Maggio 1860: prigionieri politici e mafiosi fino a quel momento relegati alla Fortezza a mare di Palermo dai Borbone, festeggiano col tricolore, la liberazione ad opera di Garibaldi, che fondò la pseudo ''patria'' dove la mafia poteva e può trovare libero sfogo.
Tutti i mafiosi, i quali con premura hanno esposto il tricolore ovunque in città, sono stati ricompensati con l'accesso alle principali cariche istituzionali e Palermo fu lasciata al loro controllo, ancora oggi è così.