giovedì 14 marzo 2013

PAPA FRANCESCO, UN PAPA TUTT’ALTRO CHE LIBERALE

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“Si tenta di annientare il piano di Dio”
“Una mossa del diavolo”
Cardinal Bergoglio (oggi Papa Francesco) sulle ”nozze” gay
 

Con l’elezione al Soglio Pontificio del Cardinale Jorge Mario Bergoglio qualcuno osò sperare che egli operasse un’apertura al mondo da parte della Chiesa, in particolare per quanto gira attorno a temi etici quali aborto, eutanasia e omosessualità, in quanto l’attuale Pontefice regnante al Conclave del 2005 venne definito la controparte progressista dell’allora Cardinal Ratzinger.
 
Ebbene, temo che tali speranze saranno presto deluse (Deo Gratias!): per quel che riguarda l’omosessualismo va ricordato lo scontro che Papa Francesco ebbe nel 2010 con la presidente argentina Kirchner a causa dell’introduzione nel suo paese della libera distribuzione di contraccettivi e delle cosìdette “nozze” omosessuali (definendo la sentenza del giudice che ha permesso il “matrimonio” di due persone dello stesso sesso “assolutamente illegale” e affermando che “riflette un serio distacco dalle leggi che ci governano”), venendo per questo definito un “promotore d’odio” dal Movimento di integrazione e liberazione omosessuale, il quale aggiungerà anche che “Ancora una volta la Chiesa pone a capo del Vaticano a un promotore dell’odio verso la diversità sociale e una figura del riferimento dell’omofobia e del disprezzo delle minoranze sessuali” e che “ha intrapreso svariate e odiose crociate contro l’uguaglianza di diritti per le minoranze sessuali, offendendo questo segmento della popolazione, per esempio lottando con ogni mezzo perché il matrimonio gay non fosse approvato in Argentina” (Motivo in più per apprezzarlo aggiungerei).
 
Per ciò che concerne invece temi bioetici, vorrei riportare alla memoria un caso emblematico: nel settembre scorso in Argentina si volle depenalizzare l’aborto, decisione che l’allora Arcivescovo Bergoglio condannò senza mezzi termini: “Ancora una volta si vuole limitare o eliminare il valore supremo della vita e ignorare i diritti dei bimbi a nascere. L’aborto non è mai una soluzione. Quando si parla di una madre incinta, parliamo di due vite: entrambe devono essere preservate e rispettate perché la vita è un valore assoluto”.
 
A conclusione di tutto questo, è doveroso rammentare anche la presa di distanza che egli mantenne nei confronti della Teologia della Liberazione, criticando l’apertura dei Gesuiti nei confronti di tale movimento. In tutta risposta gli venne affibbiata la falsa ed infamante accusa di aver collaborato con la dittatura dei generali argentini, che risulta essere priva di qualsivoglia fondamento.
Insomma, sembrerebbe che la speranza dei vari radical-chic laico-progressisti di vedere affacciarsi dalla loggia di San Pietro un Papa liberale e aperto al mondo andrà in fumo. Speriamo che ciò accada in fretta.
 
A cura di Federico
 
 
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