– di Daniele Di Luciano – Fonte: http://www.losai.eu/
Ce lo ricordiamo tutti Pianto antico, vero? E come dimenticare San Martino?
Giosué Carducci è uno dei più grandi poeti italiani. Fu il primo italiano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1906. Viene studiato in tutte le scuole, da bambini e adolescenti.
Ma in quanti sanno che Carducci era un massone satanista? Ricordo che mia madre mi ascoltava ripetere le poesie che le maestre ci facevano imparare a memoria. La pargoletta mano, il verde melograno, piovigginando… Chissà che faccia avrebbe fatto mia mamma se avesse saputo che imparavo a memoria le opere di uno che inneggia Satana. Quando qualche anno dopo riportai a casa il mio primo (e fortunatamente ultimo) CD di Marilyn Manson, non ascoltava con la stessa espressione beata.
Quando Carducci scrisse, nel 1865, Inno a Satana, aveva già trent’anni e “l’età da Marilyn Manson” era bella che superata… Solo tre anni prima, nel 1862, Carducci era entrato in massoneria, nella loggia Severa. Il futuro Premio Nobel era talmente eccitato dalla sua iniziazione che ci scrisse pure un’ode! In Dopo Aspromonte Carducci esalta suo “fratello” (in senso massonico) Garibaldi e lancia un primo saluto a Prometeo, il portatore di luce, anche chiamato, in loggia, Lucifero:
Ma questo è solo un assaggino. Alla fine dell’articolo troverete il link all’intero Inno a Satana. Prima però vi voglio riportare la parafrasi dei passi salienti, tratta da qui (anche nell’originale Satana è scritto in maiuscolo, dio in minuscolo):
Mi rivolgo a te [Satana], che sei l’origine di tutta la realtà esistente, il fondamento di ogni cosa e la sua essenza, motore dell’intelletto e dei sentimenti;
mi rivolgo a te senza censura con i versi spregiudicati di questa poesia, invoco te, o Satana, [e ti dichiaro] principio ispiratore degli umori di questo banchetto.
Prete, metti da parte l’aspersorio e il tuo vecchio sistema di valori! Giacché, prete, è inutile sperare che si possa tornare indietro lungo la strada del progresso, simboleggiato da Satana.
Satana, tu sei d’ispirazione ai miei versi, è come se impetuoso uscissi dal mio petto, sfidando il dio dei pontefici colpevoli, dei re sanguinari; e come un fulmine scuoti le menti.
Cosa ne è stato del valore di tutta questa bellezza, se i cristiani, come barbari, spinti da furore mistico, distrussero i templi dedicati a Satana e le testimonianze dell’arte pagana?
Tu [induci] gli alchimisti occupati nelle loro attività, tu [induci] i maghi impazienti [di riuscire a controllare la natura], oltre i cancelli dei loro laboratori [in cui si tramandavano le superstizioni medioevali], sveli il nuovo e brillante orizzonte della verità [ovvero la scienza moderna].
diffondete nell’aria il vostro messaggio profetico: l’età è matura, è prossimo l’avvento di un era nuova.
Auspico che d’ora in poi l’umanità si rivolga a ciò che rappresenta Satana con la stessa devozione un tempo riservata, nei riti e nelle richieste di aiuto, al Dio della tradizione cristiana.
Link -> Inno a Satana
Cos’altro aggiungere? Forse che un massone satanista che attende la “nuova era” può essere studiato solo in un sistema scolastico massonico-satanista-newage? Forse tra qualche anno ci sembrerà normale pure che nostro figlio impari a scuola antichrist superstar? Forse…