Le istituzioni repubblicane non son certo nuove a pubbliche connivenze con le sette massoniche italiche, Radio Spada ha dedicato a tali rapporti un attento rendiconto pubblicato a piú puntate, qui di seguito riproponiamo alcuni capitoli di questa saga fatta di letterine amorose tra presidenti e gran maestri:
NAPOLITANO CI RICASCA: TERZA LETTERA ALLA MASSONERIA IN 8 MESI: http://radiospada.org/2014/06/napolitano-ci-ricasca-terza-lettera-alla-massoneria-in-8-mesi/Napolitano insiste: 4 telegrammi alla massoneria in meno di un anno: http://radiospada.org/2014/09/napolitano-insiste-4-telegrammi-alla-massoneria-in-meno-di-un-anno/
Napolitano, Grasso, Boldrini: tutti inviano auguri alla massoneria per il XX Settembre! http://radiospada.org/2014/09/napolitano-grasso-boldrini-tutti-inviano-auguri-alla-massoneria-per-il-xx-settembre/
Napolitano nomina Cavaliere di Gran Croce un massone: http://radiospada.org/2014/08/napolitano-nomina-cavaliere-di-gran-croce-un-massone/
Com’è evidente Napolitano ci aveva abiutuati ad una serrata corrispondenza con la setta del Grande Oriente d’Italia, non perdeva occasione per augurare prosperità ai fratelli massoni “tre puntini”, come venivano definiti gli italici settari con fare canzonatorio dalle penne antimassoniche della Civiltà Cattolica. Dalla nomina di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica ad oggi non erano ancora pervenute novelle circa qualsivoglia rapporto pubblico e documentato tra la massima carica repubblicana e i settari delle consorterie massoniche nazionali. Ci eravamo illusi che per il Mattarella gli intrighi settari fossero questione reclusa nel passato, come quando il democristiano Presidente venne beccato in un circolo massonico circondato da affaristi e mafiosi, ma i fatti smentiscono le nostre ingenue illusioni. L’ufficio stampa del Grande Oriente d’Italia ha dato notizia dell’arrivo di un telegramma di auguri per il XX Settembre proprio da parte del Presidente Mattarella, anche il sindaco di Roma Ignazio Marino ha inviato encomi ed auguri ai settari, altri telegrammi di auguri sono giunti dal “ministro della salute Beatrice Lorenzin, del presidente della corte di Cassazione Giorgio Santacroce, del presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Guglielmo Epifani, e di molti altri autorevoli rappresentanti istituzionali”. Anche quest’anno le istituzioni repubblicane si stringono in un coro unanime di augurine ossequi rivolti alla setta maledetta artefice dichiarata delle strategie settarie che furono telaio e scheletro del risorgimento anticattolico e antitaliano, anche quest’anno i nipoti della Rivoluzione ringraziano la Sinagoga di Satana per il servizio svolto a danno del Potere Temporale che solo spetta al Vicario del Cristo Vivente.
Qui di seguto, come di consueto, documentiamo ciò che affermiamo con le relative fonti documentali e verificabili, e riportato il testo integrale del comunicato stampa del Grande Oriente d’Italia:
[Fonte comunicato stampa GOI: http://www.grandeoriente.it/xx-settembre-il-messaggio-del-presidente-mattarella-e-tanti-telegrammi-di-auguri/]
XX Settembre. Il messaggio del Presidente Mattarella e i tanti telegrammi di auguri
Tanti i telegrammi arrivati al Grande Oriente dall’Italia e dall’estero per la ricorrenza del XX Settembre e per le celebrazioni dell’Equinozio d’Autunno. Primo fra tutti quello del capo di Stato Sergio Mattarella, che, tramite il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti, ha inviato saluti e auguri al Gran Maestro Stefano Bisi, esprimendo apprezzamento per i temi danteschi scelti in questa speciale occasione. Tra i numerosi messaggi quello del sindaco di Roma Ignazio Marino, del ministro della salute Beatrice Lorenzin, del presidente della corte di Cassazione Giorgio Santacroce, del presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Guglielmo Epifani, e di molti altri autorevoli rappresentanti istituzionali. E ancora dai Gran Maestri Fabio Venzi della Gran Loggia Regolare e Antonio Binni della Gran Loggia d’Italia, che hanno espresso fraterna vicinanza e disponibilità, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, a unire le voci e a far convergere affinità di intenti verso un fine comune.