domenica 20 novembre 2011

Le crociate? I buoni eravamo noi.


di Rino Cammilleri
Chi ha visto il film di Ridley Scott Le crociate è stato confermato nell'idea che dall'Illuminismo in poi l'Occidente ha sul tema:
a) i crociati erano rozzi e crudeli, mentre gli islamici erano raffinati e tolleranti;
c) l'imperialismo europeo attaccò senza provocazione i pacifici musulmani;
d) Saladino era un galantuomo e i crociati dei farabutti;
d) da allora i musulmani ci odiano con ragione.

Questo mucchio di corbellerie è ribaltato ... (in viarie opere, come ad esempio, nel Perchè le crociate, di don Giorgio Fedalto, scaricabile gratuitamente da www.totustuus.it , nota di Fattisentire.org).

Sì, perchè è vero l'esatto contrario di tutti i punti summenzionati.
Innanzitutto, i musulmani cominciarono a interessarsi alle crociate solo quando l'Occidente le mise loro in testa, cioè alla fine del XIX secolo.
Non solo gli arabi contemporanei quasi non se ne accorsero, perchè si trattava solo di invasioni periodiche durate poco e per nulla rivolte contro l'islam in quanto tale.
Anzi, i musulmani sudditi dei regni latini di Palestina e Siria erano pure contenti perchè i cristiani non li consideravano dhimmi (diversamente da quanto facevano i governanti islamici con cristiani ed ebrei) e le tasse che pagavano erano più leggere che nei circostanti regni musulmani.
«Per molti arabi, inoltre, le crociate non furono che attacchi sferrati contro gli odiati turchi».
Infatti, fu quando arrivarono, a mano armata, i turchi - che massacravano i pellegrini - che ebbero inizio le crociate.

Le quali ebbero il merito, per la civiltà europea, di fermare l'espansionismo turco per due secoli, dopo i quali l'Europa si ritrovò a doversi difendere fin dentro casa per i successivi quattro.

Per quanto riguarda il Saladino, il romanticume sulla sua figura ammaliò anche il Kaiser, Guglielmo II, il quale depose sulla sua tomba una corona bronzea d'alloro (che poi Lawrence d'Arabia, come tutti gli arabi nemico dell'Impero ottomano, fece sparire).
Nel film succitato il giudizio è identico.
Eppure, dopo la disfatta inflitta ai cristiani ad Hattin, così il suo segretario, Imad ad-Din, descrisse quel che fu fatto ai templari e agli ospitalieri catturati: «Ordinò che fossero decapitati, preferendo l'ucciderli al farli schiavi. C'era presso di lui tutta una schiera di dottori e sufi, e un certo numero di devoti e asceti: ognuno chiese di poterne ammazzare uno», cosa che Saladino concesse volentieri.
Non è vero che mandò liberi tutti gli abitanti di Gerusalemme: metà di questi non potè pagare l'esoso riscatto e fu venduta schiava.

... anche sulla famosa Quarta crociata, quella che conquistò Costantinopoli anzichè la Terrasanta. E anche qui rimette le cose a posto. Fin dalla prima spedizione, i bizantini avevano sempre mantenuto un atteggiamento sleale nei confronti dei crociati, tradendoli a più riprese. Addirittura, l'imperatore Isacco II si era alleato col Saladino contro i latini per favorire i greco-ortodossi; presa la Terrasanta, Saladino, secondo i patti, aveva consegnato a questi ultimi ogni chiesa latina.
Ora, ancora un volta, la richiesta d'aiuto era partita da Costantinopoli e ancora una volta gli europei avevano risposto. E ancora una volta, giunti sul posto, erano stati traditi.
Così, stimarono che l'unico sistema per non essere pugnalati alle spalle era insediare uno di loro a Costantinopoli.