Tutti i nodi vengono al pettine, e se quelli degli italiani giungono ora tutti insieme, non è certo colpa nostra ma è solo colpa loro e delle loro balle galattiche. Questo che vedete nella foto, è il monumento di Andrej Cehovin, eroe di Custoza, Mortara e Novara... come tutti i nostri. La monarchia SHS non pensò mai di abbattere il monumento ad Andrej Cehovin, ciò avrebbe significato una rivolta della Slovenia che era l'ultima cosa che desiderava Belgrado.
Nel 1926 gli abitanti percepirono la minaccia, visto che gli italiani avevano già demolito quasi tutti i monumenti austriaci. Allora smontarono il monumento e lo seppellirono dove sapevano loro. Non dissero mai una parola agli italiani, nessuno confessò.
Ai nazisti non importava, fecero saltare diversi monumenti patriottici italiani come quello dei Lupi di Toscana e quello di Nazario Sauro a Capodistria perchè diciamocela francamente: disprezzavano gli italiani ancora dal 1915 pur essendo stati alleati con Mussolini.
Dopo la "liberazione", la minaccia non proveniva certo da Tito (anche se non ci piace affatto) che era stato Feldwebel e decorato da Franz Joseph, ma i commissari di Mosca non avrebbero ben visto l'esistenza di tale monumento. Perciò gli abitanti, pazienti attesero.
E 4 anni dopo la nascita della nuova Slovenia Indipendente, decisero che era giunto il momento: disseppellirono il loro monumento, lo ripulirono, lo inaugurarono e mandarono a dire a certi nazionalisti sloveni come Jansa, che se aveva qualcosa in contrario, si presentasse a discuterne con loro. Il governo sloveno del 1995 non ebbe nulla da ridire e gli abitanti di Dolanci, suo paese natale, lo inaugurarono con tutti i crismi e la benedizione dello Stato Sloveno.
Cosa accadeva dall'altra parte? Succedeva che un discendente diretto, italianizzò il nome in Cecovini. Era un massone, neo irredentista ed "italianissimo", uomo di lettere. Diventò sindaco di Trieste ed andò in parlamento guidando il primo movimento autonomista italiano, molti anni prima che si sentisse parlare della Lega.
Abbiamo scritto "italianissimo" tra virgolette perchè gli "issimi" ci fanno ridere, sembra che esistano solo in Italia. Ed anche perchè, la gente come lui sarebbe diventata "francesissima" o "tedeschissima" o "olandesissima", se Trieste fosse stata invasa ed annesa da quegli stati. Si va dove tira il vento ma soprattutto, dove girano i soldi.
Naturalmente, per Trieste non fece nulla di nulla... tuonava "contro Roma" ma un sindaco della Repubblica Italiana è solo uno schiavo degli italiani, null'altro che questo. Ed oggi ce n'è un altro, pronto a proporsi per lo stesso percorso, guarda caso, massone pure lui.
Fonte: Vota Franz Josef
Dopo la "liberazione", la minaccia non proveniva certo da Tito (anche se non ci piace affatto) che era stato Feldwebel e decorato da Franz Joseph, ma i commissari di Mosca non avrebbero ben visto l'esistenza di tale monumento. Perciò gli abitanti, pazienti attesero.
E 4 anni dopo la nascita della nuova Slovenia Indipendente, decisero che era giunto il momento: disseppellirono il loro monumento, lo ripulirono, lo inaugurarono e mandarono a dire a certi nazionalisti sloveni come Jansa, che se aveva qualcosa in contrario, si presentasse a discuterne con loro. Il governo sloveno del 1995 non ebbe nulla da ridire e gli abitanti di Dolanci, suo paese natale, lo inaugurarono con tutti i crismi e la benedizione dello Stato Sloveno.
Cosa accadeva dall'altra parte? Succedeva che un discendente diretto, italianizzò il nome in Cecovini. Era un massone, neo irredentista ed "italianissimo", uomo di lettere. Diventò sindaco di Trieste ed andò in parlamento guidando il primo movimento autonomista italiano, molti anni prima che si sentisse parlare della Lega.
Abbiamo scritto "italianissimo" tra virgolette perchè gli "issimi" ci fanno ridere, sembra che esistano solo in Italia. Ed anche perchè, la gente come lui sarebbe diventata "francesissima" o "tedeschissima" o "olandesissima", se Trieste fosse stata invasa ed annesa da quegli stati. Si va dove tira il vento ma soprattutto, dove girano i soldi.
Naturalmente, per Trieste non fece nulla di nulla... tuonava "contro Roma" ma un sindaco della Repubblica Italiana è solo uno schiavo degli italiani, null'altro che questo. Ed oggi ce n'è un altro, pronto a proporsi per lo stesso percorso, guarda caso, massone pure lui.
Fonte: Vota Franz Josef