oppressivo e decadente governo del pupazzo Renzi hanno ragione. Ma ci si poteva illudere che tutto sarebbe filato liscio? Assolutamente no! Ed io fui il più accesso e convinto sostenitore di questa tesi. Non si può lontanamente immaginare , a meno che non si è privi di un metro di giudizio oggettivo, che il Veneto possa ottenere l'indipendenza mediante la favoletta della democrazia , delle balle del massonico ONU , e di tutti gli ideali vuoti figli dell'89. Non si può lontanamente immaginare che un Europa , ormai settaria fino al midollo, in pieno regime di propaganda unionista, possa appoggiare qualcosa di legittimo e ad essa opposto, qualcosa che vada contro i suoi interessi di egemonia totale.
Non vi lamentate , il "guerrafondaio" vi aveva avvertiti. Nessuna boiata democratica restituirà al Veneto la sua indipendenza. Solo una cosa può farlo. Ma questa cosa fa paura, fa paura a quelli che trovano più comodo nascondersi dietro a chiacchiere da salotto, e a tutti gli idioti che li seguono.
Non sono io ad essere "guerrafondaio" , è la guerra che incombe su di noi , su ogni individuo che desidera l'indipendenza e la prosperità della propria Patria (quella Vera, non l'Italia).
Prima o poi , tutti verranno messi di fronte ad un bivio incombente: continuare a parlare mentre si viene spolpati vivi...oppure , impugnare le armi e combattere!
Presidente e fondatore A.L.T.A. Amedeo Bellizzi.