domenica 7 settembre 2014
Triestini illustri ed eroi dell'Impero: i Marenzi.
(Nella foto) Generale Gabriele Marenzi, 1917. Decorato con medaglia all'Ordine di Maria Teresa per le imprese durante l'offensiva "Mackensen" e nella seconda battaglia di Olmutz e la battaglia di Bucarest, in precedenza aveva comandato una brigata di cavalleria nella liberazione di Leopoli-Lemberg-Lviv.
Era stato uno specialista di duelli, presidente della corte d'onore (non dell'inesistente tribunale dei duelli che dice wikipedia italiana).
Nato a Lubiana, erede della nota famiglia Marenzi di Trieste (vedi palazzo Marenzi, via Marenzi eccetera). La famiglia originaria di Bergamo si era insediata a Lubiana nel 1500, entrando nelle grazie di Massimilliano che li nominò baroni di Brestovica vicino ad Hrpelje (quei delinquenti di wikipedia italiana usano ancora il nome fascista "Brestovizza").
La famiglia in seguito, si divise tra Trieste dove nacquero molti membri importanti e Lubljana. Dopo la guerra dovette fuggire a Vienna, dove diversi Marenzi sono imprenditori, possiedono una galleria d'arte e parte degli antichi possedimenti di Wels.
Uno tra i Marenzi più famosi fu Antonio, geologo, che trattò e diffuse nel mondo la teoria moderna del "carsismo".
Naturalmente, la via Marenzi di Trieste è dedicata ad Antonio, non a Gabriele, secondo triestino decorato con l'Ordine di Maria Teresa.
Un altro Marenzi molto noto era Carlo Francesco, comandante della Landwher, comandante della zona militare di Budapest, lungamente addetto militare nelle ambasciate (molto vicino al servizio segreto) e soprattutto, membro ad honoris della guardia ungherese dell'Imperatore; onore mai concesso in precedenza a non ungheresi.