venerdì 9 agosto 2013

L’amore, oggi

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“ Tutti dicono e ripetono ti amo. Bisogna trattare con cura le parole. Non ripeterle a ogni piè sospinto.  Né usarle a casaccio,l’una per l’altra,raccontando bugie. Altrimenti si logorano. E a volte è troppo tardi per salvarle” Erik Orsenna
“L’amour, tel qu’ il existe dans la societé, n’est que le contact de deux épidemides et l’èchange de deux fantaisies” Nicolas de Chamfort
 
Mi piace molto parlare, lo ammetto. Ma mi piace soprattutto ascoltare le storie degli altri. E per la maggior parte sono storie d’amore. Perché è normale a vent’anni desiderare l’amore. Desiderare braccia forti che ci sostengano nelle difficoltà, parole dolci per sentirci amate, magari tramonti romantici sulla Tour Eiffel e passeggiate mano nella mano sulla spiaggia. Ma spesso l’amore di cui sento parlare non ha nulla a che fare con  tutto questo.
Sono storie di ragazzi che dicono “ti amo”a una ragazza desiderando il suo corpo per una notte sola. Di ragazzine di tredici anni già predatrici e prede ,piccole vamp in bilico sui tacchi assurdi.
Sono  storie di test di gravidanza nei bagni dell’università, di fidanzamenti dove si vive già come marito e moglie, di convivenze ,di divorzi.
E la parola “amore” è innalzata come bandiera a giustificare tutto:  si amano, allora è giusto, allora è lecito.
Una volta ho chiesto ad alcune mie amiche che senso avesse amarsi,per due persone , quale fine pratico ci fosse nell’amore.
In puro stile Fabio Volo mi risposero tutte che l’ amore non deve avere un senso  né un fine.  L’amore basta a se stesso , insomma.
Il problema è che l’amore, cioè le farfalle nello stomaco, il desiderio e tutte quelle robe lì, finiscono.
 Esse sono solo la prima fase dell’ amore. Ma  molti le scambiano per l’amore vero. E quando non provano più le stesse  emozioni, mollano tutto, anche all’interno di un matrimonio.
Ma il matrimonio dei miei genitori per esempio dura da 21 anni, e non ho mai visto due persone più diverse   stare insieme. Non ci sono molte cose che li uniscono…e ormai  la fase dell’innamoramento è ampiamente passata. Eppure mio padre e mia madre non riescono a stare lontani per molto.
C’è un segreto. Un giorno mia madre  avrà guardato mio padre e improvvisamente si sarà accorta che aveva la bocca un po’ storta. Che era un po’ troppo brontolone. Che lasciava le sue cose sporche in giro per la casa e aveva la mania di spostare gli oggetti nei posti sbagliati ….Mille piccoli difetti le saranno  comparsi davanti all’improvviso, ora che non era più accecata dalla prima fase dell’amore.
Avrà iniziato a non sopportarlo, a non desiderare più così tanto la sua compagnia.
Eppure non ha mollato. Ha scelto di amarlo come aveva promesso a Dio. Sopportare i difetti di suo marito è diventato un modo di santificarsi (che è il fine del matrimonio ) e scegliendo giorno per giorno di amarlo, lo ha amato per 21 anni. L’amore è una scelta.  Amare costa fatica, è un sacrificio. Ed è il senso del sacrificio che si va perdendo.  Si ama perché è facile all’inizio, si ama la bellezza di un corpo, la simpatia, le parole dolci, si ama il piacere che vi si trova. E poi un giorno ci si sveglia con il cuore vuoto e si fugge via alla ricerca di quella sensazione perduta … perché semplicemente amiamo essere amati, siamo egoisti e chiamiamo questo egoismo amore.                       
 Dimentichiamo Fabio Volo , Titanic, Cime Tempestose e via dicendo. L’amore tra un uomo e una donna non è mai fine a se stesso,ma questo non lo si capisce se non si crede davvero in Dio. L’amore è un dono di Dio per unire due anime, due anime che devono raggiungerlo camminando insieme, e devono trasmettere la vita e l’ amore. La persona che amiamo non è il centro del mondo, non è lei il fine . Vale la pena  perdere la propria anima per uno sguardo di velluto, per un desiderio o un palpito? Il fine è sempre Dio, l’amore è il mezzo.  ( Lo scrittore francese Ernest Hello disse alla moglie il giorno del matrimonio di volere sempre il secondo posto nel suo cuore : il primo doveva essere riservato a  Dio).
 L’amore porta al fidanzamento e al matrimonio. Niente amori nei flirt estivi,nelle storie di una notte sola, nei fidanzamenti fine a se stessi fatti in nome dell’amore.
E se amare Dio sopra ogni cosa a volte  ci costa fatica, a maggior ragione dovremmo faticare per mantenere saldo ogni amore umano.
Dunque lasciare qualcuno perché “non ci amiamo più” è semplicemente una fuga codarda. Non ti amo più non significa niente.  L’amore è soprattutto un atto della volontà.
Ma questo abuso della parola amore porta tanti giovani corpi a bruciarsi presto, troppo presto,all’età in cui io personalmente giocavo ancora con le bambole. Perchè se si perde il senso di che cos’è l’amore, e lo si identifica con la passione, si perde anche il senso della purezza, del dono reciproco che si fa di se stessi nel legame del matrimonio, del sesso come mezzo di  procreazione e non di mero piacere. Cosa darà all’anima un’infinità di attimi di piacere sempre uguali, se non un’insaziabile avidità di averne ancora? Si diventerà schiavi del proprio corpo…Lo si donerà buttandolo via e si chiamerà quest’atto “amore”. E molte ragazze lo faranno per ignoranza, per ingenuità, perché convinte che così facendo saranno amate.
In breve se manca Dio, manca l’Amore nei cuori umani.
Ne rimane il surrogato, la parte animale, l’appetito, la passione.
L’eventuale verginità di una ragazza spesso non verrà più vista come un valore, ma come un segno di stranezza,così come la sua richiesta di purezza in un fidanzamento.
Il tutto offre un quadro della situazione assai desolante. Dio viene gentilmente fatto accomodare in soffitta mentre il mondo si riveste di lustrini, si copre di  gioielli per abbagliare gli occhi delle persone e ricoprire il Vuoto che porta con sé.
Ogni uomo è ciò che sceglie di amare. Dio o il mondo. E questa scelta si rifletterà sugli altri amori che avrà su questa terra.
Non c’è via di mezzo, le rose o le spine, la strada in discesa e quella in salita verso il Cielo.
Quando ascolto le storie di questi quasi-amori, mi scoraggio.
Come fare a rieducare un’intera generazione ,abbandonata dalle famiglie,dai sacerdoti (che a volte organizzano in parrocchia seminari sulle malattie veneree e sui metodi contraccettivi…),ingannati dalle lusinghe e dalle rose finte del mondo?  Sembra impossibile…
Ma poiché siamo Cristiani, bisogna continuare a credere nell’Amore,con la A. Nel per sempre. Nel matrimonio, nella famiglia (quella vera). Nella grande sfida dell’amore.
 
-Vic-
 
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