Dall’Huffington Post del 13 Gennaio 2014: “Trivellazioni in Basilicata, il Governo prova ad accelerare per l’estrazione di petrolio. Il Wall Street Journal: è il Texas italiano”. Prosegue:” La Basilicata come il Texas. Arriva dalle pagine del Wall Street Journal la denuncia del tentativo del governo italiano di accelerare sulle trivellazioni per l’estrazione di petrolio nella regione del sud Italia. Secondo il quotidiano americano, Palazzo Chigi affamato di entrate, a caccia disperata di nuovi posti di lavoro e di politiche che sconfiggano la recessione sta cercando di sgombrare la strada perché l’Eni e le altre grandi compagnie petrolifere possano accelerare le trivellazioni”.
“Capitale europea della Cultura 2019, designata Matera”, titola Repubblica il 17 Ottobre 2014. Leggiamo: “Sette voti su tredici: superate in finale Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia e Siena. La città della Basilicata condividerà l’onore con Plovdiv (Bulgaria). Il sindaco Adduce: ‘Sconfitti i pregiudizi’. Il ministro Francheschini: ‘Modelli virtuosi, ora lo stesso anche in Italia’. Secondo alcuni osservatori, l’impatto economico sul territorio sarà di circa 30 milioni di euro. Matera sarà la Capitale Europea della Cultura 2019. Il verdetto è stato comunicato da Steve Green, presidente della Giuria internazionale di selezione composta da 13 membri (sei italiani e sette stranieri), al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) Dario Franceschini.”.
Il 5 Novembre 2014 sempre su Repubblica: “Senato, sì alla fiducia: lo Sblocca Italia è legge […] Il ministro Boschi ha annunciato la decisione dell’esecutivo tra le proteste delle opposizioni, che avevano chiesto di votare il non passaggio all’esame degli articoli del decreto legge. […] Scontro su trivellazioni e proroga concessioni autostradali” (qui cronaca).
Da GreenReport del 10 Febbraio 2015: “Le trivelle in Basilicata dopo lo Sblocca Italia: permessi petroliferi in 93 comuni”. Secondo Legambiente Basilicata, dopo due mesi dall’approvazione della legge “Lo Sblocca Italia, seppur corretto su alcuni aspetti, continua a dare carta bianca agli appetiti dei petrolieri, trasformando l’Italia e in particolare la Basilicata in una colonia per le trivelle”.
Il 16 Gennaio 2016 il sito ufficiale del Grande Oriente (Massoneria) pubblica la news: “A Matera una loggia del Grande Oriente dopo trent’anni”. Pertanto: “Grande soddisfazione per la nuova loggia nella Città dei Sassi. L’inizio delle attività è fissato ai primi di marzo. La notizia dell’imminente costituzione di una loggia a Matera è di questi giorni e la cerimonia d’installazione sarà il 5 marzo, nel Palazzo Viceconte, alle ore 10. Interverrà il Gran Maestro Bisi. Il nuovo sodalizio massonico è dedicato a Quinto Orazio Flacco, il grande poeta latino, nativo di Venosa, alla cui opera – secondo alcuni studiosi – si ispira gran parte del pensiero massonico. L’ultima loggia materana del Grande Oriente, in ordine di tempo, era intitolata a Giambattista Pentasuglia, l’unico lucano dei Mille, che fu convinto patriota e appassionato libero muratore”.
Cosa devono ancora aspettarsi la Basilicata e Matera (oltre alla già soppressione del bonus idrocarburi) dopo questo titolo propagandistico di “capitale europea della cultura”?