giovedì 8 ottobre 2015

Obblighi e codici nelle scuole del Regno Lombardo-Veneto



Concludiamo la parte dedicata alle norme per le scuole del Regno Lombardo-Veneto parlando di alcuni obblighi e codici, i più importanti, che erano tenuti a rispettare le varie figure operanti in ambito scolastico.

I MAESTRI DELLE SCUOLE ELEMENTARI MINORI E MAGGIORI:
Avendo a che fare con bambini e con le famiglie di quest'ultimi, la quantità delle regole di disciplina imposte al corpo docente erano maggiori rispetto a quelle spettanti ad altri ruoli.
Il maestro di una scuola elementare era tenuto a rispettare alcune norme relative alle condizioni della classe. Doveva assicurarsi che giornalmente la classe venisse pulita e spolverata, che in inverno la stufa non riscaldasse troppo, o troppo poco, l'ambiente e che gli alunni non stessero troppo vicini ad essa o che evitassero di bere acqua gelata se troppo accaldati in estate.
Per quanto riguarda il rapporto con gli studenti, all'insegnante era espressamente richiesto di comportarsi da “padre amoroso, ma savio” ricorrendo alle maniere dure solo in casi particolari e sapendo distinguere gli sbagli dovuti alla giovane età degli alunni e quelli dovuti alla malizia. Erano proibite assolutamente le punizioni corporali come le sberle o l'inginocchiamento su sassi o anche solo sul pavimento (pena l'arresto da tre giorni ad un mese da parte della polizia e revoca della patente di insegnamento).
Era inoltre responsabile del modo in cui i suoi alunni si presentavano a scuola. Nel caso in cui uno studente si fosse presentato in modo non idoneo, per vari motivi, spettava all'insegnante allontanarlo dalla scuola e comunicare, espressamente senza rimproveri, alla famiglia dell'alunno di fare il possibile per permettere al figlio di andare a scuola in modo adatto.
I DIRETTORI DELLE SCUOLE ELEMENTARI:
La figura del direttore, anche se non si rapportava direttamente con gli alunni, aveva l'obbligo di vigilare su tutti gli alunni nella scuola. Era inoltre tenuto a verificare il comportamento e la puntualità del corpo docente. Si occupava poi di tutto ciò che riguardava la struttura scolastica e la sua manutenzione.
I PARROCI:
La figura del parroco, specie nei paesi più piccoli, interveniva in ambito scolastisco per coprire il ruolo di direttore o di insegnante di religione.
Alla figura del parroco era, inoltre, affidato il compito di verificare che gli studenti tenessero in modo dignitoso i libri di testo che il sistema scolastico forniva gratuitamente. In caso di maltrattamento dei libri di testo, o di utilizzo di libri non previsti dall'elenco fornito dalla scuola, il parroco era tenuto ad avvisare la famiglia dell'infrazione e di procurarsi a proprie spese i libri di cui lo studente non ha avuto cura.
GLI ISPETTORI DISTRETTUALI
Gli incarichi affidati ad un ispettore distrettuale consistevano nelle gestione ammninistrativa delle scuole di sua competenza. Era tenuto a verificare che il comune gestore della scuola provvedesse a mantenerla in buono stato, e in caso contrario ad avvertire le cariche superiori, doveva domandare al direttore scolastico se vi fossero problemi con il personale docente, per esempio un insegnante malato, e provvedere quindi a nominare un sostituito. Aveva poi un compito di sorveglianza sulla condotta morale degli insegnanti, del parroco, dei direttori e anche delle famiglie le quali dovevano favorire e collaborare con il progetto educativo dello stato.
GLI ISPETTORI PROVINCIALI
All'ispettore provinciale spettava il compito di verificare l'idoneità all'insegnamento dei candidati alla carica di maestro, doveva girare le comunicazioni dell'ispettore in capo all'ispettore distrettuale e si occupava della pubblicazione sulla gazzetta della provincia di inserzioni lavorative nel caso fossero mancati in una scuola maestri o un catechisti.
GLI ISPETTORI IN CAPO
L'ispettore in capo svolgeva il ruolo di mediatore tra governo e scuole. Comunicava le riforme introdotte, approvava gli orari scolastici proposti dagli ispettori distrettuali e aveva il compito di assistere nei luoghi dove gli aspiranti insegnanti di religione svolgevano gli esami di teologia.
LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI
L'amministrazione comunale di un paese aveva il compito di mantenere in buono stato di manutenzione gli edifici scolastici e di verificare che tutti i bambini frequentassero la scuola elementare. Nel caso in cui una famiglia non avesse lasciato libero il figlio di frequentare la scuola per motivi non significativi, il comune multava con mezza lira per ogni mese d'assenza la famiglia in questione e i soldi raccolti sarebbero andati nella cassa comunale destinata al finanziamento delle scuole e del materiale, come i libri, per gli alunni bisognosi. Ad ogni amministrazione municipale spettava presentare ogni anno davanti all'ispettore distrettuale il bilancio delle spese comunali per il mantenimento della scuola.

Fonte: Regno Lombardo Veneto / Königreich Lombardo Venetien