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Ricordata a Torino la strage avvenuta il 21-22 settembre 1864. In nome dell'unità, lo stato italiano uccideva al Sud come al Nord.
Comunicato di Gioventura Piemontèisa su un articolo pubblicato da "La Stampa":
"L’articolo pubblicato sulla strage di Torino è il solito tentativo di rileggere con i loro occhiali la nostra storia. Non essendo più possibile nascondere il fatto storico, esso viene reinterpretato e depotenziato, buttato in sterile e trita polemica. Il collegamento con la realtà di oggi è presto fatto: i nonni di coloro che oggi sostengono l’UE e il nuovo ordine mondiale mettono i loro burattini al governo degli Stati di Savoia con due colpi di Stato, sfruttano l’esercito e la diplomazia piemontese per mettere su uno stato massonico e, una volta realizzata l’impresa, fanno capire ai piemontesi di non farsi illusioni di potere, e se ne sbarazzano con la forza militare. La stampa, ora come allora, ha la funzione di diffondere falsità e di distorcere la realtà. Prova ne è che la manifestazione di domenica in piazza San Carlo è stata del tutto censurata".
Di Redazione A.L.T.A.