giovedì 4 febbraio 2016

Le castronerie di Barbero sulla Grande Guerra




NdR: Prima di leggere le "sbugiardate" vi invitiamo (se ne avete lo stomaco) a seguire la conferenza tenuta dal prof. Barbero (noto storico tricoloruto) cliccando sul seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=OhAj8LrXRjg


Fonte: Vota Franz Josef
 
 
minuto 13.20: " ..6 divisioni, 7 divisioni, 8: 150 mila uomini"
L'esimo prof. dovrebbe ripassarsi la storia della prima guerra mondiale, "divisioni" di 22 mila uomini non esistevano dalle guerre napoleoniche. Le divisioni tedesche furono 7 per circa 75-85 mila uomini e con le 8 austro ungariche formarono la 14 armata che sfondò a Bovec e a Tolmin.
"Con quelli (tedeschi) diamo una bella batosta agli italiani, i tedeschi non hanno nessuna voglia, dicono: "Perchè non diamo una bella batosta alla Romania?"... già fatto professore, Rommel tornava giusto dalla campagna di Romania combattuta nella primavera-estate del 1917. Nel novembre fu conquistata Bucarest ed il 5 dicembre la Romania firmò la resa.
"Senza i fratelli maggiori non ce la possono fare, il loro esercito vale come il nostro, fatto di contadini analfabeti. Senza sottufficiali esperti perchè non c'è un piccola borghesia tecnica abbastanza numerosa.
I tedeschi sono tutto un'altra cosa. I tedeschi sono un'esercito di una societò industriale avanzata, dove di analfabeti, ce ne sono rimasti molto pochi.
Dove è pieno di quadri sottufficiali tecnici che formano sottufficiali capaci di guidare gli uomini e prendere iniziative."
L'individio continua, quella dell'analfabetismo austro ungarico non è una gaffe, ne è convinto. Eppure la Germania aveva meno scolarità dell'Austria, che era in testa a tutti i Paesi europei come percentuale non solo di bambini iscritti alle scuole elementari ma anche di cittadini che avevano un'istruzione superiore, compresi licei, corsi universitari ed equivalenti.
Questo imbonitore fa danni quasi ogni settimana nelle trasmissioni storiche della RAI. Dicono che sarebbe stato allevato alla famiglia Angela, altra combriccola di ballisti della prima guerra mondiale.
Non si possono lasciare i bambini mitteleuropei (e i bambini in generale NdR), ad assistere da soli alle trasmissioni della RAI, specie quelle storiche.
 
"I generali tedeschi e austriaci decidono: "Questo attacco non è solo di allegerimento... invadiamo l'Italia! Arriviamo a Milano! (se va tutto bene) Ed in ogni caso il grosso dell'esercito italiano, lo intrappoliamo!" Quindi come dire, le ambizioni sono molto forti.
Si fermano sul Veneto, è una vittoria a metà rispetto agli obbiettivi."
Quella di "andare a Milano" era una voce udita da un prigioniero romeno, faceva parte della disinformazione decisa dal comando austro tedesco.
Prima dell'avanzata, pochi generali speravano di arrivare sul Tagliamento, che era il massimo obbiettivo previsto. Del Piave si inizò a parlare dopo i primi giorni, vista la resistenza nulla degli italiani.
Solo ai primi di dicembre, qualcuno ipotizzò di giungere fino a Vicenza, ma era stato Cadorna a fare l'ipotesi più pessimistica di ritirarsi sul Mincio.
Prima di insegnare bisogna studiare, caro Prof.
 
 

"I comandi italiani ricevono tutti i giorni disertori austriaci. Poi noi li chiamiamo austriaci ma sono magari cecoslovacchi, rumeni, polacchi, triestini qualche volta... nell'esercito austriaco ci sono le minoranze etniche che in realtà sperano di perdere la guerra. Perchè sperano l'indipendenza per i loro popoli. Tutti i giorni arrivano disertori! E quando sono ufficiali, hanno i piani!"
Tutti i giorni proprio no caro prof... i disertori italiani furono molto più numerosi. Disertori triestini "qualche volta"? Ci dica quali volte, per cortesia... oppure taccia che fa più bella figura.
Poi ci spiegherà come si concilia la Sua castronata che i "non austriaci" avrebbero voluto perdere la guerra, con la gloriosa resistenza sull'Isonzo, di tutti i popoli dell'Impero, nessuno escluso.

minuto 33.29: "il 23 ottobre Cadorna parlando con i suoi ufficiali disse: "Eh, beh, certo che attaccano a Caporetto, è una cosa che si sà. In ogni manovra di pace si è sempre supposto che lo sfondamento di un fronte italiano dovrebbe avvenire in quel tratto."
Sapevano benissimo che quello era un tratto particolarmente vulnerabile. Eppure Cadorna è tranquillo. Sa benissimo che l'offensiva avverrà lì... ma è tranquillo.
"Sappiamo già tutto. E' arrivato quell'ufficiale polacco (!) portando i piani del suo Corpo d'Armata. E' arrivato quell'ufficiale rumeno portando i piani dei suoi battaglioni.
Sappiamo tutto, sappiamo a che ora comincia l'attacco (!), quanto durerà il bombardamento (!)", Sanno dove vogliono arrivare (!). Sanno talmente tutto che già alla metà di ottobre 10 gg prima che scatti l'offensiva al CS di Cadorna a Udine, convocano tutti i corrispondenti di guerra, gli fanno giurare di mantenere il segreto (!) e gli dicono: "Guardate che sta per arrivare una grande offensiva... sappiamo esattamente quando... voi sappiatelo, per adesso non scrivete niente ma tenetevi pronti perchè scatterà quest'offensiva e noi li fermeremo perchè abbiamo preso imponenti misure difensive."
Cadorna era convinto che l'attacco a Caporetto fosse un diversivo. Il giorno precedente, lui ed il Re osservavano le linee dal monte Stol ed entrambi concordarono: "Impossibile sfondare".
L'esimo prof. farebbe bene a recarsi di persona a Tolmin, proveniendo da Gorizia o da Idrija. Si vedrebbe improvvisamente davanti le montaghe che scendono a picco sull'Isonzo. Oltre alle prime vette del Kolovrat, dello Stol eccetera, vedrebbe le cime retrostanti ancora più alte come il Matajur, saprebbe che erano presidiate e difese e concluderebbe come tutti i contemporanei che erano presenti in loco: "impossibile".
Impossibile per loro, non per noi.
E farebbe bene a chiamare gli abitanti della Romania, "romeni" e non "rumeni". Perchè il secondo termine è offensivo e si riferisce ai nomadi che vengono chiamati ROM in Italia ma che in Romania guarda caso, vengono chiamati "Roma".
A proposito, nessun ufficiale polacco consegnò dei piani. Lo fece il tenente romeno Maxim con un un collega, pure lui romeno.
E l'ora dell'attacco si seppe solo il giorno prima grazie ad una intercettazione telefonica. Ma che conoscessero la durata del bombardamento è una balla spaziale. Fu proprio grazie alla durata insolitamente breve, che furono colti tutti di sorpresa che giocavano a carte nei rifugi. Perchè si aspettavano almeno 4-5 giorni di bombardamento preparatorio come facevano loro.
Questa è grossa caro prof...
 
Segue uno sproloquio sulla visita di Cadorna al 4 corpo d'armata di Cavaciocchi, sulle "linee difensive un po' antiquate ma che sarebbero state sufficienti". Cita Gadda: "Cavaciocchi è un perfetto asino".
Gadda secondo la sua esperienza si fa l'idea che i generali italiani sono una manica di incompetenti.
"Asini, buoi grassi, pezzi a Grand Hotel, sigari Avana, bagni termali ma non guerrieri, non pensatori non ideatori, non costruttori, incapaci di osservazione e di analisi, ignoranti di cose psicologiche, scrivono nei loro manuali che il morale delle truppe è la prima cosa e poi dimenticano le proprie conclusioni."
"I tedeschi evidentemente hanno dei generali meno Cavaciocchi dei nostri."
Ma Cavaciocchi è vecchio, sta per andare in pensione, chi veramente gestisce le truppe è il suo capo di stato maggiore, un giovane, ma vediamo come sono i giovani brillanti ufficiali italiani. Non sono tutti così chiaramente ma in quel posto lì a gestire quel corpo d'armata c'è il col. Boccacci. Famoso perchè alto, biondo, bellissimo e soprannominato Attila.
E' fierissimo e sicuro di sè. Pochi giorni prima incontra degli ufficiali e dice: "Il nemico ha preannunciato (!) un attacco ma ogni giorno lo rimanda (!) me ne dispiace perchè vorrei che provasse a rompersi il muso. Abbiamo delle posizioni imprendibili. Dopodichè dice ai nuovi ufficiali:
"Guardate il nostro 4 corpo d'armata: è un Cd'A modello perchè sono io che lo rendo così. Loro hanno visto i cartelloni alti per tutti -controllo taglio capelli-? Ognuno che passa è obbligato a lasciarsi passare sul cranio una tosatrice meccanica. L'idea è mia, non passeranno!"
Il morale del C'A è stato distrutto a questa cosa (picchetti di carabinieri che obbligavano i solati a radersi i capelli a zero" (!) Poi continua ai nuovi ufficiali e questa è proprio l'Italia: "A proposito, si facciano dare tutte le mie circolari con le norme di pulizia stradale, è una cosa alla quale tengo molto personalmente, non tollero che una carretta marci, se non a destra. Ordine! E taglio capelli!"
Questo è il corpo d'armata che verrà spazzato via in 2 ore dall'attacco tedesco (!)"
Chi gliel'ha detto che i capelli venivano tagliati a zero? Ci sarebbero pure delle foto.
A proposito, l'esimio come tutti gli italiani dice che quell'avanzata fu effettuata dai tedeschi. Ed invece no: i tedeschi sfondarono a Tolmin con l'aiuto di una Divisione austro ungarica. A Bovec sfondarono solo truppe austro ungariche. Idem per i cannoni... quelli AU erano in numero superiore di quelli tedeschi. Che avevano imparato il tiro d'artiglieria da montagna dall'Austria e che avevano usato i mortai Skoda per demolire i forti del Belgio... dato che le loro "Bertha" erano 4-5 e non potevano fare tutto il lavoro.
Non solo... sotto la 14 armata che sfondò a Bovec e Tolmin, c'erano la 2 e la 3 armata di Boroevic che sfondarono da Tolmin fino a Gorizia. E quelle erano austro ungariche al 100%.