Sant'Anastasio il Giovane, o Anastasio II, Patriarca di Antiochia è uno dei 140 santi cui è dedicata una statua nell'architettura di Piazza San Pietro.
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Fu martirizzato dopo una sommossa ebraica: il detonatore della rivolta pare fosse il rifiuto dei giudei di assecondare la volontà dell'Imperatore Foca che desiderava convertirli. Ricorda Alfonso Raes nell'Enciclopedia dei Santi:
"[...] questi si ribellarono e, essendo riusciti ad imporsi in alcune città, tra cui Antiochia, si abbandonarono a sanguinose rappresaglie, durante le quali fu ucciso anche Anastasio. Questi, infatti, dopo essere stato trascinato in catene per tutta la città e aver subito mutilazioni fu gettato nel fuoco.
Gregorio Magno afferma che Anastasio tradusse in greco il suo Liber regulae pastoralis, ma questa versione non ci è giunta".
Gregorio Magno afferma che Anastasio tradusse in greco il suo Liber regulae pastoralis, ma questa versione non ci è giunta".
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Nel testo i "I fasti della Chiesa nelle vite de' santi in ciascun giorno dell'anno" - volume 13, pagina 474 - si scrive:
Sul Martirologio Romano è ricordato il 21 dicembre:
Su un tema affine abbiamo pubblicato:Il miracolo di Beirut. Quando gli ebrei oltraggiarono un Crocifisso e...
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