sabato 29 ottobre 2011

Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino:Entri ingenuo esci ignorante.

Ingresso del Museo Nazionale del risorgimento Italiano a Torino.



Per pura curiosità mi  recai al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano a Torino per vedere quanto lo stato illegittimo D'Italia sarebbe arrivato a spargere menzogne pur di giustificare la sua effimera esistenza, quindi mi recai nella capitale del Regno Sardo(Torino) curioso di ciò che sarebbe saltato fuori , anche se una certa idea girava già nella mia testa.Arrivato davanti a palazzo Carignano dove nella piazzetta di fronte sorge la statua di Vincenzo Gioberti(unica cosa buona)mi accinsi ad entrare, il palazzo era molto esteso e lo si capiva già al solo ingresso, salendo le scale tappezzate di rosso arrivai in biglietteria e mi si presentò davanti agli occhi un ambiente oserei dire triste e spoglio, vi erano altri visitatori di diversa età e provenienza, c'erano anche dei libri in vendita , ma ad un primo sguardo mi accorsi che erano la solita paccottiglia pro-risorgimentalista (nulla da stupirsi) di importanza totalmente nulla, e come se non bastasse le forniture erano così scarse da far aumentare di più la tristezza della biglietteria , pagai il biglietto e mi apprestai all'ingresso nella prima sala , fin dal primo istante fui bombardato da pubblicità spudoratamente pro-Savoia, che a dirla tutta mischiava fatti totalmente separati tra loro e incongruenti, tra le prime cose citate vi era l'immancabile Rivoluzione Francese, che veniva come era palese pubblicizzata come cosa buona e giusta, vi erano busti di Napoleone, il cappello frigio simbolo dei giacobini , veniva anche intrattenuta la gente con ulteriori filmati propagandistici che parlavano più che bene dei rivoluzionari e di ciò che avevano fatto, liquidando le vicende contro-rivoluzionarie come semplice banditismo spinto dalla fede che per come la raccontavano loro , era l'ignoranza che non li faceva capire l'importanza della rivoluzione. Innervosito da tale menzogne , e rattristato dalla gente lobotomizzata che seguiva tali notizie come oro colato, proseguì con la mia visita , quando arrivai nelle stanze che trattavano la restaurazione mi accorsi senza sorpresa che la sfilza di menzogne continuava, erano presentati i soliti cattivi che cattivi non erano , e i soliti buoni che di buono avevano ben poco, erano appesi all parete due grossi quadri raffiguranti gli ultimi due Savoia del ramo principale, Vittorio Emanuele I° , e Carlo Felice, rappresentanti gli ultimi Savoia decenti nella storia, avanzando di sala in sala si potevano ammirare una sfilza di ritratti e dagherrotipi raffiguranti veri e propri terroristi, come Mazzini, Garibaldi, Manin, ecc..., tanto per citarne alcuni, senza contare poi la ricostruzione della fantomatica cella di Silvio Pellico, ennesimo settario e terrorista, famoso per aver scritto "le mie prigioni", ennesima carrellata di bugie e calunnie verso il governo Asburgico.Tra una sala e l'altra incominciavano a spuntare ritratti di diversa data raffiguranti quel  rifiuto di Vittorio Emanuele II°, accompagnati da descrizioni del personaggio lontane anni luce dalla realtà, in tutte le sale del museo veniva esaltata le figura del Regno di Sardegna e del suo governo "liberale", di Cavour e delle sue presunte opere "buone", in poche parole si trattava di una manipolazione della realtà spaventosa, addirittura all'interno di una teca vi  era conservato un fazzoletto sporco del sangue di Garibaldi, quasi come fosse quello di un Santo, una vergogna!!!, all'interno del museo si poteva osservare il parlamento Subalpino, dire che sapere che proprio in quei posti hanno assassinato la vera Italia e che proprio li sedevano individui spregevoli come Cavour mette i brividi, ma la cosa che mi sconvolse particolarmente, è stata quando vidi all'interno di una sala di proiezioni , molte persone incantate ad ascoltare e ad assorbirsi tante di quelle menzogne senza nemmeno esserne a conoscenza, quella gente era convinta di sentire la verità mentre si trattava solo di menzogne.Dopo aver visto tutto ciò il museo si concludeva con le ultime sale contenenti i ritratti del Genocida Umberto I°, e con cimeli della grande guerra dove vennero mandati a morire contro la loro volontà e il loro credo milioni di giovani, uscito da queste ultime sale si presentò davanti a me un enorme sala con al suo interno quadri raffiguranti battaglie del 1848 e del 1859-1860, dopo di che terminai la mia visita e uscii dal museo.

In conclusione ho avuto la conferma delle mie precedenti riflessioni, il museo è totalmente, innegabilmente, fortemente, la più grande e colossale propaganda farsata risorgimentalista che io abbia mai visto!, non c'è una cosa raccontata con obiettività e realtà, e la povera gente che entra li pensa erroneamente che sia tutto vero, e lo da per scontato, questo stato fantoccio mi mette sempre più tristezza, arriva al ridicolo per legittimarsi e passare per cosa buona e giusta, vi do un consiglio lettori, se siete poco preparati e facilmente suggestionabili evitate certi posti, ne va della vostra cultura, anche se penso che se state leggendo queste righe un po di verità la sapete già.

Statua di Vincenzo Gioberti.




Parte iniziale del Museo(sulla sinistra i cimeli di Vittorio Emanuele II°).



Terrificante visione del Parlamento Subalpino.




Una delle tante sale a  dir poco raccapriccianti del Museo.



Il Principe dei Reazionari.