Andreas Hofer (San Leonardo in Passiria, 22 novembre 1767 – Mantova, 20 febbraio 1810) |
Già Giuseppe II aveva dovuto ritirare le sue misure illuministiche che avevano vietato alcune tradizioni come quella dello Herz Jesu, al quale il Tirolo era stato consacrato.
Il tracollo avvenne con i napoleonici. Il governatore era il bavarese Montgales, di antica famiglia della Savoia. Peggio di così non poteva capitare ai tirolesi poichè Montgales era più che "massone" e più che "giacobino", era membro della setta degli illuminati.
In Tirolo iniziò dunque la persecuzione religiosa: festività e tradizioni abolite, come ad esempio la messa cantata nella notte di Natale, l'uso di campane durante i funerali. Vescovi esiliati e preti sostituiti da altri compiacenti al governo bavarese, sbirri che entravano nelle chiese per controllare il consumo di candele e di olio santo.
Furti di oggetti preziosi, quadri e biblioteche, vendita dei beni all'asta, sacerdoti che si travestivano ed esercitavano la loro missione in segreto, come in URSS durante le persecuzioni.
E dietro alla persecuzione religiosa c'era l'etnocidio poichè il cattolicissimo popolo tirolese scandiva la propria vita sociale con le festività e gli impegni religiosi. Questa fu la molla dell'insurrezione, non la solita costosissima occupazione francese che basava tutto il suo sistema sociale sull'elevazione di una borghesia "dotta" nell'apparato burocratico di stato, a spese dei contadini. Che erano il 99% della popolazione.
Come non fare paralleli con la successiva invasione italiana? Lo straccio tricolore fu inventato in epoca giacobina, la malaugurata idea di creare uno stato tricolore era stata napoleonica.
Stessa concezione di stato burocratico, stessa "rivoluzione dei borghesi" e dei militari, a danno del 99% della popolazione che conosceva forme di sfruttamento mai viste in precedenza.
Stessa massoneria anti religiosa, personaggi simili in odore di luciferismo se non di satanismo vero e proprio.
Stesso progetto di formare un "uomo nuovo" togliendogli tutte le sue tradizioni etniche e popolari, da indottrinare come schiavo del nuovo Stato "sacrale" fin dalla più tenera età nelle scuole giacobine, che erano molto differenti da quelle "religiose" di Maria Teresa.
La "sacralità" passava dal divino e dalla religione, alla patria e quindi allo Stato. Era per esso che era giusto morire, era per esso che era giusto annichilire gli
esseri umani. Tutto a vantaggio delle logge che presidiavano il nuovo tipo di Stato, più sfruttatore dei poveri, che mai in precedenza. E le tecniche si erano perfezionate, nel frattempo c'era stato Mazzini che aveva scritto la "bibbia" della nuova patria "sacrale" ed i suoi emuli l'avevano perfezionata.
Nel 1915 combattevano contro la persecuzione della religione, la visione della "Chiesa" in funzione patriottica e propagandistica. I preti dei paesi occupati, arrestati, dileggiati ed internati, per essere sostituiti con "preti di stato" compiacenti con il nuovo ordine.
Ecco perchè la figura di Andreas Hofer fu tanto usata dai tirolesi durante la prima guerra mondiale. Perchè i tirolesi volontari che si battevano per conservare la libertà del Tirolo nel 1915, ricalcavano le orme dei nonni che avevano combattuto con Andreas Hofer. Ed il nemico era molto simile, praticamente identico e per molti aspetti, peggiore.