Geza Heim, Barone di San Martino. |
L’ordine superiore, però, è di non occupare materialmente la zona interessata dallo scoppio della mina a causa della sua pericolosità e instabilità.
Ma il Tenente Geza Heim, subito dopo lo scoppio, valuta che se il cratere venisse presidiato dagli italiani, ne deriverebbe un notevole danno per lo schieramento austro-ungarico. Pertanto d’iniziativa e con grande sprezzo del pericolo raccoglie alcuni soldati e si reca immediatamente a presidiare il cratere. Quando comunica via telefono campale al proprio comando di essere padrone della posizione e che vi sarebbe rimasto, i superiori gli fanno notare che uno specifico ordine lo vieta. Lui risponde che le circostanze lo richiedono e riattacca il ricevitore.
Quando l’Arciduca Giuseppe, comandante del VII Corpo d’Armata, si reca sul posto per esaminare personalmente la situazione, si rende conto che Heim ha ragione e la sua iniziativa ha consentito un enorme vantaggio tattico agli imperiali. Pertanto non soltanto non lo redarguisce ma, al contrario, lo premia con la massima onorificenza dell’Impero: l’Ordine di Maria Teresa.
Inoltre, per il suo coraggio, il Tenente Geza Heim viene insignito del titolo nobiliare di “Barone di San Martino”, unico personaggio della Storia a poter vantare un simile titolo.
Fonte: Isonzo fiume d'Europa