lunedì 5 agosto 2013

5 agosto, buon “compleanno” Gospa di Medjugorje

5 agosto, buon “compleanno” Gospa di Medjugorje

 
Oggi è il 5 agosto 2013: buon “compleanno” Gospa di Medjugorje! Preghiera prima dello studio e di una lettura: Misericordioso Iddio, concedi ch’io brami ardentemente ciò che ti piace, lo investighi prudentemente, veracemente lo conosca e perfettamente lo compia a lode e gloria del tuo Nome [Il mio libro di preghiere, p. 15]
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Dalla dichiarazione del Vescovo di Mostar-Duvno, Ratko Perić, data 26 settembre 2009, da “Il fenomeno di Medjugorje (2a parte)”, Službeni vjesnik, 2/2009, pp.185-189 (fonte: www.cbismo.com – sito ufficiale della Diocesi).
Leggiamo insieme il testuale …
La Chiesa Cattolica, secondo il Liber Pontificalis, festeggia la Natività della B. V. Maria sin dal secolo settimo, dai tempi di papa Sergio I (687-701). In Oriente, a Costantinopoli, anche da qualche decennio prima. 
Secondo la Cronaca delle apparizioni della parrocchia di Medjugorje nelle “visioni” – così Vlašić le chiama regolarmente – l’apparizione presunta dice che il 2000° compleanno della Madonna era il 5 agosto 1984. Il cappellano d’allora, fra Tomislav Vlašić, ha trasmesso tale invenzione anche al Papa a Roma e al vescovo Žanić a Mostar. Ecco che cosa leggiamo nella Cronaca, condotta dallo stesso Vlašić. Ma torniamo tre anni indietro per vedere come sono stati festeggiati i compleanni e come è cambiata la data.
Gli auguri per il compleanno della Natività, 8.9.1981
Due sono i rapporti ufficiali e diversi: di Vlašić e di Laurentin. Vlašić nella Cronaca scrive: “Visioni – I veggenti hanno avuto l’incontro con la Gospa. Il piccolo Jakov le ha fatto gli auguri di compleanno. Lei era tutta esultante dicendo che questo è uno dei suoi giorni più felici. Ha esortato i veggenti alla perseveranza nella fede e nella preghiera”.
Sullo stesso evento del tutto diversamente R. Laurentin, “storiografo” dei fenomeni di Medjugorje: “Compleanno della Gospa. L’8 settembre, nella festa della Natività, la Vergine appare con il bambino Gesù. È proprio in casa di Jakov. C’è anche Vicka: – Cara Gospa, ti auguro buon compleanno – le dice familiarmente tendendole la mano. La Madonna prende la sua mano tesa, ma Vicka non osa fare altrettanto, e Jakov confuso per la sua audacia le chiede di non parlarne”.
Lei invece dice tutto a Laurentin, e lui nel suo libro![R. Laurentin, Racconto e messaggio delle apparizioni di Medjugorje, Brescia 1987, p. 94]
Gli auguri per il compleanno per la Natività, 8.9.1982. (Mercoledì)
“Dei veggenti mancavano Mirjana e Ivica [Ivanka]. Gli altri sono stati al raduno. Hanno avuto la visione. La Gospa era particolarmente solenne. I giovani le hanno fatto gli auguri di compleanno. Non c’erano messaggi particolari”.
Quindi l’8 settembre 1981 e 1982 la “Gospa di Medjugorje” regolarmente festeggia il suo compleanno come tutta la Chiesa Cattolica celebra la festa della sua Nascita a questo mondo. Persino esteriormente era “tutta esultante”. Anche per l’anno successivo, questa ricorrenza continuerà ad essere caratterizzata dallo splendore della solennità e dall’esultanza per il compleanno. Si osservi:
Il compleanno della Gospa, 8.9.1983. (Giovedì)
“Quattro veggenti hanno avuto la visione. Dicono che la Gospa era particolarmente solenne e felice. Non ha detto messaggi speciali”.
La Gospa anche per la Natività del 1983 ha mantenuto le vesti solenni del compleanno degli anni precedenti, ma non c’era nessun augurio dai “veggenti”. Evidentemente si prepara qualcosa dietro la collina da parte dell’“apparizione di Medjugorje” e da parte dei “veggenti di Medjugorje” e da parte del “mistificatore” Tomislav Vlašić. Si osservi che cosa scrive lo stesso Vlašić:
Tomislav Vlašić con i "veggenti". L'ex fratte è stato ridotto allo stato laicale per gravi crimini contro la fede
Tomislav Vlašić con i “veggenti”. L’ex frate è stato ridotto allo stato laicale per gravi crimini contro la fede.
Il compleanno della Gospa non è il giorno della Natività, ma il 5 agosto, la Madonna della Neve
Scrive fra Tomislav: 28. V. 1984. (Lunedì). “Oggi ho visitato il p. vescovo Pavao Žanić. Gli ho portato l’ultima parte del Diario di Jelena e di Marjana Vasilj. Gli ho portato anche il messaggio della Gospa dato a Jelena per lui, per il S. Padre e per il pubblico cristiano che il 2000° genetliaco della Gospa è il 5.08.1984”.
[si veda il documento inviato al p. Vescovo –  Ricordiamo subito (aggiunge il Vescovo) che in quel documento dello stesso giorno c’è anche questo: “Ha detto:Quelli che sentono anche un po’ di amore verso di me in quel giorno non vadano neanche a scuola, né al lavoro, né a nulla. Prendano il rosario e lo recitino.’ ” Del resto, quel giorno era – domenica, e non si doveva andare a scuola!].
P. Vescovo a priori rifiuta il messaggio, cioè non ci crede. A me oralmente vieta di parlarne, e ha detto che me lo vieterà anche per iscritto. Il messaggio lo farà pervenire, con l’altro materiale, alla Congregazione.
Quando l’ho pregato di capire noi operatori pastorali che non possiamo essere indifferenti verso i messaggi che richiedono alla gente di convertirsi, lui ha detto press’a poco così: “Qui non c’è la Gospa. Io ne prendo la responsabilità su di me… nessuno è obbligato a credere nelle apparizioni private…”
P. Vescovo aveva mille ragioni di non crederci. E nessuna ragione lo muove a crederci. Così ha agito.
L’ho pregato che qualcuno della Commissione interroghi e studi il fenomeno di Jelena [Jelena già da un anno e mezzo incontra la Gospa e né il p. Vescovo né nessun membro ha parlato con lei!] Egli ha fatto un gesto con la mano, dicendo che ci sono centinaia di tali veggenti. L’ho pregato anche di parlare con tutti i veggenti, poiché essi faranno sapere presto grandi eventi. Ha risposto che egli con loro non ha più niente da dire.”
Ecco l’annuncio solenne del compleanno della Gospa, per il 5.8.1984. Se dunque il 2000° compleanno della Gospa di Medjugorje era nel 1984, ciò vuol dire che aveva 16 anni prima dell’inizio della Nuova era, cioè avanti Cristo. Avrebbe avuto pertanto 16 anni quando ha dato alla luce Gesù Cristo. E siccome secondo i documenti storici attuali, la Nascita di Gesù si colloca tra il 7 e 6 anno ‘avanti Cristo’, ciò significa che bisogna sottrarre questi 6-7 anni da quegli anni della Gospa. Secondo tale fantasia di Medjugorje, la Gospa darebbe alla luce un figlio all’età di 9 o 10 anni. Ma i fanatici di Medjugorje sono pronti a credere anche nelle invenzioni più incredibili!
Non possiamo non rilevare l’atteggiamento molto chiaro e deciso del vescovo locale Pavao Žanić (Vescovo, buonanima, che ha retto la Diocesi dal 1980 al 1993), il quale non credeva (a fine studio c’è una nota specifica – APPROFONDIMENTO – che spiega perché il Vescovo non credeva assolutamente ai “veggenti” ed al “fenomeno”) assolutamente nelle “apparizioni”, il quale era pronto ad assumere su di sé la responsabilità di quel che affermava, il quale aveva “mille ragioni” per non crederci, e nessuna ragione che lo spingesse a credere nelle favole dei “veggenti” e del loro mistificatore di Medjugorje. Vescovo davvero coraggioso![storia: Dopo che il vescovo Žanić ha pronunciato la sua nota predica il 25 luglio 1987 a Medjugorje, nel settembre dello stesso anno, salutai il card. Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, all’aeroporto di Roma – andavamo al Congresso mariologico-mariano di Kevelaer - e dopo essermi presentato, il Cardinale mi disse: “Lei ha un Vescovo coraggioso!”  ]
Ma qui riguardo a Vlašić non è uno il punto, ma due:
Si aspetta che la Chiesa approvi il compleanno della Gospa o che il Cielo vi provveda. 14.VI.1984. (Giovedì). “La dichiarazione-messaggio sul 2000° compleanno della Gospa, per ora non lo proclameremo finché l’autorità ecclesiastica non l’approvi o lo stesso cielo provveda a che tale giorno sia evidentemente preparato”;
L’autorità ecclesiastica, però, non l’ha approvato né in quell’ora né adesso. Tuttavia l’apparizione di Vlašić ha presto richiesto che il 2000° compleanno della Gospa si festeggiasse in modo particolare.
Uno dei tanti banner di propaganda per il "compleanno" della Gospa.
Uno dei tanti banner di propaganda per il “compleanno” della Gospa.
La preparazione speciale per il compleanno. 27. VII. 1984. (Venerdì)
“I veggenti hanno avuto la visione insieme. Non c’erano messaggi speciali. Ivan ha avuto stasera la visione sul luogo delle apparizioni. La visione è stata alle 22:30. La Gospa ha detto questo: “Io proseguo a voler rimanere con i miei eletti nella chiesa, per diffondere qui, attraverso loro, la Lieta novella…” (Il desiderio della Gospa si riferisce all’intento del vescovo Žanić di rimuovere i veggenti dalla chiesa). “Siate in questo tempo pacificati e non vi emozionate poiché mio figlio Gesù in questo tempo opera fortemente in questa parrocchia e nel popolo che viene qua…” La Gospa, dice Ivan, ha anche detto che per il suo 2000° genetliaco, cioè il 5 agosto 1984, ci prepariamo in particolare. Ha chiesto che in questi giorni si preghi e si faccia astinenza, che la domenica si riceva la comunione con il cuore puro, come Gesù potrebbe operare nelle persone. Ivan ha trasmesso che la Gospa ha detto che ci saranno delle conversioni e segni negli uomini.
La “Gospa di Medjugorje” va direttamente contro le disposizioni del Vescovo; sia che i veggenti, con le loro apparizioni, siano rimossi dalla chiesa, sia che si divulghi la fantasia sul cambio del compleanno liturgico della Madonna. Dopo l’intervento del Vescovo, però, una settimana prima del presunto compleanno, non vi fu un avviso dall’altare. Scrive il cronista Vlašić.
Tuttavia senza l’annuncio. “Noi non abbiamo annunciato il genetliaco della Gospa (2000°) per il 5 agosto poiché il vescovo ce l’ha proibito. Solo abbiamo incoraggiato la gente, perché quel giorno, prima domenica – domenica della riconciliazione, sia davvero un giorno della riconciliazione”.
L’apparizione di Vlašić ha obbedito alle disposizioni del vescovo, ma solo tatticamente. Ha detto che “dall’altare non se ne parli a causa del vescovo”, per non irritarlo.
Capita spesso che i "veggenti" interrompano la Santa Messa per dare il loro "messaggio".
Capita spesso che i “veggenti” interrompano la Santa Messa per dare il loro “messaggio”.
Non parlare dall’altare. 30. VII. 1984. (Lunedì)
“Ivan ha avuto di nuovo la visione sul luogo delle apparizioni alle 22h. Con lui era il gruppo di preghiera, alcune suore, gente ed io”, scrive Vlašić. “L’apparizione durava 15 minuti. In un momento Ivan ha detto che la Gospa ha detto che ciascuno nel silenzio esponga i suoi problemi e desideri. Tutti abbiamo pregato in silenzio. Dopo l’apparizione Ivan mi ha detto che la Gospa ha detto che del suo 2.000o genetliaco non se ne parli dall’altare a causa del vescovo, ma che la gente sia incitata alla conversione e alla preghiera. Dice che lei ha chiesto specialmente alla gioventù della parrocchia più preghiere. Ha detto anche che suo Figlio Gesù attirerà da solo la gente qui”.
Tuttavia l’ “apparizione” di Medjugorje e il suo mistificatore Vlašić, infrangendo le disposizioni ecclesiastiche, “privatamente” festeggerà il “compleanno” della presunta Gospa che era “insolitamente felice”, anzi a causa degli auguri privati “fioriva dalla felicità”. [Leggeremo in seguito delle deliranti e raccapriccianti dichiarazioni della Gospa in un suo specifico messaggio].
La prima festa del “compleanno” non liturgico – 2000. 5. VIII. 1984. (Domenica)
“Tutti e cinque i veggenti hanno avuto la visione comune. Tutti dicono che la Gospa è stata molto felice come rare volte. Ai singoli veggenti ha detto parole particolari. A Marija: “Pregate! Apritemi il vostro cuore e chiedete. Io pregherò mio Figlio Gesù che vi conceda grazie. Pregate con fede.” Le abbiamo fatto gli auguri per il compleanno. Lei è fiorita di felicità.”
È evidente, anche Vlašić promotore, propagatore e mistificatore dei fenomeni di Medjugorje, ha formato la sua “apparizione” nelle visioni dei “veggenti” secondo la sua contumacia, doppiezza e mistificazione. Pubblicamente no, privatamente sì!
Preparazioni per la festa non liturgica del “compleanno”
Fra Slavko Barbarić (morto in stato di disobbedienza e privato di alcuni Sacramenti – per la Gospa “nato in cielo“) scrive: 30. VII. 1985. (Martedì). “Stasera la visione era sulla montagna. Presenti Marija, Ivan e Vicka. Marija dice che la Gospa ha chiesto quanta più preghiera fino al compleanno”.
Evidente, fino al nuovo compleanno, inventato, 5 agosto.
Statua commemorativa di fra Slavko, morto in stato di disobbedienza durante una via Crucis del 2000.
Statua commemorativa di fra Slavko, morto in stato di disobbedienza durante (o alla fine) una via Crucis del 2000.
Continuare – ad ogni costo!
Prosegue fra Slavko: 1.VIII. 1985. (Giovedì). “Molti mi chiedono notizie riguardo al mio trasferimento. Una giusta risposta non c’è ancora da parte di nessuno di noi. Tutti sentiamo che si deve fare qualcosa, ma non sappiamo che cosa e come. Ad ogni modo bisogna proseguire con il lavoro a Medjugorje e ciò ad ogni costo. Non si deve tradire.”
Anche a prezzo della disobbedienza ecclesiastica. Fra Slavko lo ha personalmente dimostrato, perché non voleva andarsene da Medjugorje, anche a costo di perdita delle facoltà di ascoltare le confessioni. In tale cocciuta disobbedienza è anche deceduto [la Gospa lo “canonizzerà” addirittura].
Il “compleanno” si celebra tuttavia
P. Barbarić annota nella Cronaca: 2.VIII. 1985. (Venerdì). “Secondo i pellegrini si sente la vicinanza delle feste della Gospa. L’anno scorso è stato annunciato il compleanno della Gospa. È stato celebrato nella preghiera e digiuno. Questa volta non si è detto nulla. I fedeli arrivano.”
Non si è parlato dall’altare. Ma in privato si è parlato, diffuso, propagato. Perché altrimenti i “fedeli arrivano”?
La gente non ha dimenticato! 4.VIII. 1985. (Domenica)
“Oggi c’è tanta gente e pellegrini perché l’anno scorso la Gospa ha detto, tramite Jelena, che è il suo 2000° compleanno. È passato un anno, e non potevamo dire in proposito neanche una parola e la gente non l’ha dimenticato. Ama la Madre, e questo è commovente!”
Queste sono le parole commoventi di fra Slavko Barbarić! Non hanno potuto dire neanche una parola, si riferisce alle parole dall’“altare”. E sono rimasti tutti gli altri canali.
Il Vescovo della Diocesi, Ratko Perić.
Il Vescovo della Diocesi, Ratko Perić.
La seconda celebrazione del “compleanno”
Scrive p. Barbarić: 5.VIII.1985. (Lunedì) – 2001° COMPLEANNO. “La visione era nella mia stanza. Presenti Marija, Ivan e Vicka. Durata di 4 minuti. Non c’erano messaggi particolari. Hanno descritto l’apparizione molto solenne. Chiamava alla gioia ed allegria e benediceva solennemente. Un fatto voglio rilevarlo: È il COMPLEANNO della Gospa. Non abbiamo detto nulla dall’altare. Gli altri hanno parlato durante la messa. Tutto ciò per obbedienza verso il vescovo. Non sono sicuro se un giorno la storia delle apparizioni di Medjugorje ci loderà. Ma, ecco, ci giustifichiamo con l’obbedienza per non provocare conseguenze e attacchi peggiori che certo non mancano. È un fatto triste, ma può essere. Eppur il popolo di Dio ha risposto a suo modo. A centinaia e migliaia sono arrivati ieri e oggi e per ore hanno pregato e cantato, si sono confessati. Tutto solo per gli auguri di compleanno alla Madre. È un fatto consolante. Senza annunci, pubblicità e propaganda, il popolo ode e vede, sente e risponde alla chiamata. Che chance per la Chiesa. Ma ecco in questo momento siamo ancora ciechi. Alla fine della messa 3 veggenti hanno recitato il Magnificat e tutti abbiamo risposto con Alleluia. Maria, grazie perché sei per noi!”
L’“apparizione” è avvenuta nella stanza di fra Slavko: apparizione solenne, gioia solenne, benedizione solenne! Tutte e due le volte lui ha scritto COMPLEANNO con le maiuscole. Fra Slavko obbedisce al vescovo! Egli non parla dall’altare, gli altri possono parlarne anche dall’altare. Si giustifica con la “obbedienza” per non provocare conseguenze peggiori. “E’ un fatto triste!” E il popolo di Dio sa la risposta! Centinaia e migliaia ieri e oggi “fanno alla Madre gli auguri di compleanno”. “E’ un fatto consolante!”.
Fra Slavko si rallegra come un bambino perché introduce il compleanno antiliturgico della “Gospa di Medjugorje”, perché fa un doppio gioco, perché tramite l’apparizione manipola le coscienze umane! E tutto ciò ci ha lasciato per iscritto.
Non c’è menzione della celebrazione liturgica della Natività, 1985. 8. IX. 1985. (Domenica)
“Natività di Maria. La visione era nella cantina. Presenti Marija e Jakov. Era molto breve, neanche un minuto. Eppure alcuni risultati sono ottenuti” (si allude all’esperimento già fatto).
Non si rileva che la Gospa sia solenne per il suo compleanno liturgico come nel 1981, nel 1982, nel 1983. L’“apparizione” di Medjugorje ha abolito il compleanno della Madonna e ciò per mezzo delle favole dei “veggenti” e delle fantasie di fra Tomislav e di fra Slavko.
Come è stato per la Natività del 1986?
8. IX. 1986. (Lunedì). “L’apparizione era nella nostra stanza. Presenti: Marija Pavlović e Jakov Čolo. Stasera l’apparizione è stata ripresa dall’equipe TV della BBC. Presente il leader del rinnovamento carismatico nella chiesa protestante tedesca”.
Non si rammenta né la Natività né la celebrazione liturgica del compleanno della Madonna, ma si rammenta la presenza del leader protestante del rinnovamento carismatico. Sintomatico!
La terza celebrazione del “compleanno”
La “Gospa” desidera che con lei si “aspetti il suo compleanno”. 3.VIII.1987. (Lunedì). “Ci sono molti pellegrini, specie italiani. Arrivano per il compleanno della Gospa.”
E l’indomani? 4.VIII.1987. “Per l’apparizione c’erano Marija e Ivan. Durata di circa 4 minuti. Hanno detto che la Gospa ha desiderato che si aspettasse con lei il suo compleanno. Perciò vi era molta gente sulla Collina delle apparizioni per tutta la notte.”
E il giorno stesso? 5. VIII. 1987. “A mezzanotte precisa tra il 4 e il 5 agosto c’era l’apparizione sulla Collina delle apparizioni. Vi era molta gente. I veggenti hanno trasmesso che la Gospa era molto gioiosa a causa della moltitudine di gente e di nuovo ha chiamato alla santità e al vivere i messaggi.”
Eppur si è mosso. Si introduce il compleanno paraliturgico, la gente si raduna sempre di più, tutto sfocerà nel Festival dei giovani del 5 agosto – per “fare alla Madre gli auguri di compleanno”.
L’8 dicembre è la festa dell’Immacolata Concezione.
L’8 dicembre è la festa dell’Immacolata Concezione.
E riguardo all’Immacolata Concezione?
L’ ha chiesto già nel 1984 il vescovo Žanić.[ P. Žanić, La Posizione attuale (non ufficiale) della Curia vescovile di Mostar nei confronti degli eventi di Medjugorje, 30. X. 1984, p. 19] Ecco che ne dice fra Tomislav Vlašić: 8. XII. 1983 (Giovedì). “I cinque veggenti hanno avuto la visione comune. La Gospa era vestita solennemente, come anche per tutte le grandi solennità.”
Se l’“apparizione” di Medjugorje cambia il compleanno della vera Madonna, che si celebra l’8 settembre, allora tale “apparizione” dovrebbe cambiare anche la sua data dell’Immacolata Concezione, di conseguenza dall’8 dicembre trasferirlo al 5 novembre, per concordare in qualche modo con la data liturgica del compleanno. Se nacque, così, il 5 agosto, l’anno 16° avanti Cristo, ciò significa che sarebbe nata dopo meno di 8 mesi di gestazione.
LA CHIESA NON HA ACCETTATO NULLA DELLE “APPARIZIONI” DI MEDJUGORJE, I MESSAGGI, IL COMPLEANNO, LA BIOGRAFIA, I SEGRETI, I GRANDI SEGNI, SENNONCHÉ UFFICIALMENTE HA PROCLAMATO CHE IN BASE A TUTTE LE COMMISSIONI CANONICHE DI INCHIESTA NON SI PUÒ AFFERMARE CHE SI TRATTI DI “APPARIZIONI O RIVELAZIONI SOPRANNATURALI”. LA CHIESA NELLE SUE DICHIARAZIONI NEANCHE RAMMENTA LE “APPARIZIONI DELLA GOSPA”.
Vale la pena ricordare che nel contesto dell’inventato “compleanno”, 5 agosto, si è iniziato ad organizzare il Mladifest, il Festival dei giovani a Medjugorje all’inizio dello stesso mese. Ci vengono i giovani del mondo per fare alla Gospa gli auguri di compleanno! Ecco come tutto si è svolto, secondo la Cronaca delle apparizioni.
Così terminano le parole dell’attuale Vescovo di Mostar-Duvno tratte dal sito ufficiale della Diocesi www.cbismo.com.
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sta-imm
da un mio vecchio studio “IL VERO ED IL FALSO COMPLEANNO DELLA VERGINE MARIA
La devozione alla Madonna Addolorata, che trae origine dai passi del Vangelo, dove si parla della presenza di Maria Vergine sul Calvario, prese particolare consistenza a partire dalla fine dell’XI secolo e fu anticipatrice della celebrazione liturgica, istituita più tardi. Il “Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius” di ignoto (attribuito a s. Bernardo), costituisce l’inizio di una letteratura, che porta alla composizione in varie lingue del “Pianto della Vergine”. Testimonianza di questa devozione è il popolarissimo “Stabat Mater” in latino, attribuito a Jacopone da Todi, il quale compose in lingua volgare anche le famose “Laudi”; da questa devozione ebbe origine la festa dei “Sette Dolori di Maria SS.” Nel secolo XV si ebbero le prime celebrazioni liturgiche sulla “compassione di Maria” ai piedi della Croce, collocate nel tempo di Passione. A metà del secolo XIII, nel 1233, sorse a Firenze l’Ordine dei frati “Servi di Maria”, fondato dai SS. Sette Fondatori e ispirato dalla Vergine. L’Ordine che già nel nome si qualificava per la devozione alla Madre di Dio, si distinse nei secoli per l’intensa venerazione e la diffusione del culto dell’Addolorata; il 9 giugno del 1668, la S. Congregazione dei Riti permetteva all’Ordine di celebrare la Messa votiva dei sette Dolori della Beata Vergine, facendo menzione nel decreto che i Frati dei Servi, portavano l’abito nero in memoria della vedovanza di Maria e dei dolori che essa sostenne nella passione del Figlio [http://www.santiebeati.it/dettaglio/24450].
Successivamente, papa Innocenzo XII, il 9 agosto 1692 autorizzò la celebrazione dei Sette Dolori della Beata Vergine la terza domenica di settembre. Ma la celebrazione ebbe ancora delle tappe, man mano che il culto si diffondeva; il 18 agosto 1714 la Sacra Congregazione approvò una celebrazione dei Sette Dolori di Maria, il venerdì precedente la Domenica delle Palme e papa Pio VII, il 18 settembre 1814 estese la festa liturgica della terza domenica di settembre a tutta la Chiesa, con inserimento nel calendario romano [ibid].
Infine papa Pio X (1904-1914), fissò la data definitiva del 15 settembre, subito dopo la celebrazione dell’Esaltazione della Croce (14 settembre), con memoria non più dei “Sette Dolori”, ma più opportunamente come “Beata Vergine Maria Addolorata” [ibid].
I Sette Dolori di Maria, corrispondono ad altrettanti episodi narrati nel Vangelo: 1) La profezia dell’anziano Simeone, quando Gesù fu portato al Tempio “E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. – 2) La Sacra Famiglia è costretta a fuggire in Egitto “Giuseppe destatosi, prese con sé il Bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto”. – 3) Il ritrovamento di Gesù dodicenne nel Tempio a Gerusalemme “Tuo padre ed io angosciati ti cercavamo” (notare invece che in alcuni messaggi ufficiali la Gospa antepone addirittura il suo nome a quello di Gesù). – 4) Maria addolorata, incontra Gesù che porta la croce sulla via del Calvario. – 5) La Madonna ai piedi della Croce in piena adesione alla volontà di Dio, partecipa alle sofferenze del Figlio crocifisso e morente. – 6) Maria accoglie tra le sue braccia il Figlio morto deposto dalla Croce. – 7) Maria affida al sepolcro il corpo di Gesù, in attesa della risurrezione [ibid].
La liturgia e la devozione hanno compilato anche le Litanie dell’Addolorata, ove la Vergine è implorata in tutte le necessità, riconoscendole tutti i titoli e meriti della sua personale sofferenza. La tradizione popolare ha identificato la meditazione dei Sette Dolori, nella pia pratica della ‘Via Matris’, che al pari della Via Crucis, ripercorre le tappe storiche delle sofferenze di Maria e sempre più numerosi sorgono questi itinerari penitenziali, specie in prossimità di Santuari Mariani, rappresentati con sculture, ceramiche, gruppi lignei, affreschi. Le processioni penitenziali, tipiche del periodo della Passione di Cristo, comprendono anche la figura della Madre dolorosa che segue il Figlio morto, l’incontro sulla salita del Calvario, Maria posta ai piedi del Crocifisso; in certi Comuni le processioni devozionali, assumono l’aspetto di vere e proprie rappresentazioni altamente suggestive, specie quelle dell’incontro tra il simulacro di Maria vestita a lutto e addolorata e quello di Gesù che trasporta la Croce tutto insanguinato e sofferente [ibid].
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Jacopone da Todi.
Jacopone da Todi.
 
 
Perché questa introduzione sull’Addolorata in comparazione con il “compleanno” della Gospa di Medjugorje?
Messaggio della Gospa – 1 agosto 1984 : Il cinque agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a me. In quei giorni non lavorate [si potrebbe pensare anche ad un invito a violare i doveri di stato obbligatori, come definito dal Catechismo]. Prendete la vostra corona del rosario e pregate. Digiunate a pane e acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare almeno tre giorni a me?”
 
 
Gesù Cristo massacrato sotto gli occhi di Maria. Immagine tratta dal film The Passion di Mel Gibson.
Gesù Cristo massacrato sotto gli occhi di Maria. Immagine tratta dal film The Passion di Mel Gibson.
 
 
Messaggio della Gospa – 5 agosto 1984:Figli cari! Oggi sono felice, tanto felice! Non ho mai pianto di dolore nella mia vita come questa sera piango di gioia! Grazie!
Ci troviamo dinanzi ad una “madonna” che piange di più per la felicità per il suo presunto “compleanno”anti-liturgico, che non per la morte del Figlio sotto la Croce; in sostanza la Gospa sostiene che nella sua vita (non ci sono specifiche differenti) non ha mai pianto così tanto di dolore, come in occasione del suo fantomatico “compleanno” piange di gioia.
Quando si è tentata di fornire giustificazione a questa apparente bestemmia, probabilmente vari teologi “apparizionisti” si sono arrampicati sugli specchi; hanno cercato probabilmente di giustificare il messaggio adducendo errate traduzioni, hanno parlato di idiomi locali, hanno parlato di culture autoctone ed altro. In sostanza, sono stati molto ambigui e tutti noi sappiamo che l’ambiguità è diabolica.
Ricordiamo il Vangelo e la Tradizione. Pericope tratta da Luca 2,25-35. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione  perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima»”.
 
 
Cuore di Maria trafitto da una spada. Tradizionale iconografia dell'Addolorata.
Cuore di Maria trafitto da una spada. Tradizionale iconografia dell’Addolorata.
 
Cosa significa tutto ciò? Leggiamo lo STABAT MATER [Jacopone da Todi, Stabat Mater]
Addolorata, in pianto, la Madre sta presso la croce da cui pende il Figlio. Immersa in angoscia mortale geme nell’intimo del cuore trafitto da spada. Quanto è grande il dolore della benedetta fra le donne, Madre dell’Unigenito. Piange la Madre pietosa contemplando le piaghe del suo Figlio. Chi può trattenersi dal pianto davanti alla Madre di Cristo in tanto tormento? Chi può non provare dolore davanti alla Madre che porta la morte del Figlio? Per i peccati del popolo suo ella vede Gesù nei tormenti del duro supplizio. Per noi ella vede morire il dolce suo Figlio, solo, nell’ultima ora. O Madre, sorgente di amore, fa’ chi’io viva il tuo martirio, fa’ ch’io pianga le tue lacrime. Fa’ che arda il mio cuore nell’amare il Cristo-Dio, per essergli gradito. 
Ti prego, Madre Santa: siano impresse nel mio cuore le piaghe del tuo Figlio. Uniscimi al tuo dolore per il Figlio tuo divino che per me ha voluto patire. Con te lascia ch’io pianga il Cristo crocifisso finché avrò vita. Restarti sempre vicino piangendo sotto la croce: questo desidero.
O Vergine Santa tra le vergini, non respingere la mia preghiera, e accogli il mio pianto di figlio. Fammi portare la croce di Cristo, partecipare ai suoi patimenti, adorare le sue piaghe sante. Ferisci il mio cuore con le sue ferite, stringimi alla sua croce, inebriami del suo sangue. 
Nel suo ritorno glorioso rimani, o Madre, al mio fianco, salvami dall’eterno abbandono. O Cristo, nell’ora del mio passaggio fa’ che, per mano a tua Madre, io giunga alla meta gloriosa. Quando la morte dissolverà il mio corpo, aprimi, Signore, le porte del Cielo, accoglimi nel tuo regno di gloria. Amen.
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Quella spada che Simeone aveva profetizzato nel tempio di Gerusalemme, quando Gesù Bambino era stato presentato al Tempio, stava per brandire il suo colpo fatale. Così aveva predetto il sacerdote trentatré anni prima: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima» [da http://www.preghiereagesuemaria.it - UNA SPADA TI TRAFIGGERA’ L’ANIMA].
La Madre stava ai piedi della Croce. Quale dolore più grande al mondo può esistere se non quello di vedere il proprio figlio INNOCENTE torturato, offeso, umiliato, sputato, deriso ed infine condannato a morte? Scandalo della Croce (Gal 5,11) è sì infierire e assassinare il Figlio unico di Dio, ma anche e in particolare sottrarre il bene più grande ad una Madre.  La sofferenza che sgorgava dal cuore puro e immacolato di Maria era grande, senza misura. Quel giorno, quando il mondo commise la nefandezza più spregevole di tutta la sua storia di peccato e di salvezza, ci furono due Vie Crucis, l’una parallela all’altra: quella di Cristo, l’Agnello immolato per il riscatto di tutti gli uomini, e quella di Maria che accompagnava il Figlio alla morte senza poter impedire l’azione di chi alzava le mani sull’Emmanuele, sul “Dio con noi” [ibid.].
Schernita e derisa
Molto probabilmente Maria, essendo stata la Madre del “Re dei giudei”; venne schernita e derisa, beffeggiata e vilipesa come suo Figlio. Ma anche per lei valevano le parole pronunciate dal Cristo poco tempo prima dell’ignobile, ma salvifico sacrificio: “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato, ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: «Mi hanno odiato senza ragione»”. L’ingiustizia, che tocchiamo ogni giorno, è assenza di ragione. Perciò, a distanza di due millenni, Cristo muore ancora e Maria sua Madre continua a piangere per quella spada che dal suo cuore non è stata ancora sfilata [ibid.].
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Ricordiamo, adesso, il Messaggio della Gospa – 5 agosto 1984: Figli cari! Oggi sono felice, tanto felice! Non ho mai pianto di dolore nella mia vita come questa sera piango di gioia! Grazie!
Come può la Vergine Maria, ossia l’ADDOLORATA, aver proferito simil messaggio?
Ci sarebbe tanto da scrivere sul “fenomeno di Medjugorje”, sul falso “compleanno”, ecc … e, a Dio piacendo, lo farò assemblando un libro specifico per Edizioni Spada. Spero che il presente articolo non venga letto quale “sfida” al credente inconsapevole o come scritto offensivo, poiché la mia unica intenzione è quella di riportare alla luce alcune verità storiche così celate in Italia. La Vergine ci protegga e dissipi in noi tutta questa confusione! Qui o mentono i “veggenti” o mentono i Vescovi e, con essi, 3 precedenti Commissioni, la Conferenza episcopale ex-Jugoslavia ed il Vaticano intervenuto per ben 4 volte.
Ricerca a cura di Carlo Di Pietro 
APPROFONDIMENTO
Il giorno 19 giugno 1983 la Gospa, sarebbe apparsa ai signori Jakov, Marijia e Ivica e, dopo le classiche introduzioni buoniste, avrebbe proseguito a ruota libera, impartendo ordini. Straordinario fu il contenuto del presunto messaggio che presentava il seguente messaggio: “Dici al Vescovo che voglio da lui una urgente conversione agli avvenimenti della parrocchia di Medjugorje, che non sia troppo tardi”. Proseguendo la Gospa gentilmente spiegò al VESCOVO come doveva convertirsi: “Cominci ad avvicinarsi agli avvenimenti con molta comprensione, carità e con grande responsabilità”. Peccato che chi conosce la vita della buonanima di Pavao Zanic, sa benissimo che era uomo più che responsabile, fine conoscitore della Dottrina cattolica e colonna di fede in una realtà persecutoria e comunista, nonostante tutte le maldicenze. La Gospa proseguì dicendo: “Voglio che non crei contrasti tra i sacerdoti e che non metta in luce le loro mancanze”. Questa “madonna”, in pratica, non conosceva il codice di Diritto Canonico. Poi arriva una stoccata ed un richiamo alla responsabilità: “Il Santo Padre ha dato a tutti i vescovi di compiere i doveri nelle loro diocesi, di risolvere i problemi e litigi. Il vescovo è padre principale di tutte le parrocchie in Erzegovina. Perciò voglio da lui conversione a questi avvenimenti”. Dedicare attenzioni all’analisi di un’affermazione del genere sarebbe perdita di tempo per almeno 3 motivi: 1) i credenti nella Gospa direbbero che è la Madonna e che ha ragione; 2) nessuno cambierebbe idea; 3) C’è una tale discrepanza fra questa “madonna” e la Madre di Cristo, come può testimoniare tutta la mariologia seria e non progressista, che è inutile andare oltre. Alla fine della missiva giunse la minaccia e la Gospa disse: “Gli mando un penultimo avvertimento. Se non si converte o corregge lo raggiungerà il mio giudizio e quello del mio Figlio Gesù”. Siamo di fronte ad una mostruosità teologica senza precedenti; ad una “madonna” ignorante, diversa da quella dei Vangeli. Ricapitolando: 1) Minacce al Vescovo; 2) Conversione sotto estorsione, ma non dal peccato, bensì conversione a credere ad una rivelazione privata, che è un abuso. Non è la Divina Rivelazione pubblica; 3)  Non conoscenza dell’inerranza, indirettamente mette in discussione la Scrittura; 4) Non conoscenza del consenso unanime dei Padri, che ne hanno ben definito la sua Figura e missione; 5) Non conoscenza di Giudizio particolare e di Giudizio universale; 6) Manifestazione di una mariologia mai sentita in 2000 anni di Chiesa cattolica; 7) Fallimento degli ammonimenti, perché non solo Zanic non si convertì, ma non lo fece neanche il suo successore Peric (tuttora cattolico e non medjugorjano) e neanche l’intera Commissione, che contava ben 22 vescovi; 8) Presunzione di ritenersi al pari del Figlio; 9) Non conoscenza del Primato e dell’Infallibilità, sembra volersi sostituire alla legittima Autorità costituita da Dio per unire i fedeli nell’Unità ecclesiale. Lei li spinge alla ribellione; 10) Presunzione di voler manipolare e comandare il Vescovo Peric, non sapendo che questi rappresenta un Apostolo. Tutti sappiamo il ruolo che ebbe la Madonna nel contesto apostolico; 11) Antepone il suo nome a quello di Gesù, mai accaduto nei Vangeli, neanche nei confronti di San Giuseppe.
 
 
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