Una cucina da campo del 59° Reinerreggiment nel novembre del 1915. |
Consce dello spirito pratico dei soldati, le forze armate austro-ungariche si dotarono nel 1909 di 2.000 nuovissime cucine da campo, i famosi Goulasch-Kannone ultimo modello, in modo che le truppe avessero pasti caldi anche in prima linea.
Rommel narra che durante le prime battaglie del 1914, a volte i goulaschkannone si perdevano nelle retrovie, altre volte non riuscivano ad avvicinarsi al fuoco che di notte, quando servivano un unico pasto alle truppe. Ogni battaglione dell'esercito doveva avere anche un forno da campo, 2 panettieri ed un macellaio, sono note le foto dei salumifici da campo nei dintorni di Gorizia. Le truppe combattenti erano privilegiate, un litro di vino al giorno, il menù era composto prevalentemente da goulasch e pane, 92 grammi di caffè. In tempo di pace, ad ogni soldato venivano dati 20 gr. giornalieri di kümmel; era utile quando la dieta era composta da patate e cereali essiccati.
In guerra, come contorno al goulasch venivano serviti preferibilmente gnocchi agli austriaci, boemi e cechi. Ai polacchi minestroni di legumi e borsch, agli italofoni tagliatelle. Agli israeliti cibi Kosher, ai mussulmani cibi Halal. Il livello di rispetto per i mussulmani, comportava che se una marmitta a loro riservata con regolare punzone, veniva usata per altre truppe ed aveva cotto del cibo impuro, essa veniva distrutta a garanzia che non venisse mai più riutilizzata.
Gli italiani non avevano i goulaschkannone, servivano cibo freddo alle trincee distanti molti chilometri dalle cucine. I soldati duosiciliani rifiutavano il riso, stracotto e comunque a loro non gradito perchè sconosciuto. Pur essendo a detta loro i migliori chef del mondo e senza soffrire la carestia di guerra degli Imperi Centrali , ogni volta che i prigionieri italiani assaggiavano le mense austro-ungariche dicevano che si mangiava benissimo e quelle rare volte che conquistavano una nostra trincea, cercavano le preziose confezioni di caffè liofilizzato, il goulasch e tanti altri cibi in scatola.
Di Redazione A.L.T.A.