In questi tristi giorni che precedono il centenario del tradimento e dell'aggressione, con la propaganda tricoloruta che infuria, non scordate i valorosi soldati del K.u.K del Litorale che erano nel 3. Corpo, il "corpo di ferro" che rappresentava il "fior fiore" del lealismo asburgico. Così scrivevano i tricoloruti nei loro rapporti militari e così riportava lo storico Paolo Sema nel 1990.
Poi hanno detto e ripetono fino alla noia che quei soldati erano in Galizia per evitare che si arrendessero agli italiani ma non è vero niente. In Galizia c'erano perchè la guerra iniziò nel 1914 quando i traditori erano alleati, eppure nelle prime battaglie dell'Isonzo, furono schierati senza problemi i soldati imperiali che erano ancora in zona, come i Feljäger ed il decimo Marschbattalion del 97 Reggimento I.R. .Alcune cronache dicono che ce n'era anche un'altro, non ancora individuato.
Sull'Isonzo ci furono tutti i K.u.K: il 17, 47, 87 e 97. Ma c'erano anche i K.K dell'esercito nazionale austriaco come gli Jäger ed il 27 Landwher di Lubiana che diventò 2. Gebirgschützen, quello per intenderci dove erano arruolati anche goriziani, bisiachi, friulani e gradesi, dei quali il più noto era Biagio Marin. Altri erano arruolati nel 47. K.u.K che aveva il comando a Gorizia, dove c'erano anche goriziani, bisiachi, triestini e carsolini, come sappiamo controllando le liste delle perdite e tramite altre testimonianze.
Ed a Gorizia c'erano altri, che avevano fatto le scuole italofone come ad esempio gli zaratini del 22 KuK e gli istriani che oltre ai reparti summenzionati, erano finiti in quasi tutti i reggimenti imperiali. E poi c'erano i volontari, con un battaglione arruolato nella Contea, uno di marina a Trieste ed almeno uno di terra in Istria con alcune compagnie di marina.
Tutto questo, i tricoloruti lo hanno sempre saputo, fin dalla prima battaglia dell'Isonzo, come scoprì Paolo Sema nelle loro carte. Ma l'hanno tenuto accuratamente segreto, intanto che spargevano il falso storico che l'Austria avrebbe mandato i soldati del Litorale esclusivamente in Galizia, per non farli disertare a favore dell'Italia.
I soldati del Litorale erano presenti nella difesa costiera e nei richiamati Landtsurm, come quelli di Porto Buso il 23 maggio 1915. Erano del Litorale anche i marinai che il 23 maggio attaccarono l'Italia meritandosi encomi dei loro comandanti ed erano della medesima zona anche i comandanti, come Leva e Morin per ricordare i primi che ci vengono in mente. Erano del Litorale gli aviatori di marina che combattevano accanitamente difendendo i cieli ed aiutando le truppe sull'Isonzo, erano soldati del Litorale tra i marinai che combattevano la loro guerra difensiva a bordo delle navi e quelli che prendevano medaglie d'oro perdendo il più delle volte la vita. Contro gli invasori v'erano gli Schützen e gli Jäger tirolesi di Bozen e Trento, fratelli nello splendore dell'Impero ed oggi compagni di sventura con gli abitanti del Litorale.
Non dimenticate questi valorosi soldati che fecero parte del Corpo di Ferro, non dimenticate quelli che non ne fecero parte e non dimenticate quei pochi che rimasero sempre su altri fronti, come sembra ad esempio il 5. Landwher; anch'essi si comportarono valorosamente in difesa della Vera e oggi triste Patria.
Fonte: Vota Franz Josef
Di Redazione A.L.T.A.