domenica 25 gennaio 2015

Perchè è importante leggere la storia in qualsiasi lingua, diversa dall'italiano.




Immaginate di essere un lettore tailandese, che non sa nulla della storia italiana ma conosce molte lingue. Legge che Pola si chiamava Pietas Julia, che fu conquistata dai veneziani e distrutta dai genovesi. Qualcosa non quadra, consulta Wikipedia italiana che ignora tutta la storia di Pola prima della conquista romana. Invece in Wikipedia tedesca scopre che la storia del luogo è antica di 7 mila anni e che nel 10° secolo vi era insediata una comunità illirica.
Consulta Wikipedia croata, scopre particolari ancora più interessanti cioè che il nome illirico della città era Polai che significava “città dei fuggiaschi”. Costoro sarebbero stati degli ellenici e la loro presenza antecedente gli illirici sarebbe testimoniata dagli scavi archeologici che hanno portato alla luce del vasellame ed una statua di Apollo.
Non solo, scopre che quella tribù illirica del 10° secolo avanti Cristo era quella degli “Histri”.
“Perbacco... allora gli istriani erano a Pola dal 900 avanti Cristo”, pensa il tailandese.
Scopre poi che la città ebbe una storia molto più complessa, totalmente ignorata da Wikipedia italiana ed appena accennata in quella tedesca. Scopre altresì che la città fu distrutta altre due volte dai Pisani, e che i veneziani erano stanziati in città dal 1190, molto prima di quanto dichiarato dagli italiani, solo che il dominio della città si alternava tra chi sbarcava più soldati.
Scopre anche che il nome romano completo, era "Colonia Pietas Iulia Pola Pollentia Herculanea". Il sesto senso gli dice che il tramandarne solo la parte ce dice "Pietas Julia" potrebbe essere un trucco ma non conosce abbastanza il latino per approfondire.
Il lettore tailandese è sempre più perplesso... ha letto sulle fonti italiane che Pola è una città “italianissima da sempre” e che ciò sarebbe testimoniato da:
- l'Arena romana
- la dominazione veneziana
- le parole di Dante
Cerca a proposito dell'Arena: esistono quasi 300 arene, anfieteatri e circhi massimi romani in tutta Europa, in Africa, in Asia. Eppure, nessuno rivendica l'italianità di quei luoghi.
Cerca a proposito della dominazione veneziana, ma scopre che era una Repubblica indipendente per circa mille anni. Cerca a proposito dei genovesi e dei pisani, e scopre che anch'essi sarebbero “italianissimi” da sempre, ancora più a lungo di Pola e più dei veneziani.
Non capisce.. il nostro tailandese... se erano tutti italiani, perchè si distruggevano le città? A proposito di Dante, scopre che delle terre da egli descritte come Tirolesi e Germaniche, fanno parte dell'Italia, mentre Pola descritta come italianissima, non ne fa parte.
Prosegue la lettura: “Nel 1650 Pola aveva 300 abitanti. L'Austria, dopo fattane il principale porto militare dell'Impero, vide una popolazione di 60 mila persone, dei quali solo 20 mila erano militari. E si chiede: “se i 300 abitanti del 1650 erano italianissimi come dicono gli italiani, che percentuale di crescita demografica ebbero, per giungere a 40 mila nel 1900? Il 13 mila per cento. Impossibile pensa il tailandese... quindi erano immigrati. Ma non riesce ancora a capire, come mai l'Austria avrebbe mandato a Pola, 39.700 italiani.
Conclude che da quel momento in poi, userà l'italiano solo per ordinare le pizze e che si informerà di Storia e Geografia in altre lingue.

Fonte: Vota Franz vive