Quella che oggi vogliamo proporre ai nostri lettori è una forte testimonianza di radicale conversione, segno della presenza continua, incessante ed amorevole di Dio in una Chiesa che continua a resistere, nonostante i continui assalti del Maligno, in una società totalmente scristianizzata anche, purtroppo, se non soprattutto, a causa dei nefasti frutti del postconcilio. Il protagonista di questa storia è Alessandro Pellegrini, di Matera, che grazie all’intervento prodigioso di un grande santo, Padre Pio da Pietrelcina, è passato da una vita indurita nel peccato e nell’offesa verso Dio ad una vita vera di serenità spirituale, autentica devozione mariana e amore pieno per il Cristo eucaristico. Alessandro ha accolto la mia personale richiesta di scrivere un pensiero per noi di Radio Spada e qui oggi ve lo proponiamo. Alla fine dell’articolo, il link al video YouTube dove Alessandro ha testimoniato la propria conversione. [G. Masciullo] - http://radiospada.org .
di Alessandro Pellegrini
Dio ha mirabilmente trionfato: così possiamo riassumere in una sola frase la mia esperienza di conversione.
Il mio racconto, tuttavia, e lo sottolineo, non vuole essere un elogio alla mia persona, una ricerca di vanagloria che renderebbe inutile la stessa testimonianza. Il dono che il Signore Gesù mi ha fatto è così grande che non si può fare a meno di donarlo anche al prossimo, specialmente a quelli più bisognosi della misericordia del Padre. È come se, indegnamente, avessi trovato un tesoro immenso, sconfinato, sotto terra, così grande da cambiare la mia vita in ogni piccola parte, e ciononostante continua a rimanere grande. Cosa fare con questo tesoro inesauribile di grazie, se non attingere ad esso e distribuirne anche ai miei fratelli?
Il modo con cui Dio mi ha chiamato alla vita vera è di per sé prodigioso, straordinario, qualcosa che razionalmente non è spiegabile. Tuttavia l’evento prodigioso in sé non deve distogliere dal messaggio, dalla sostanza di tutto: Dio può tutto. Dio può veramente ogni cosa. È un messaggio semplice e al contempo grandioso. È un messaggio che trova la sua più grande concretezza nell’ordinarietà e nella quotidianità della vita. Gesù Cristo non è venuto sulla terra per fare prodigi, segni e miracoli fini a sé stessi, è venuto a redimerci dal peccato, a darci testimonianza dello sconfinato amore del Padre, il quale chiede solo una cosa a noi: conversione autentica.
Se non c’è conversione, se non c’è distacco dalla vita nel peccato, non c’è fede. Se non c’è amore verso i suoi precetti e verso la sua legge, non c’è fede.
Ritengo, alla fine dei conti, che l’unica cosa veramente straordinaria che posso fare nella mia vita sia questa: sforzarmi quotidianamente di non offendere Dio con il peccato. La straordinarietà è tutta riassunta qui. Non dobbiamo fermarci al prodigioso, come molti cristiani, purtroppo, oggi vogliono fare. Molti cristiani si comportano come Erode, che quando riceve Nostro Signore da Pilato chiede al Maestro di Verità un segno, affinché possa vedere e credere, ma Cristo rimane lì, in silenzio, un silenzio che lo fa passare per un pazzo (Luca 23,6-12).
Dio è pazzo, è vero e lo posso testimoniare, ma pazzo di amore. Dall’alto della Sua Gloria assoluta, della sua Maestà infinita, della Sua Santità perfetta e totale, Dio è continuamente disposto a chinarsi verso i peccatori, anche quelli più incalliti, i quali, se accettano la Sua chiamata, possono essere radicalmente cambiati da Lui.
Il protagonista di questa storia è Dio, che ha agito attraverso San Pio da Pietrelcina. I santi sono un dono grandioso che Dio continuamente dà alla Sua chiesa cattolica e Padre Pio è uno di questi. Padre Pio è il segno straordinario della presenza divina nella storia, in un’epoca a noi vicina e segnata da una grande scristianizzazione della società. Ancora oggi continuo a sentire nella mia vita la sua presenza costante, sicuro di camminare guardato da Maria verso la vita senza fine, la luce del mondo, l’alba senza tramonto: Cristo Signore.