Proponiamo la registrazione del breve intervento di Piergiorgio Seveso
della redazione di Radio Spada
alla conferenza "L'Europa futura"
organizzata dalla FUCI e dai gruppi studenteschi
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Ogni relatore aveva a disposizione otto minuti di tempo.
La conferenza è stata tenuta il 15 maggio 2014
Buon Ascolto!
Di seguito l'intervista rilasciata concomitantemente alla conferenza al giornale "Inside" del gruppo VOX dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
Le elezioni europee si avvicinano ma la consapevolezza riguardo l’argomento, soprattutto tra i giovani, non è ancora molto alta. Secondo voi, cosa potrebbe cambiare l’attitudine della nuova generazione?
Le giovani generazioni, tra disinteresse e nichilismo, tra edonismo e dissipazione, rappresentano adeguatamente il generale degrado europeo. Solo una radicale e profonda riscoperta dell’essenza dell’Europa cristiana e cattolica, dei suoi valori e una maggiore consapevolezza della meccanica attraverso la quale le forze della Sovversione hanno operato nel corso dei secoli per scardinare la “Res publica christiana” possono rendere i giovani europei attori e testimoni di un vero “Europeismo” e della Regalità sociale di Cristo sull’Europa.
Perché la scuola, l’università così come i licei, non dedicano tempo all’argomento?
Non dedicano tempo all’argomento o dedicano male il loro tempo, magari facendo una propaganda ridanciana e da “paese delle meraviglie” all’Unione Europea, perché scuola e università hanno subito fortemente la crisi antropologica e morale che vivono i nostri stati, a seguito di processi rivoluzionari di cui poi parlerò. Sono diventati una via di mezzo tra Musei ove si custodiscono reliquie impolverate o teatri dove si intrattengono masse di giovani annoiati e distratti. A questo processo non si sottrae anche nostra Università Cattolica che, specialmente dopo il 1965, ha subito l’onta di una progressiva decattolicizzazione, più o meno strisciante, affidando il fragilissimo mantenimento del proprio contenuto confessionale, o alla buona volontà dei singoli o all’azione (disordinata e pulviscolare) dei gruppi di “educazione alla fede”.
Secondo voi, esiste un sentimento europeo?
No, non esiste. Ad esempio le varie iniziative di “interscambio culturale” (Erasmus e altro) sono, per lo più, occasione di baldoria organizzata, per tacere di peggio. Non è certo foraggiando la “demonìa del turismo” (per usare un’espressione di Edouard Drumont) che si favorisce lo spirito europeo ma solo valorizzando l’attaccamento, anche materiale, alla propria piccola patria e alla propria terra.
Durante la conferenza sosterrete punti di vista diversi. In breve perché pro o contro l’Unione?
La Comunità Antagonista Padana dell’Università Cattolica ha una ragionata posizione di estraneità rispetto a queste elezioni europee. Infatti quest’Unione Europea è solo una grottesca e pericolosa contraffazione della vera Europa, la cui unica vera essenza è e può essere il cattolicesimo romano, creduto, confessato e praticato nella vita dei singoli e degli Stati. Senza quest’elemento sostanziante e sostanziale, l’Unione Europea è solo l’ennesimo strumento attraverso il quale le forze della Rivoluzione e della Sovversione (operanti già a partire dal Medioevo) lavorano per corrompere e degradare i popoli. L’Unione Europea si pone quindi in scia con le grandi Rivoluzioni (la Luterana del 1517, la “Senza sangue” del 1688, la rivoluzione Massonica del 1717, la Francese del 1789, le rivoluzione italiana del 1861 e 1870, la Russa del 1917) che hanno via via corrotto e imbastardito l’anima europea e gli ordinamenti politici degli stati. In secondo luogo abbiamo una profonda criticità verso la democrazia rappresentativa, dal momento che quest’ultima (in special modo dopo il 1945) è un vano gioco di ombre attraverso il quale i vincitori della seconda guerra mondiale permettono ai popoli di baloccarsi con il feticcio del suffragio universale o con il teatrino degli schieramenti contrapposti (progressismo e conservatorismo sono entrambe facce della medesima dialettica rivoluzionaria). L’Unione Europea è oggi ben rappresentata dalla “mostruosità” dell’austriaco “Conchita Wurst”, recente vincitore dell’Eurofestival: un uomo barbuto vestito da donna ovvero una moderna Medusa che pietrifica un’Europa senza identità (nemmeno sessuale) e senz’anima.
Per concludere qual è l’obiettivo della vostra conferenza?
All’interno del dibattito tra i gruppi (e colgo qui l’occasione per ringraziare la FUCI per averlo meritoriamente promosso), la Comunità Antagonista Padana vuole rappresentare (senza alcun merito personale) la voce della vera Europa: un’Europa sconfitta e annichilita tra macerie morali e intellettuali e allagata dal gran mare del Nulla. Alla fine però, secondo dinamiche della Provvidenza che governa la Storia e che ci sono ignote, queste forze non prevarranno, non praevalebunt.